Sostenibilità
Cosa significa davvero caffè bio? Quale la differenza con quello normale, per la salute e il pianeta? Le certificazioni per sceglierlo, e i motivi per sostenere […]
Altroconsumo, la popolare rivista, ha pubblicato un interessante studio sulla sostenibilità del caffè che consumiamo. Perché non sia solo una questione di gusti.
Non si butta via nulla, anzi. I sacchi di juta del caffè diventano materiale di riciclo con cui confezionare borse, arredi e abiti. Fai-da-te o firmate […]
I nostri figli sono nativi digitali, significa che per loro il mondo digitale è naturale. È un dato di fatto, è “scontato”. La musica si trova online e […]
E’ primavera finalmente! Ed ogni mattina viene facile aprire gli occhi e la finestra e ringraziare la natura per quello che ci regala I primi fiori […]
Un centrotavola di riciclo per una tavola dai toni pastello e dall’atmosfera tutta primaverile. Finalmente la primavera è esplosa! Temperature miti, giornate più lunghe, tanto sole […]
Avete visto le nuove capsule di caffè compostabili? Una gran bella novità che sposta ancora di più la nostra attenzione verso l’ambiente, il rispetto per la […]
Il caffè può essere usato come bevanda o nelle ricette, ma ecco 15 usi e riusi di questo magico prodotto. Il caffè non manca mai nella […]
Lo scorso 23 giugno è andato in onda su Raitre, durante il TGR Piemonte, un servizio che racconta le nuove capsule Èspresso1882 di Caffè Vergnano compostabili e […]
WP_Query Object ( [query] => Array ( [category_name] => sostenibilita-blog ) [query_vars] => Array ( [category_name] => sostenibilita-blog [error] => [m] => [p] => 0 [post_parent] => [subpost] => [subpost_id] => [attachment] => [attachment_id] => 0 [name] => [pagename] => [page_id] => 0 [second] => [minute] => [hour] => [day] => 0 [monthnum] => 0 [year] => 0 [w] => 0 [tag] => [cat] => 531 [tag_id] => [author] => [author_name] => [feed] => [tb] => [paged] => 0 [meta_key] => [meta_value] => [preview] => [s] => [sentence] => [title] => [fields] => [menu_order] => [embed] => [category__in] => Array ( ) [category__not_in] => Array ( ) [category__and] => Array ( ) [post__in] => Array ( ) [post__not_in] => Array ( ) [post_name__in] => Array ( ) [tag__in] => Array ( ) [tag__not_in] => Array ( ) [tag__and] => Array ( ) [tag_slug__in] => Array ( ) [tag_slug__and] => Array ( ) [post_parent__in] => Array ( ) [post_parent__not_in] => Array ( ) [author__in] => Array ( ) [author__not_in] => Array ( ) [search_columns] => Array ( ) [post_type] => Array ( [0] => post [1] => blog ) [orderby] => date [order] => ASC [ignore_sticky_posts] => [suppress_filters] => [cache_results] => 1 [update_post_term_cache] => 1 [update_menu_item_cache] => [lazy_load_term_meta] => 1 [update_post_meta_cache] => 1 [posts_per_page] => 9 [nopaging] => [comments_per_page] => 50 [no_found_rows] => ) [tax_query] => WP_Tax_Query Object ( [queries] => Array ( [0] => Array ( [taxonomy] => category [terms] => Array ( [0] => sostenibilita-blog ) [field] => slug [operator] => IN [include_children] => 1 ) ) [relation] => AND [table_aliases:protected] => Array ( [0] => wp_term_relationships ) [queried_terms] => Array ( [category] => Array ( [terms] => Array ( [0] => sostenibilita-blog ) [field] => slug ) ) [primary_table] => wp_posts [primary_id_column] => ID ) [meta_query] => WP_Meta_Query Object ( [queries] => Array ( ) [relation] => [meta_table] => [meta_id_column] => [primary_table] => [primary_id_column] => [table_aliases:protected] => Array ( ) [clauses:protected] => Array ( ) [has_or_relation:protected] => ) [date_query] => [queried_object] => WP_Term Object ( [term_id] => 531 [name] => Sostenibilità [slug] => sostenibilita-blog [term_group] => 0 [term_taxonomy_id] => 531 [taxonomy] => category [description] => [parent] => 0 [count] => 52 [filter] => raw [cat_ID] => 531 [category_count] => 52 [category_description] => [cat_name] => Sostenibilità [category_nicename] => sostenibilita-blog [category_parent] => 0 ) [queried_object_id] => 531 [request] => SELECT SQL_CALC_FOUND_ROWS wp_posts.ID FROM wp_posts LEFT JOIN wp_term_relationships ON (wp_posts.ID = wp_term_relationships.object_id) LEFT JOIN wp_icl_translations wpml_translations ON wp_posts.ID = wpml_translations.element_id AND wpml_translations.element_type = CONCAT('post_', wp_posts.post_type) WHERE 1=1 AND ( wp_term_relationships.term_taxonomy_id IN (531) ) AND ((wp_posts.post_type = 'post' AND (wp_posts.post_status = 'publish' OR wp_posts.post_status = 'acf-disabled' OR wp_posts.post_status = 'mapped' OR wp_posts.post_status = 'needs_update')) OR (wp_posts.post_type = 'blog' AND (wp_posts.post_status = 'publish' OR wp_posts.post_status = 'acf-disabled' OR wp_posts.post_status = 'mapped' OR wp_posts.post_status = 'needs_update'))) AND ( ( ( wpml_translations.language_code = 'it' OR 0 ) AND wp_posts.post_type IN ('post','page','attachment','wp_block','wp_template','wp_template_part','wp_navigation','blog','product','product_variation','mc4wp-form' ) ) OR wp_posts.post_type NOT IN ('post','page','attachment','wp_block','wp_template','wp_template_part','wp_navigation','blog','product','product_variation','mc4wp-form' ) ) GROUP BY wp_posts.ID ORDER BY wp_posts.post_date ASC LIMIT 0, 9 [posts] => Array ( [0] => WP_Post Object ( [ID] => 66857 [post_author] => 5 [post_date] => 2014-02-27 16:58:15 [post_date_gmt] => 2014-02-27 15:58:15 [post_content] =>Cosa significa davvero caffè bio? Quale la differenza con quello normale, per la salute e il pianeta? Le certificazioni per sceglierlo, e i motivi per sostenere la filiera.
Anche il caffè esiste in versione biologica, così come tanti prodotti alimentari oggi sui banchi dei supermercati. Un boom negli ultimi anni, guidato da un sempre maggiore interesse per la qualità, e dalla consapevolezza che con le proprie scelte quotidiane si possa davvero fare “qualcosa” per il pianeta. Come si produce Il caffè, come ogni altra coltivazione biologica, deve rispettare standard internazionali riguardo ad ogni momento della fase produttiva, dal campo al confezionamento finale. Ciò significa che le piante di caffè devono rispettare un protocollo che prevede l’uso di concime naturale vieta ad esempio quello di tipo chimico e l’impiego di pesticidi. La difesa delle piantagioni da malattie e parassiti viene quindi effettuata con la lotta biologica (insetti che si nutrono degli infestanti), sostanze di origine vegetale, minerale o altre piante in grado di contrastare naturalmente gli attacchi dei parassiti. Per fertilizzare non si usano composti chimici, ma solo concimi naturali e metodi tradizionali, come lo strappare le erbacce o farle mangiare da altri animali. “A livello pratico – spiega Lorenzo Cavallo, Responsabile della Qualità Casa del Caffè Vergnano, chimico industriale – in certe zone di coltivazione il concime chimico non è mai comunque utilizzato, i piccoli produttori hanno carattere familiare ed è più facile ed economico per loro usare il letame dei propri animali da cortile ad esempio che acquistare un prodotto industriale e costoso. Molti produttori da cui attingiamo per il nostro caffè biologico in Brasile e Centro America, e India lavorano proprio così”. L'eurofoglia Il protocollo per la coltivazione biologica oggi in Europa ha una normativa codificata e condivisa da tutti gli stati membri, che interessa dalla produzione alla trasformazione e alla sua etichettatura (Legge 834. 2007 e 889. 2008 per la disciplina della commercializzazione e produzione dei prodotti biologici). Fino a pochi anni fa il biologico veniva certificato da associazioni o istituzioni “private” che con un sistema di autoregolamentazione e controllo garantivano con un marchio il rispetto di determinati standard qualitativi. I marchi erano differenti e la dicitura “prodotto biologico” intesa in modo differente dai diversi organi indipendenti. La normativa europea ha uniformato questa situazione e individuato il marchio della Eurofoglia come l’unico ufficiale. Una situazione analoga a quella del biologico di pochi anni fa è ancora oggi vissuta da chi certifica i prodotti equo e solidali o fair trade, che a seconda dell’ente promotore individua una serie di parametri. Equo e solidale, rispetto a biologico, significa un prodotto che incentiva uno sviluppo sostenibile delle comunità locali di produttori, il rispetto dell’ecosistema circostante e dei lavoratori, per salario, condizioni di lavoro e di vita. Se il prodotto biologico deve rispettare delle norme “oggettive”, il concetto di sostenibilità e giusta remunerazione dei coltivatori è molto relativo, variabile da zona a zona e difficilmente identificabile all’interno di uno standard internazionale – motivo per cui una certificazione internazionale di questo tipo è difficile da formalizzare. Il caffè quando è bio? Il valore aggiunto del prodotto biologico è sia di tipo personale, legato alla salute e al benessere personale, che ambientale. Da questo punto di vista il caffè biologico è la garanzia del rispetto dell’ambiente nelle zone di produzione e di trasformazione e la limitazione dell’uso di composti chimici potenzialmente dannosi. In Germania e in tutta la Scandinavia il consumo elevato di caffè biologico è sintomo di un interesse crescente e di una consapevolezza e un impegno nei confronti del futuro del pianeta e della popolazione umana. “Il caffè resta però un prodotto di cui è difficile percepire il valore aggiunto del biologico. Questo perché è un prodotto di per sé naturale, mono-ingrediente, che viene sottoposto a tostatura a calore e che quindi è di per sé naturale e non viene a contatto con lavorazioni chimiche o cose simile. Non ha la complessità di prodotti alimentari ricchi di ingredienti diversi (basta pensare agli ingredienti di una merendina confezionata) – e per cui la garanzia di un prodotto 100% biologico è molto importante”. Una coltivazione biologica significa rispetto dell’equilibrio naturale anche in modo indiretto. Ad esempio non stressa il terreno e non lo impoverisce, perché non usa coltivazioni intensive e concime chimico, per cui non impoverisce il terreno ed è più sicuro per la salute umana. “Comprare prodotto biologico non è un gesto singolo e privato, ma significa sostenere l’intera filiera e tenere ben saldi i diversi anelli di una catena fragile, che ha bisogno di essere alimentata per essere remunerativa, e quindi viva. E bastano piccoli numeri, ma sono davvero necessari”. [post_title] => Il caffè biologico è un bene di tutti [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => il-caffe-biologico-e-un-bene-di-tutti [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2014-02-27 16:58:15 [post_modified_gmt] => 2014-02-27 15:58:15 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/il-caffe-biologico-e-un-bene-di-tutti/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [1] => WP_Post Object ( [ID] => 66863 [post_author] => 5 [post_date] => 2014-03-06 10:25:51 [post_date_gmt] => 2014-03-06 09:25:51 [post_content] =>Altroconsumo, la popolare rivista, ha pubblicato un interessante studio sulla sostenibilità del caffè che consumiamo. Perché non sia solo una questione di gusti.
Il verdetto è chiaro: ci sono caffè ecosostenibili è caffè che non lo sono affatto, e non parliamo di zone o metodi produttivi, condizione dei lavoratori o trasporto su gomma. Parliamo di caffè vero e proprio, di bevanda, che può essere più o meno dannosa – a livello di impatto ambientale.
Esistono 5 metodi per fare il caffè, dalla classica moka alle capsule in alluminio. Quale il modo migliore per godersi un espresso senza danneggiare l’ambiente e le generazioni future? Ecco la classifica redatta dalla rivista Altroconsumo, che considera rifiuti, dispendio energetico e impatto della produzione e dello smaltimento della macchinetta.
5° posto: la macchinetta per il filter coffee americano
Sono economiche perché come unica componente elettrica hanno la resistenza che mantiene in temperatura il caffè per ore. Una comodità, ma anche il motivo per cui questo caffè il più incisivo a livello di impatto ambientale. La carta dei filtri e il rifiuto una volta dismesso l’elettrodomestico invece non sono un problema rilevante.
4° posto: macchinetta automatica
Sempre per problemi “elettrici”, le macchinette automatiche per il caffè si sono piazzate al quarto posto. Per l’alto dispendio di energia elettrica essenzialmente, che deve comunque mantenere in attività la macchina seppur ad un livello minimo.
3°posto: cialde in alluminio
Lo scarto non biodegradabile è elevatissimo, che unito all’energia per il funzionamento della macchinetta rende questo caffè molto costoso a livello economico, oltre che ecologico. “Dopo un anno di utilizzo, la macchina produce qualcosa come 700 g di alluminio, 5,7 kg di plastica e 4,2 kg di carta” spiega Altroconsumo nella sua indagine.
2° posto: caffè in cialda biodegradabile
La macchinetta si accende e si spegne come per quella a capsule in alluminio, ma con la differenza che le cialde in garza o le capsule biodegradabili sono ecocompatibili. “Dal punto di vista dell’inquinamento, al di là dei fondi di caffè, comuni a tutti i sistemi, gli unici residui sono concentrati sulla carta o nel recipiente che contiene il caffè”.
1°posto: la moka
La cara e vecchia moka è il metodo più green e al tempo stesso il più economico per le nostre tasche “La moka è fatta di alluminio che, spesso, è riciclato ed è comunque riciclabile. Inoltre, durante il suo utilizzo, viene prodotta una scarsa quantità di rifiuti: al di là dei fondi di caffè, che sono comunque comuni a tutti i tipi di macchine, gli unici scarti che vanno presi in considerazione sono l'involucro o la latta che contengono il caffè” spiega Altroconsumo. Quindi se si sceglie una miscela biologica si è davvero fatto di tutto per bere un caffè buono, ed ecosostenibile.
Inoltre, già disponibili sull’È-shop di Caffè Vergnano, le capsule compatibili compostabili che rappresentano una soluzione concreta per contribuire alla riduzione di rifiuti non smaltibili.
[post_title] => Ecosostenibilità: meglio moka, cialda o americano? [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => ecosostenibilita-meglio-moka-cialda-o-americano [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2014-03-06 10:25:51 [post_modified_gmt] => 2014-03-06 09:25:51 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/ecosostenibilita-meglio-moka-cialda-o-americano/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [2] => WP_Post Object ( [ID] => 67042 [post_author] => 5 [post_date] => 2014-06-20 07:21:36 [post_date_gmt] => 2014-06-20 05:21:36 [post_content] =>
Un caffè alla volta verso un futuro più green!Non si butta via nulla, anzi. I sacchi di juta del caffè diventano materiale di riciclo con cui confezionare borse, arredi e abiti. Fai-da-te o firmate da star come Jessica Beal...
[gallery link="file" ids=""] [post_title] => Sacchi di caffè: eco design [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => sacchi-di-caffe-riciclo-design [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2014-06-20 07:21:36 [post_modified_gmt] => 2014-06-20 05:21:36 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/sacchi-di-caffe-riciclo-design/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [3] => WP_Post Object ( [ID] => 67386 [post_author] => 5 [post_date] => 2015-03-20 06:57:52 [post_date_gmt] => 2015-03-20 05:57:52 [post_content] => I nostri figli sono nativi digitali, significa che per loro il mondo digitale è naturale. È un dato di fatto, è "scontato". La musica si trova online e non in CD, i film si acquistano “on demand” con un click (senza uscire di casa), nello smartphone dei genitori c’è un immenso mondo di fotografie, giochi e utilità. Ma allora questo concetto di “nativo” perché non applicarlo a tante altre sfere della vita quotidiana, a partire dal rispetto per l’ambiente? Noi adulti siamo cresciuti in un’epoca in cui la tutela del Pianeta non era percepita come emergenza. Non siamo “nativi” in questo ambito, anzi. Ma i nostri figli sì. Per esempio, nelle famiglie in cui si pratica la raccolta differenziata per i bambini è normale che in casa ci siano quattro o cinque diversi bidoni in cui mettere vetro, carta, plastica, umido. Sono “nativi ricicloni”: bambini che fanno notare alla Nonna che “quel barattolo non va messo nel sacco nero”. A noi il compito di imparare a fare la raccolta differenziata in modo corretto e sistematico e passare questa abitudine, attraverso l’esempio, ai nostri figli. Ecco qualche consiglio per rendere il tutto più semplice e divertente: -riutilizzo: prima di gettare via qualcosa, chiedersi se è possibile riutilizzarla in modo creativo. Con il cartone si possono costruire infiniti giochi, che in genere diventano i preferiti e più utilizzati dai bambini. I vasetti di vetro possono diventare molto altro. I fogli di carta si possono utilizzare su due lati. I rotoli della carta igienica possono degli utilissimi binocoli… -accessibilità: sistemare i sacchi per la raccolta differenziata in modo che siano sempre facilmente accessibili da adulti e bambini, soprattutto quelli utilizzati più spesso. -comprensibilità: organizzarsi con sacchi (o bidoncini) di colore diverso a seconda del materiale da differenziare. Possiamo anche mettere delle etichette con il nome e la figura (es. lattina) del materiale da differenziare. Io l’ho fatto con mia figlia quando ancora non leggeva ed è stato utilissimo. -divertimento: differenziare per i bambini può anche essere puro divertimento. Facciamolo diventare un gioco, lo ricorderanno per sempre! Un quiz su “dove va messo questo?” può durare anche ore. E poi ci sono anche gli aggiornamenti! Per esempio, a breve Vergnano lancerà la prima linea di capsule compatibili compostabili, che saranno smaltibili nell’umido. Sarà una vera rivoluzione in molte case: occorrerà aggiornare le etichette e inventare nuovi quiz. Ci potremo organizzare con lavoretti sulla capsula biocompostabile. Non vedo l’ora! -guardarsi in giro: quando siamo fuori casa (es. in spiaggia) cerchiamo insieme ai bambini i punti di conferimento della raccolta differenziata e commentiamo insieme. Classifichiamo in modo spietato: “spiaggia che ama il Pianeta” o “spiaggia che non ama il Pianeta”. Può sembrare un gesto banale, ma aiuta a sviluppare lo spirito critico dei bambini, anche verso i servizi di cui usufruiscono, spingendoli verso scelte di consumo consapevoli. E poi, vale sempre la regola d’oro: tutelare il Pianeta è un piacere, prima ancora che un dovere. Il modo migliore per educare i nostri figli al rispetto della natura è semplicemente quello di fargliela conoscere. Solo sviluppando un profondo rapporto con l’ambiente saranno dei cittadini più civili ed educati di quanto siamo noi oggi. Lo faranno istintivamente: in genere si rispetta ciò che si ama. Post realizzato con la consulenza tecnica di Carlotta, 6 anni, nativa riciclona. A cura di Raffaella Caso, www.babygreen.it [post_title] => Nativi ricicloni [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => nativi-ricicloni [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2015-03-20 06:57:52 [post_modified_gmt] => 2015-03-20 05:57:52 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/nativi-ricicloni/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [4] => WP_Post Object ( [ID] => 67403 [post_author] => 5 [post_date] => 2015-04-07 04:57:25 [post_date_gmt] => 2015-04-07 02:57:25 [post_content] => E’ primavera finalmente! Ed ogni mattina viene facile aprire gli occhi e la finestra e ringraziare la natura per quello che ci regala I primi fiori sugli alberi, gli uccellini che cinguettano festosi e quell’aria frizzantina e carica di energia. Questo è il periodo dell’anno più “green” che ci sia: - nasce in ciascuno la voglia di passare più tempo all’aria aperta - la natura torna ad offrire i suoi prodotti e la tavola assume tutte le sfumature del verde con le prime erbette - la leggerezza nei pensieri e tanti buoni propositi - mangiare sano, mangiare bene ed evitare gli sprechi Per colazione avevamo voglia di un centrifugato a tutta vitamina, carota ed il succo di due arance. E poi, con quello che è rimasto nella centrifuga, sono nati questi dolcetti anti-spreco. Deliziosi! Buon aprile a tutti! Centrifugato di carota + dolcetti alla carota Ingredienti 300 gr di polpa di carota (rimasta nella centrifuga) 80 g di pistacchi non salati 80 g di mandorle 100 zucchero 2 uova 70 olio evo 1 vasetto yogurt bianco 100 ml di latte 50 gr fecola 50 g di farina 0 1 bust lievito Pz sale Scorza Limone Per la glassa Zucchero a velo q.b. Un cucchiaio di acqua fredda Un cucchiaio di succo di limone Per il centrifugato: 500 g di carote 2 arance Acqua q.b. Preparazione In un mixer da cucina frullate i pistacchi e le mandorle con lo zucchero. Pelate le carote (circa 500 g) e centrifugatele separandone il succo dalla “polpa” – al succo di carote aggiungete una parte di acqua e la spremuta di un paio di arance per gustare un centrifugato tutta vitamina In una ciotola lavorate le uova con lo yogurt, la scorza del limone ed il pizzico di sale. Aggiungete l’olio e mescolate. In un’altra ciotola mescolate la farina con la fecola e la bustina di lievito, aggiungete lo zucchero frullato con la frutta secca Aggiungete gli sfarinati un cucchiaio per volta, mescolando anche il latte necessario ad ottenere un composto morbido. (circa 100 ml) Preriscaldate il forno a 180 per 25-30 minuti. Per la glassa lavorate lo zucchero a velo con l’acqua ed il limone e lasciate riposare per il tempo di cottura dei dolcetti. Sfornate e lasciate raffreddare prima di glassare ogni singolo dolcetto. Decorate ogni dolcetto con un pistacchio. [post_title] => Centrifugato + dolcetti alla carota [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => centrifugato-dolcetti-alla-carota [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2015-04-07 04:57:25 [post_modified_gmt] => 2015-04-07 02:57:25 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/centrifugato-dolcetti-alla-carota/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [5] => WP_Post Object ( [ID] => 67410 [post_author] => 5 [post_date] => 2015-04-14 06:56:42 [post_date_gmt] => 2015-04-14 04:56:42 [post_content] =>Un centrotavola di riciclo per una tavola dai toni pastello e dall’atmosfera tutta primaverile.
[gallery link="file" ids=""] Finalmente la primavera è esplosa! Temperature miti, giornate più lunghe, tanto sole e le prime fioriture mi mettono sempre voglia di colori pastello, magari abbinati a fantasie geometriche, uno dei trend del momento. La primavera è la stagione della riscoperta della felicità di stare all’aria aperta e in mezzo alla natura, pensieri accompagnati, a volte, dal desiderio di fuga dalle grandi città e dal ritorno ad una vita più semplice e green. Su, non ditemi che voi non avete mai fatto pensieri di questo tipo… io sicuramente sì! Personalmente sono molto fortunata e abito in una piccola cittadina in una casa con grande giardino e quando voglio portare un po‘di natura dentro le mura domestiche, non faccio altro che uscire e, con un paio di cesoie, raccogliere fiori e rami verdi per creare delle composizioni che poi utilizzo sulla tavola per le mie colazioni. In questa tavola primaverile potete vedere appunto uno dei mie mazzi casalinghi, posizionati dentro vasetti di yogurt e marmellate che riciclo molto spesso per quest’uso. I vasetti, inoltre, sono poggiati sopra una casetta di legno grezzo realizzata artigianalmente da mio padre che funge da vassoio o alzatina per il centrotavola. A volte basta solo un poco di creatività per ridare vita a oggetti che molto spesso gettiamo senza pensare nei rifiuti! [post_title] => Riciclo creativo per una tavola primaverile [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => riciclo-creativo-per-una-tavola-primaverile [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2015-04-14 06:56:42 [post_modified_gmt] => 2015-04-14 04:56:42 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/riciclo-creativo-per-una-tavola-primaverile/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [6] => WP_Post Object ( [ID] => 67416 [post_author] => 5 [post_date] => 2015-04-16 05:42:39 [post_date_gmt] => 2015-04-16 03:42:39 [post_content] =>Avete visto le nuove capsule di caffè compostabili? Una gran bella novità che sposta ancora di più la nostra attenzione verso l’ambiente, il rispetto per la natura e per concetti come “green” e “sostenibilità”.
A Milano impazzano il Salone del Mobile e in particolare il Fuorisalone, l’evento distribuito su vari quartieri di tendenza della città, dove è possibile carpire tutte le nuove tendenze legate non solo all’arredamento ma anche più in generale al lifestyle. Quanto sono sostenibili i moderni designer e architetti?
Vediamo insieme alcuni eventi e installazioni presenti durante questa settimana, da non perdere se questi temi appassionano anche voi.
Sapevate che il Super design show al Superstudio di Via Tortona festeggia i 15 anni di Fuorisalone? Per l’occasione il tetto della struttura si trasforma in una grande risaia di 10.000 Mq, dal titolo Il terzo paradiso, coltivare la città, di Michelangelo Pistoletto. Stesso concetto per VerdeVivo in collaborazione con studio Piuarch, che inaugurano Orto fra i cortili, un progetto di architettura sostenibile in via Palermo: il tetto di un edificio diventa orto permanente e farmacia a cielo aperto con piante officinali, destinato a decorare il tetto in pianta stabile, riconvertendo i 300 Mq e riqualificando l’immobile anche dal punto di vista energetico e funzionale.
Anche quest’anno non poteva mancare uno degli eventi più green, ovvero IOricicloTUricicli, che mostrerà il meglio della Produzione dell'Anno verde presso l’Hotel NHOW in Via Tortona: in mostra ci saranno progetti rivoluzionari di re-design e utopie sostenibili.
All’insegna del riuso, Annarita Serra presenta la raccolta Re-Creation, una serie di opere realizzate con rifiuti e materiali di scarto ritrovati sulla spiaggia, presso lo showroom Anteprima di Corso Como.
Quest’anno arriva anche a Milano la tendenza degli alveari in città grazie a Green Island, che porta quelli ideati da designer internazionali presso la stazione Garibaldi, pronti per “to bee or not to bee”, una riflessione sul ciclo di vita delle api e ape-ritivi dedicati agli insetti.
Altra tendenza in atto è la passione per i giardini e gli arredi dedicati. Pare che ogni 35 secondi venga venduto un oggetto, per una crescita del 36% nel 2014. A testimoniare questo trend, al Fuorisalone ci saranno The Garden of wonders - a journey through senses e Giardino Mobile di eBay. Per il primo progetto i fratelli Campana, Lissoni associati e altri designer presentano una loro interpretazione di 8 case profumiere di lusso che non esistono più e che diventano invece Limited Edition (li trovate all'Orto Botanico di Brera, via Fiori Oscuri 4). eBay invece presenta prodotti e idee per la casa e per il giardinaggio all’interno di un Airstream mobile, un’oasi green che contiene tre distinte situazioni abitative organizzate con oggetti acquistati nel marketplace e secondo differenti fasce di prezzo.
La sostenibilità sarà poi al centro anche del SaloneSatellite, che quest’anno ha scelto il tema Pianeta Vita, con 700 designer under 35 che presentano progetti per migliorare la nutrizione del pianeta. L’argomento è comune all’Expo che popola la città meneghina da maggio in poi e che presenta presso Expo Gate Why not in the Garden? In Piazza Castello, fino al 24 aprile si trova un’installazione mobile che profuma di frutti di stagione, fiori ed erbe aromatiche, assumendo ogni giorno configurazioni diverse, per eventi legati al cibo aperti al pubblico. Che ne dite? Vi andrebbe un pic-nic sull’erba o una spaghettata alle due di notte? Andiamo insieme. Al caffè pensiamo noi, magari in versione ecologica e compostabile, con le nostre capsule compatibili Nespresso ;)
[post_title] => Il lato green del Fuorisalone [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => il-lato-green-del-fuorisalone-di-milano [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2015-04-16 05:42:39 [post_modified_gmt] => 2015-04-16 03:42:39 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/il-lato-green-del-fuorisalone-di-milano/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [7] => WP_Post Object ( [ID] => 67407 [post_author] => 5 [post_date] => 2015-04-20 05:13:31 [post_date_gmt] => 2015-04-20 03:13:31 [post_content] =>
Il caffè può essere usato come bevanda o nelle ricette, ma ecco 15 usi e riusi di questo magico prodotto.
Il caffè non manca mai nella dispensa di nessuno in Italia, nemmeno degli appassionati di tisane, che comunque devono tenere in casa il caffè da offrire dopo un pasto agli amici o ad altri ospiti (quando viene l'idraulico, non vuoi offrirgli neanche un caffè?) e per preparare un dolce tiramisù. Ma oltre a riservare un momento godereccio, di pausa, una sferzata di energia, oltre ad essere un ingrediente che può ravvivare molti piatti (gli americani usano il caffè macinato, mischiato alle spezie per massaggiare le bistecche prima di grigliarle!), il caffè può venirci in soccorso molte altre volte. Il tema degli utilizzi alternativi mi sta a cuore, perché l'uso e il riuso delle cose è un atteggiamento di coscienza sull'impatto ambientale della nostra vita. Anche a voi quando si parla di caffè e impatto ambientale la prima cosa che viene in mente sono le capsule per le macchinette che vanno tanto adesso? Ecco quelle per me sono un grosso cruccio. E' vero che ci sono sistemi molto creativi per riciclarle e farne collane e gadget, ma di base generano un enorme impatto ambientale, poiché sono prodotti da raccolta indifferenziata. La notizia è che con la primavera Vergnano lancia la linea di capsule del caffè biocompostabili. Mi sono emozionata! Direte voi "esistevano già", sì ok, ma a parte che sono introvabili, soprattutto sono generalmente incompatibili con le macchinette più diffuse che quasi ognuno di noi ha in casa. Quelle Vergnano le trovi al supermercato, sono compatibili con le macchine più diffuse e poi... il caffè è Vergnano! Come praparare un ottimo caffè ve l'abbiamo spiegato grazie ai consigli dell'Accademia Vergnano, oltre 70 anni di competenza nel caffè, Ora voglio tornare al tema di usi e riusi raccontandovi 15 utilizzi alternativi in cui il caffè è prezioso. Come fertilizzante per piante Anzichè buttare la polvere di caffè usato, potete spargerne un velo sul terriccio di piante come le azalee, le rose e i sempreverdi, piante che preferiscono un terriccio acido. Con le capsule compostabili, una volta usata la capsula, potete gettarne una tra le azalee. Il caffè è ricco di di azoto, calcio, magnesio, potassio e altri minerali, contribuisce ad acidificare il terreno e la polvere rilascerà gradualmente queste sostanze nel terreno a beneficio dei fiori. Attenzione però a controllare che le vostre siano piante siano appunto acidofile e non calcicole (cioè che preferiscono terreni calcarei), ricordate comunque di non esagerare per non rendere il terreno troppo acido. Per tenere alla larga gli animali Avete presente il gatto del vicino che ha preso il vostro giardino come suo bagno personale? Triturate delle bucce di arancia o di limone e unitevi le cialde utilizzate o la polvere di caffè (dopo averlo usato) e spargete il composto nell'angolo del giardino dove il gatto viene a lasciare i suo ricordini. I forti aromi sprigionati dalle bucce di agrumi e dal caffè risulteranno fastidiosi per il gatto, che non troverà più così attraente il vostro giardino. (Ovviamente attenzione a quanto vi ho spiegato sopra rispetto all'impatto sulle piante: eventuale terriccio cambierà acidità. Tenere pulita l'auto Prendete l'abitudine di mettere del caffè macinato di fresco nel posacenere dell'auto, aiuterà ad assorbire eventuali cattivi odori che potrebbero essere rimasti dopo un lungo viaggio con i bambini, ad esempio. Se avete versato del latte o, sempre in viaggio, con i bambini avete sperimentato qualche incidente che ha lasciato cattivo odore, provare a strofinare della polvere di caffè nella parte dove sono rimasti i residui, lasciate agire per un po' e poi aspirate, l'odore sarà sparito. Togliere gli odori del cane dalle stanze Per togliere il forte odore del cane, o altri animali domestici in casa, provate ad arrostire a fuoco lento dei grani di caffè in una padella di ghisa. Quando cominciate a sentire l'odore del caffè tostato, spegnete e portate la pentola nella stanza incriminata. Lasciatela lì sino al raffreddamento, avrà assorbito molto del cattivo odore Tenere il frigo privo di odori Prendete un gambaletto di filanca, piegatelo in dentro per renderlo doppio. Riempitelo di polvere di caffè e chiudetelo con un nastro. Mettete il sacchetto profumato così ottenuto nel frigo per assorbire gli odori. Rinfrescare l'alito Masticate un grano di caffè per rinfrescare l'alito. Lavoretti con i bambini Un pomeriggio piovoso in cui volete introdurre i vostri figli all'arte dell'acquarello, ma non avete gli acquarelli? Basterà preparare del caffè e usare pennello e carta per degli acquarelli in stile retrò, per farvi un'idea e seguire un tutorial passo passo, leggete il post di Machedavvero. Per cominciare provate prima a rifare il caffè utilizzando con la polvere o la cialda di caffè già usata, se il colore che vi serve non è molto scuro, avrete ottenuto quello che vi serviva prolungando la di uno scarto. Per un tocco molto creativo e materico, fatevi regalare dei grani di caffè al bar e proponeteli ai bimbi insieme alla colla per impreziosire i loro dipinti. Togliere i cattivi odori dall'aspirapolvere Mettete un cucchiaio di caffè macinato nel sacchetto dell'aspirapolvere ogni volta che dovete passarlo per tutta casa, eviterà l'odore sgradevole di polvere e lascerà quell'ottimo aroma di caffè... perché diciamolo, il caffè può anche non piacere, ma l'odore del caffè macinato conquista tutti! Pulire le pentole La pentola è rimasta un po' incrostata? prima di metterla nella lavapiatti, dopo esservi fatte un buon caffè, versate la polvere di caffè usato nella pentola, utilizzatelo come abrasivo per togliere l'incrostazione, poi sciacquate. Sviluppare le foto in bianco e nero Avete ancora una vecchia macchina fotografica a rullini e un vecchio rullino di celluloide? Ci sono dei gruppi di amatori che utilizzano un mix di sostanze organiche tra cui cristalli di caffè istantaneo in luogo dei prodotti chimici, fortemente inquinanti e tossici per sviluppare la pellicola. Questo metodo è chiamato caffenol. Uno scrub per il viso Prima di buttare il caffè usato, potete miscelarlo ad un detergente delicato e realizzare uno scrub per il viso o per il corpo. Il principio è l'esfoliazione delle cellule morte e un massaggio rivitalizzante della pelle, che la renderanno luminosa e morbida. Per tingere tessuti e passamanerie Un metodo che mia nonna utilizzava spesso, quando voleva abbinare, ad esempio, dei pizzi ad un tessuto, in genere tingeva il pizzo bianco lasciandolo a bagno in una tazza con il caffè, per dargli quel colore dal beige all'ecrue. Per tingere i pizzi basta un caffè fatto con una cialda già usata, o della polvere di caffè che riutilizzate per la seconda volta. E' l'ideale anche per ridare vita ad un jeans che si era macchiato, con la nuova tinta nasconderete la macchia e darete ai jeans quel look “stoned” a costo zero: mettete il jeans a bagno in un catino con acqua e un bel caffè intenso e lasciate per una notte. Tingere il legno Potete utilizzare il caffè anche per dare al legno di pino grezzo, una bella tonalità calda. Basta fare una bella dose di caffè e passarla con il pennello sul legno. Potete fare più passate per intensificare la tinta. Al termine assicuratevi di lasciare asciugare bene, poi potete passare uno strato di flatting. Aiutare il compost se siete dei virtuosi dell'orto e utilizzate il compost, il caffè usato nel compost aiuterà la proliferazione batterica che velocizza la produzione del compost. Se usate la macchinetta del caffè con le cialde, o capsule, assicuratevi di acquistarne di compostabili. Caffè Vergnano propone la sua soluzione con le capsule compatibili compostabili, ecologiche e smaltibili con i rifiuti organici, una risposta concreta all’emergenza ambientale che viviamo. Aiutare nel mal di testa il caffè è un vasocostrittore e questo può essere di aiuto su alcune forme di mal di testa, dunque se sentite che vi sta arrivando il mal di testa, prendete subito un bell'espresso. di Barbara Siliquini www.GenitoriChannel.it [post_title] => 15 usi alternativi del caffè [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => 15-usi-alternativi-del-caffe [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2015-04-20 05:13:31 [post_modified_gmt] => 2015-04-20 03:13:31 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/15-usi-alternativi-del-caffe/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [8] => WP_Post Object ( [ID] => 67483 [post_author] => 5 [post_date] => 2015-06-25 07:51:42 [post_date_gmt] => 2015-06-25 05:51:42 [post_content] => Lo scorso 23 giugno è andato in onda su Raitre, durante il TGR Piemonte, un servizio che racconta le nuove capsule Èspresso1882 di Caffè Vergnano compostabili e compatibili con le macchine Nespresso. La capsule di Caffè Vergnano sono le prime in commercio che si possono gettare nella raccolta dell'organico. Un esempio sono le capsule compatibili Capsule Compatibili Nescafé Dolce Gusto, pensate e create per, una volta in impianto di compostaggio industrale, diventare compost ed essere utilizzate come fertilizzante. Una volta in impianto di compostaggio industrale, le capsule diventano compost e possono essere utilizzate come fertilizzante. Buone in tazza e buone per l'ambiente! [post_title] => Caffè Vergnano al TGR Piemonte [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => intervista-a-caffe-vergnano [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2015-06-25 07:51:42 [post_modified_gmt] => 2015-06-25 05:51:42 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/intervista-a-caffe-vergnano/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) ) [post_count] => 9 [current_post] => -1 [before_loop] => [in_the_loop] => [post] => WP_Post Object ( [ID] => 66857 [post_author] => 5 [post_date] => 2014-02-27 16:58:15 [post_date_gmt] => 2014-02-27 15:58:15 [post_content] =>Cosa significa davvero caffè bio? Quale la differenza con quello normale, per la salute e il pianeta? Le certificazioni per sceglierlo, e i motivi per sostenere la filiera.
Anche il caffè esiste in versione biologica, così come tanti prodotti alimentari oggi sui banchi dei supermercati. Un boom negli ultimi anni, guidato da un sempre maggiore interesse per la qualità, e dalla consapevolezza che con le proprie scelte quotidiane si possa davvero fare “qualcosa” per il pianeta. Come si produce Il caffè, come ogni altra coltivazione biologica, deve rispettare standard internazionali riguardo ad ogni momento della fase produttiva, dal campo al confezionamento finale. Ciò significa che le piante di caffè devono rispettare un protocollo che prevede l’uso di concime naturale vieta ad esempio quello di tipo chimico e l’impiego di pesticidi. La difesa delle piantagioni da malattie e parassiti viene quindi effettuata con la lotta biologica (insetti che si nutrono degli infestanti), sostanze di origine vegetale, minerale o altre piante in grado di contrastare naturalmente gli attacchi dei parassiti. Per fertilizzare non si usano composti chimici, ma solo concimi naturali e metodi tradizionali, come lo strappare le erbacce o farle mangiare da altri animali. “A livello pratico – spiega Lorenzo Cavallo, Responsabile della Qualità Casa del Caffè Vergnano, chimico industriale – in certe zone di coltivazione il concime chimico non è mai comunque utilizzato, i piccoli produttori hanno carattere familiare ed è più facile ed economico per loro usare il letame dei propri animali da cortile ad esempio che acquistare un prodotto industriale e costoso. Molti produttori da cui attingiamo per il nostro caffè biologico in Brasile e Centro America, e India lavorano proprio così”. L'eurofoglia Il protocollo per la coltivazione biologica oggi in Europa ha una normativa codificata e condivisa da tutti gli stati membri, che interessa dalla produzione alla trasformazione e alla sua etichettatura (Legge 834. 2007 e 889. 2008 per la disciplina della commercializzazione e produzione dei prodotti biologici). Fino a pochi anni fa il biologico veniva certificato da associazioni o istituzioni “private” che con un sistema di autoregolamentazione e controllo garantivano con un marchio il rispetto di determinati standard qualitativi. I marchi erano differenti e la dicitura “prodotto biologico” intesa in modo differente dai diversi organi indipendenti. La normativa europea ha uniformato questa situazione e individuato il marchio della Eurofoglia come l’unico ufficiale. Una situazione analoga a quella del biologico di pochi anni fa è ancora oggi vissuta da chi certifica i prodotti equo e solidali o fair trade, che a seconda dell’ente promotore individua una serie di parametri. Equo e solidale, rispetto a biologico, significa un prodotto che incentiva uno sviluppo sostenibile delle comunità locali di produttori, il rispetto dell’ecosistema circostante e dei lavoratori, per salario, condizioni di lavoro e di vita. Se il prodotto biologico deve rispettare delle norme “oggettive”, il concetto di sostenibilità e giusta remunerazione dei coltivatori è molto relativo, variabile da zona a zona e difficilmente identificabile all’interno di uno standard internazionale – motivo per cui una certificazione internazionale di questo tipo è difficile da formalizzare. Il caffè quando è bio? Il valore aggiunto del prodotto biologico è sia di tipo personale, legato alla salute e al benessere personale, che ambientale. Da questo punto di vista il caffè biologico è la garanzia del rispetto dell’ambiente nelle zone di produzione e di trasformazione e la limitazione dell’uso di composti chimici potenzialmente dannosi. In Germania e in tutta la Scandinavia il consumo elevato di caffè biologico è sintomo di un interesse crescente e di una consapevolezza e un impegno nei confronti del futuro del pianeta e della popolazione umana. “Il caffè resta però un prodotto di cui è difficile percepire il valore aggiunto del biologico. Questo perché è un prodotto di per sé naturale, mono-ingrediente, che viene sottoposto a tostatura a calore e che quindi è di per sé naturale e non viene a contatto con lavorazioni chimiche o cose simile. Non ha la complessità di prodotti alimentari ricchi di ingredienti diversi (basta pensare agli ingredienti di una merendina confezionata) – e per cui la garanzia di un prodotto 100% biologico è molto importante”. Una coltivazione biologica significa rispetto dell’equilibrio naturale anche in modo indiretto. Ad esempio non stressa il terreno e non lo impoverisce, perché non usa coltivazioni intensive e concime chimico, per cui non impoverisce il terreno ed è più sicuro per la salute umana. “Comprare prodotto biologico non è un gesto singolo e privato, ma significa sostenere l’intera filiera e tenere ben saldi i diversi anelli di una catena fragile, che ha bisogno di essere alimentata per essere remunerativa, e quindi viva. E bastano piccoli numeri, ma sono davvero necessari”. [post_title] => Il caffè biologico è un bene di tutti [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => il-caffe-biologico-e-un-bene-di-tutti [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2014-02-27 16:58:15 [post_modified_gmt] => 2014-02-27 15:58:15 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/il-caffe-biologico-e-un-bene-di-tutti/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [comment_count] => 0 [current_comment] => -1 [found_posts] => 52 [max_num_pages] => 6 [max_num_comment_pages] => 0 [is_single] => [is_preview] => [is_page] => [is_archive] => 1 [is_date] => [is_year] => [is_month] => [is_day] => [is_time] => [is_author] => [is_category] => 1 [is_tag] => [is_tax] => [is_search] => [is_feed] => [is_comment_feed] => [is_trackback] => [is_home] => [is_privacy_policy] => [is_404] => [is_embed] => [is_paged] => [is_admin] => [is_attachment] => [is_singular] => [is_robots] => [is_favicon] => [is_posts_page] => [is_post_type_archive] => [query_vars_hash:WP_Query:private] => d7a2b490a873edd8baab58e7880a8731 [query_vars_changed:WP_Query:private] => 1 [thumbnails_cached] => 1 [allow_query_attachment_by_filename:protected] => [stopwords:WP_Query:private] => [compat_fields:WP_Query:private] => Array ( [0] => query_vars_hash [1] => query_vars_changed ) [compat_methods:WP_Query:private] => Array ( [0] => init_query_flags [1] => parse_tax_query ) )