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Questi sono i nostri biscotti sablè aromatizzati alla rosa.
La pasta frolla profuma di casa, di armonia, dolcezza, tenerezza. Hanno il profumo di una donna gentile, che sa amare e coccolare.
Questo sono questi biscotti per noi: una coccola avvolgente. Sono ottimi da abbinare ad un tè pomeridiano in compagnia di un’amica o di chi amiamo.
Non sono sempre facili da realizzare, perché è importante lavorare il burro a temperatura ambiente, ma con i nostri consigli, sarà davvero una goduria prepararli e mangiarli!
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Ingredienti
280 grammi di farina 00190 g di burro morbido
90 g di zucchero granulato
3 g di sale
1 bacca di vaniglia
1 tuorlo d'uovo
20 g di rose essiccate edibili
Procedimento
Preriscalda il forno a 180° C.
Nella ciotola di una planetaria con la foglia, sbattere il burro a velocità medio-bassa fino a che sarà completamente morbido e cremoso, circa 1 minuto. Aggiungere lo zucchero e lavorate 2 minuti circa, fino a far diventare il composto liscio e spumoso, non molle.
Aggiungere i semi di baccello di vaniglia e il tuorlo d'uovo e sbattere fino a quando tutto sarà ben amalgamato, circa 1 minuto.
Aggiungere la farina alla miscela di burro in due aggiunte, sbattendo solo fino a quando non è ben amalgamata. Aggiungete alla fine le rose tritate, amalgamate bene! Versare l'impasto su una superficie di lavoro e dividete il composto in due panetti.
Posizionare l'impasto su un foglio di pellicola trasparente, arrotolare fino ad ottenere un salsicciotto di 3-4 cm di diametro. Trasferire l'impasto in frigorifero. Mettete in frigorifero fino a quando non si solidifica, almeno un’ora.
Preriscaldare il forno a 170 ° C. Foderare 2 teglie con carta forno.
Usando un tarocco, tagliate dei dischi di 1 cm di altezza che saranno i vostri biscottini.
Cuocere, in lotti, fino a quando i bordi inferiori dei biscotti diventano dorati: ci vorranno circa 16/17 minuti.
Una volta pronti fate raffreddare su una gratella!Le foto e la ricetta sono di Lucia Iannone @frollemente per Women in Coffee, il progetto di Caffè Vergnano che ha l'obiettivo di supportare con iniziative concrete le donne che lavorano nelle piantagioni di caffè. A supporto è nata anche la Pink Collection, una collezione di oggetti in rosa il cui ricavato viene devoluto al progetto. Scoprila qui
[post_title] => Biscotti sablè aromatizzati alla rosa [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => biscotti-sable-aromatizzati-alla-rosa [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-01-20 06:16:37 [post_modified_gmt] => 2021-01-20 05:16:37 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/biscotti-sable-aromatizzati-alla-rosa/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [1] => WP_Post Object ( [ID] => 69117 [post_author] => 5 [post_date] => 2021-01-18 06:00:13 [post_date_gmt] => 2021-01-18 05:00:13 [post_content] =>Croccanti fuori e cremose all’interno: queste meringhe con polvere di lamponi e crema al rum vi faranno impazzire!
Sono un piccolo e dolce sfizio da proporre a fine pasto con un caffè, oppure da gustare durante una pausa in cui ci si vuole concedere un attimo di golosità!
Il procedimento e la realizzazione è davvero semplice, ma il risultato è, senza dubbio, particolare ed eccentrico!
I lamponi aggiunti all’impasto semplice delle meringhe donano un gusto raffinato e delicato, come una bella donna con un buon profumo che , quando passa, si lascia riconoscere ma non è invadente!
Si può decidere di guarnirle come meglio si crede, noi abbiamo scelto polvere liofilizzata di lamponi per l’impasto e una nota di carattere data dal rum nella crema!
Si può decidere davvero di scegliere altri ingredienti, però, per soddisfare i gusti proprio di tutti, grandi e piccini!
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INGREDIENTI (DOSI PER CIRCA 20 MERINGHE)
80 g di albume di uovo
240 g di zucchero a velo
1 cucchiaino spremuta di limone
1 cucchiaino di polvere di lamponi
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
INREDIENTI CREMA AL BURRO AL RUM
200 g di burro
130 g zucchero a velo
2 cucchiai di rum
PROCEDIMENTO
Come prima cosa preparate la crema al burro al rum. Lasciate a temperatura ambiente il burro per almeno 1 ora prima di iniziare, fino ad ottenere un burro dalla consistenza morbida ma non liquido.
Quando sarà morbido, montate con delle fruste fino a farlo diventare spumoso, per circa 3 minuti. Aggiungete lo zucchero a velo e alla fine il rum. Montate per 3-4 minuti fino ad ottenere un composto molto spumoso e completamente omogeneo. Mettete in frigo.
Preparate le meringhe: mettete in planetaria gli albumi e metà dello zucchero. Iniziate a montare e mano mano aggiungete tutto lo zucchero. Alla fine aggiungete la spremuta di limone e l’estratto di vaniglia. Solo alla fine, quando saranno ben spumose, aggiungere la polvere di lamponi.
Mettete in una sac a poche e iniziate a formare le vostre meringhe.
Infornate per 2 ore a 80°C ( così facendo non cambieranno colore)
Quando saranno pronte, mettete a raffreddare e quando saranno fredde, mezz’ora prima, prendete dal frigo la crema al burro. Mettete in sac a poche e guarnite le meringhe, unite due meringhe e mangiate accompagnate da una tazza di caffè!
Le foto e la ricetta sono di Lucia Iannone @frollemente per Women in Coffee, il progetto di Caffè Vergnano che ha l'obiettivo di supportare con iniziative concrete le donne che lavorano nelle piantagioni di caffè. A supporto è nata anche la Pink Collection, una collezione di oggetti in rosa il cui ricavato viene devoluto al progetto. Scoprila qui
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Conquistano, senza dubbio, per la loro bellezza e sfiziosità.
Si tratta di soffici tortine cotte in stampini monoporzione, facili da realizzare proprio perché il loro impasto è molto basico e può essere poi arricchito come meglio si crede.
Molti li confondono con i muffin ma ci sono delle differenze molto precise tra di loro. La differenza primaria è che questi vengono decorati con un frosting, che è solitamente una crema a base di burro montato o formaggi spalmabili. O, perché no, entrambi.
Questo loro rendersi vanitosi, curati, eccentrici, mi ha fatto pensare ad una bella donna che si prende cura di se, e che con ludica vanità vuole vedersi bella, dentro si, ma anche fuori! Che male c’è?
Questa che vi proponiamo è la versione con semi di papavero, che scricchiolano mentre ne addenti uno e rendono ancora più gustosa questa esperienza. Ci abbiamo aggiunto un frosting allo Cherry, per donare carattere e dolcezza.
Partendo da questa ricetta base si possono creare tantissime gustose varianti, aggiungendo per esempio del cacao nell'impasto e qualche goccia di cioccolato e decorando con un frosting al burro e vaniglia. Buon divertimento!![]()
INGREDIENTI PER I CUPCAKE
170g farina 00
100g zucchero semolato
50g burro morbido
2 uova
70ml latte
15 g semi di papavero
½ bustina di lievito per dolciIngredienti per il frosting
200 g di mascarpone
60 g di burro a temperatura ambiente molto morbido
200 g zucchero a velo
½ bicchiere di sciroppo allo cherry
PROCEDIMENTO
Accendete il forno a 180° e inserite i pirottini per cupcake nella teglia apposita.
Lavorate il burro e lo zucchero con la frusta elettrica per qualche minuto fino a montarli.
Sempre frustando, incorporate con un cucchiaio la farina già setacciata insieme al lievito e al latte ed infine aggiungete i semi di papavero.
Riempite fino a ¾ della loro capacità i pirottini e infornate per circa 20 minuti: il bordo dei cupcake deve essere appena dorato.
Togliete le cupcake dalla teglia e lasciatele raffreddare su una griglia.
Nel frattempo Preparate il frosting mescolando con un cucchiaio il mascarpone, il burro e lo zucchero a velo. Non mescolate troppo tempo. Aggiungete alla fine lo sciroppo allo cherry. Ricoprite le cupcake con il frosting usando un sac-à-poche.Cospargete con meringhe sbriciolate o servite semplici!
Le foto e la ricetta sono di Lucia Iannone @frollemente per Women in Coffee, il progetto di Caffè Vergnano che ha l'obiettivo di supportare con iniziative concrete le donne che lavorano nelle piantagioni di caffè. A supporto è nata anche la Pink Collection, una collezione di oggetti in rosa il cui ricavato viene devoluto al progetto. Scoprila qui
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E’ un piccolo sfizio senza peccati da concedersi a metà giornata mentre leggiamo un libro e sorseggiamo un caffè.
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Per realizzarlo bastano davvero poche mosse e soprattutto poco tempo ( cosa che, quando si è di fretta, ad esempio, è una manna dal cielo!)
La sua versatilità ci fa pensare alla versatilità di noi donne: stiamo bene con tutto! Perfette in ogni nostra sfumatura e particolarità.
Il chia pudding può essere guarnito e arricchito davero in mille modi : con frutta, con cioccolato, e nella versione più golosa con vaniglia e sciroppo d’acero! Insomma, sbizzarritevi come meglio credete e non lasciatevi scappare questa versione leggermente dolce, ma con un carattere frizzante dato dalla frutta fresca!
INGREDIENTI
- 120 ml di latte di mandorle
- 40 g di semi di chia
- 1 cucchiaino di miele
- 200 g di lamponi
- 100 g di ribes
- 10 g di zucchero di canna

PROCEDIMENTO
La sera prima, mettete in una ciotola i semi di chia, il latte di mandorle e il miele, mescolate bene e coprite con pellicola trasparente. Lasciate riposare tutta la notte finchè non creeranno un gel denso, che sarà il nostro chia pudding.
Il giorno dopo, frullate metà dei lamponi con dello zucchero e disponeteli sul fondo di un bicchiere, aggiungete il chia pudding e poi i ribes , aggiungete un altro strato di chia pudding.
Guarnite con lamponi e ribes freschi, mettete in frigo per 30 minuti e servite fresco!
Le foto e la ricetta sono di Lucia Iannone @frollemente per Women in Coffee, il progetto di Caffè Vergnano che ha l'obiettivo di supportare con iniziative concrete le donne che lavorano nelle piantagioni di caffè. A supporto è nata anche la Pink Collection, una collezione di oggetti in rosa il cui ricavato viene devoluto al progetto. Scoprila qui
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Proprio una donna, Ella Elfrich, casalinga, si aggiudicò il secondo posto nella competizione Bake-Off con la sua meravigliosa Tunnel of Fudge Cake, realizzata in uno stampo da Bundt.
Da quel momento ci fu un’esplosione di successo per queste torte così semplici, ma dall’aspetto così sofisticato ed elegante!
Ci è sembrato , per questo motivo, il dolce perfetto per celebrare creatività e fantasia femminile.
Noi ne abbiamo preparata una al gusto delicato e dolce di vaniglia, ma che si sposa con una glassa dal sentore leggermente acidulo dato dal pompelmo rosa.
E’ una ciambella ottima per ogni momento della giornata, letteralmente, perché quando inizierete a mangiarla non ne potrete più fare a meno!

INGREDIENTI PER LA BUNDT CAKE
- 320 g di farina 00
- 250 g di zucchero
- 4 uova
- 120 ml olio di semi
- 200 ml di latte di mandorla
- ½ bustina di lievito per dolci
- 1 bacca di vaniglia
- 1 pizzico di sale
INGREDIENTI PER LA GLASSA AL POMPELMO ROSA
- Spremuta di 1 pompelmo rosa (50 ml)
- 150 g di zucchero a velo

PROCEDIMENTO
Preriscaldare il forno a 180°C.
Nella ciotola della planetaria montate le uova con lo zucchero per 10 minuti, fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete a filo l’olio di semi. In una ciotola unite la farina con il lievito per dolci e il sale e aggiungetelo gradualmente alle uova, alternando con il latte di mandorla. Continuate così fino ad esaurire la farina e aggiungete i semi di mezza bacca di vaniglia. Mescolate ancora. Con un distaccante rivestite lo stampo della bundt cake e versate il composto. Mettete in forno e fate cuocere 55 minuti a 180°C.
Nel frattempo preparate la glassa al pompelmo rosa. Unite la spremuta di pompelmo allo zucchero a velo e mescolate bene.
Quando la torta sarà pronta, mettete su una gratella , capovolgete e fate raffreddare. Quando sarà fredda , versate la glassa al pompelmo.
Le foto e la ricetta sono di Lucia Iannone @frollemente per Women in Coffee, il progetto di Caffè Vergnano che ha l'obiettivo di supportare con iniziative concrete le donne che lavorano nelle piantagioni di caffè. A supporto è nata anche la Pink Collection, una collezione di oggetti in rosa il cui ricavato viene devoluto al progetto. Scoprila qui
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Abbiamo scelto di iniziare con il racconto di Women in Coffee, un progetto che per noi è parte integrante della nostra azienda.
Non è una novità: Women in Coffee è nato nel 2018. Ma è un progetto che per noi guarda al futuro perché è fortemente radicato al presente, perché ha come obiettivo quello di contribuire alla realtà di adesso in vista del domani.
Siamo partiti dal nostro cuore: il caffè.
Il 70 % della forza lavoro in piantagione è donne, il 25% delle coffee farm nel mondo sono gestite da donne. Per noi che siamo immersi da anni nel caffè, questo dato è importante per due motivi: il primo è la cifra in sé perché determina quanto sia importante il ruolo delle donne, il secondo è perché questo dato non viaggia in parallelo con la valorizzazione del lavoro femminile in piantagione.
Da qui è iniziato il nostro viaggio con Women in Coffee: insieme all’International Women in Coffee Alliance abbiamo individuato progetti concreti da sostenere con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle donne in piantagione e aprire loro nuove opportunità. Siamo partiti da Santo Domingo, in Valle Hondo e abbiamo raccolto i fondi per avviare una microtorrefazione gestita da 20 donne coltivatrici. Proprio in questi giorni la tostatrice è in consegna.

Abbiamo attraversato questo 2020 e adesso siamo pronti per riprendere il secondo capitolo: il sostegno alla creazione di una biblioteca in Honduras per una comunità nella regione di Marcala, rinomata per la produzione di caffè eccellente. Sarà uno spazio dove donne e ragazzi potranno ritrovarsi, un progetto di inclusione sociale, di scambio di cultura, di incontro. Lo sappiamo, è una sensazione strana adesso usare termini che rappresentano l’aggregazione. Ma è altrettanto rappresentativo di quanto sia un progetto che guarda al futuro, di ritorno alla normalità, di positività.
Ma come molti, anche noi abbiamo fatto la lista di sogni e buoni propositi per il nuovo anno. E nel nostro elenco, ai primi posti, c’è la volontà di far crescere Women in Coffee. Abbiamo deciso di pensarlo come un grande contenitore pronto ad accogliere progetti che parlano di empowerment, di equità di genere, di sostenibilità sociale.
Perché in questo anno abbiamo capito, forse più che mai, quanto il nostro comportamento nella società, la qualità della nostra vita e la libertà di scelta siano elementi determinanti per la costruzione di un ambiente migliore nel futuro.
Vogliamo dare il nostro contributo in questo senso: per dirlo, abbiamo riassunto Women in Coffee in un manifesto che ne racconta l’essenza e che è il nostro sogno per questo nuovo anno.
Vogliamo considerarlo un trampolino, per saltare in alto, per andare avanti.
A fine gennaio partiremo con un progetto rivolto alle nuove generazioni. Un progetto che entra nelle aule delle scuole grazie al lavoro di Funtasia, l’Associazione fondata da Elisa Sednaoui che si occupa di sviluppare progetti didattici paralleli alla tradizionale offerta scolastica. Lo racconteremo nel corso del mese, sui nostri canali e ne siamo già entusiasti.
In questo anno abbiamo preso la rincorsa, siamo pronti per il lancio.
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Regali di Natale fai da te: 3 ricette di cosmetici al profumo di caffè
Più volte abbiamo affrontato l’argomento legato ai diversi usi che si possono fare del caffè. Oltre che conferire maggiore energia alle nostre giornate, infatti, questo prodotto può essere usato in molti modi differenti, ad esempio per la cura del viso e dei capelli oppure per ridurre gli inestetismi della cellulite. Questi impieghi “alternativi” aprono possibilità interessanti anche per chi volesse creare dei regali di Natale “fai da te”. Vediamo, dunque, come preparare 3 cosmetici home made, partendo proprio dal caffè, da donare ai propri cari in occasione delle feste.
Saponette al caffè

Avete mai pensato di realizzare delle saponette direttamente a casa vostra, per di più a base di caffè? Il primo tutorial che vogliamo illustrarvi, presentato anche in un precedente articolo, spiega proprio come creare delle saponette riutilizzando i fondi di caffè. Se siete a corto di idee per questo Natale, potrebbe essere uno spunto carino. Ecco gli ingredienti e i passaggi necessari per realizzarle.
Ingredienti
- Base di sapone neutro naturale;
- fondi di caffè;
- olio essenziale profumato a scelta;
- scaglie di sapone di marsiglia;
- stampi di silicone a scelta;
- alcool;
- mestolo, ciotola e pennello di piccole dimensioni.
Procedimento
- Sciogliete la base di sapone usando il forno a microonde oppure a bagnomaria.
- Nel frattempo, intingete il pennello nell’alcool e passate le forme di silicone.
- Appena si sarà sciolta, mescolate la base di sapone per renderla maggiormente amalgamata e, se volete, versate qualche goccia dell’olio essenziale scelto.
- A questo punto, negli stampi, aggiungete una piccola quantità di fondi di caffè (in alternativa, per un risultato più omogeneo, potete direttamente mescolarli alla base di sapone). Le saponette, inoltre, possono essere decorate con dei chicchi di caffè o delle scaglie di sapone di marsiglia.
- Adoperando un piccolo mestolo, versate la base di sapone negli stampi di silicone e lasciate solidificare. Trascorso il tempo necessario, potete sformare le saponette.
Maschera-scrub per il viso al caffè e olio d’oliva
Vi abbiamo già parlato della maschera-scrub per il viso a base di caffè macinato e olio d’oliva nell’articolo dedicato ai trattamenti di bellezza, ricetta che sfrutta l’azione esfoliante del caffè per favorire il rinnovo cellulare della pelle. Una volta realizzata, inserirete la preparazione all’interno di un vasetto di vetro (che potrete decorare, ad esempio, con un nastrino natalizio) per regalarla. Vediamo, dunque, come creare e utilizzare questa maschera-scrub.
Ingredienti
- ½ bicchiere di caffè in polvere;
- olio d’oliva q.b.
Procedimento
- Versate il caffè macinato in una ciotola, quindi aggiungete l’olio d’oliva a filo, mescolando fino a ottenere un composto denso e cremoso.
- Lo scrub così preparato può essere massaggiato delicatamente sul viso struccato e pulito attraverso movimenti circolari e lasciato in posa, se si vuole, per 15 minuti.
- Successivamente, sciacquate il viso con acqua tiepida.
Scrub per il corpo al caffè, zucchero di canna e olio d’oliva

Se cercate degli spunti per regali di Natale “fai da te”, un’altra idea interessante è questo scrub per il corpo con caffè macinato, la cui realizzazione è facilissima e prevede ingredienti reperibili, senza difficoltà, nelle nostre cucine. La preparazione può essere conservata all’interno di un barattolo di vetro chiuso ermeticamente e decorato in modo simpatico, per un regalo ancora più sfizioso e originale. Ecco come creare lo scrub e applicarlo sul corpo.
Ingredienti
- 1 bicchiere di caffè in polvere;
- 1 bicchiere di zucchero di canna;
- ½ bicchiere di olio d’oliva;
- 1 cucchiaino di cannella in polvere;
- ½ cucchiaino di noce moscata.
Procedimento
- All’interno di una ciotola mescolate tutti gli ingredienti fino a creare un composto denso.
- Lo scrub così preparato va applicato sul corpo prima della doccia, distribuendolo con massaggi circolari.
- Dopo la doccia, l’ideale è utilizzare una crema idratante.
Molti di noi andando a ripescare tra i ricordi più belli legati al Natale sicuramente troveranno tavole addobbate, le risa dei bambini, i regali sotto l’albero, il sorriso dei nonni e…la tombola, il gioco per eccellenza legato alle feste di dicembre.
La famiglia seduta intorno al tavolo, frutta secca e mandarini sparsi sulla tovaglia, le tessere davanti agli occhi e la voce di chi, seguendo un rituale che mai deve cambiare, estrae i numeri. E poi la gioia di chi annuncia un ambo, un tris…fino ad arrivare alla tombola!
Per rendere ancora più speciale il momento, Caffè Vergnano ha pensato ad una lattina personalizzata dove inserire i numeri da estrarre!*
Lo sfondo lo trovate sul nostro Tin Configurator, dove è possibile personalizzare le lattine con dediche e foto. Scoprilo qui!

In questo Natale, che sicuramente non sarà come quelli a cui siamo abituati, non bisogna rinunciare alle tradizioni, soprattutto a quelle capaci di emozionare. Sarà diverso, ma con il giusto spirito potrà essere ugualmente speciale. Come speciale è la nostra lattina dedicata alla tombola, da regalare o da regalarsi.
Prima di lasciarvi alla personalizzazione della vostra lattina, vorremmo raccontarvi un aneddoto sulla nascita della tombola che risale al ‘700. Tutto ebbe origine in seguito ad un litigio avvenuto nel 1734 tra Re Carlo III di Borbone e il frate domenicano Gregorio Maria Rocco. A quell’epoca il gioco del lotto era molto diffuso e il Re avrebbe voluto renderlo legale per incassare i soldi spesi dal popolo e per evitare la diffusione dei giochi clandestini. La Chiesa temeva, invece, che il gioco avrebbe allontanato i fedeli dalla preghiera: si trovò un accordo che prevedeva la sospensione del gioco durante le feste natalizie. I napoletani si organizzarono creando, dunque, una versione “casalinga” del lotto.
L’origine del nome tombola ha diverse ipotesi, la prima vede la nascita dalla forma cilindrica delle tessere numerate e dalla loro somiglianza con il “tombolo” di una volta. Secondo un’altra teoria invece deriva dal verbo tombolare, ovvero roteare, far capitombolare; derivante dal gesto di far ruotare i numeri nel “panariello” prima di estrarli. Un’ultima ipotesi associa la tombola alla parola tumulo, vista la forma a piramide dei cestini dell’epoca.
*Attenzione ai bordi taglienti della lattina! E’ consigliato foderarli con dello scotch di carta o scartavetrarli prima del suo utilizzo.
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Seppur cambiati, dobbiamo trovare la forza di ripartire e di ritrovare quella luce che illumina sogni, creatività e spirito di iniziativa.
E proprio in questo contesto credo che uno dei nostri valori, quello del “We are family” assume un significato ancora più ricco.
Se crediamo in noi stessi, nel valore dei legami costruiti, negli affetti e nei nostri sogni credo sapremo superare crisi, pandemie e difficoltà.
Dietro la nostra storia ci sono volti di consumatori fedeli, partner illuminati, di baristi appassionati, di imprenditori determinati, ma soprattutto, di amici.
Siamo una grande famiglia, e lo siamo grazie a voi.
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La pasta frolla profuma di casa, di armonia, dolcezza, tenerezza. Hanno il profumo di una donna gentile, che sa amare e coccolare.
Questo sono questi biscotti per noi: una coccola avvolgente. Sono ottimi da abbinare ad un tè pomeridiano in compagnia di un’amica o di chi amiamo.
Non sono sempre facili da realizzare, perché è importante lavorare il burro a temperatura ambiente, ma con i nostri consigli, sarà davvero una goduria prepararli e mangiarli!

Ingredienti
280 grammi di farina 00
190 g
di burro morbido
90 g di zucchero granulato
3 g di sale
1 bacca di vaniglia
1 tuorlo d'uovo
20 g di rose essiccate edibili
Procedimento
Preriscalda il forno a 180° C.
Nella ciotola di una planetaria con la foglia, sbattere il burro a velocità medio-bassa fino a che sarà completamente morbido e cremoso, circa 1 minuto. Aggiungere lo zucchero e lavorate 2 minuti circa, fino a far diventare il composto liscio e spumoso, non molle.
Aggiungere i semi di baccello di vaniglia e il tuorlo d'uovo e sbattere fino a quando tutto sarà ben amalgamato, circa 1 minuto.
Aggiungere la farina alla miscela di burro in due aggiunte, sbattendo solo fino a quando non è ben amalgamata. Aggiungete alla fine le rose tritate, amalgamate bene! Versare l'impasto su una superficie di lavoro e dividete il composto in due panetti.
Posizionare l'impasto su un foglio di pellicola trasparente, arrotolare fino ad ottenere un salsicciotto di 3-4 cm di diametro. Trasferire l'impasto in frigorifero. Mettete in frigorifero fino a quando non si solidifica, almeno un’ora.
Preriscaldare il forno a 170 ° C. Foderare 2 teglie con carta forno.
Usando un tarocco, tagliate dei dischi di 1 cm di altezza che saranno i vostri biscottini.
Cuocere, in lotti, fino a quando i bordi inferiori dei biscotti diventano dorati: ci vorranno circa 16/17 minuti.
Una volta pronti fate raffreddare su una gratella!
Le foto e la ricetta sono di Lucia Iannone @frollemente per Women in Coffee, il progetto di Caffè Vergnano che ha l'obiettivo di supportare con iniziative concrete le donne che lavorano nelle piantagioni di caffè. A supporto è nata anche la Pink Collection, una collezione di oggetti in rosa il cui ricavato viene devoluto al progetto. Scoprila qui
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