Sostenibilità

Si chiama PlantBottle ed è una bottiglia completamente riciclabile ottenuta da fonti rinnovabili. Riduce la produzione di CO2 e ci allontana dalla dipendenza di risorse fossili […]

Non sprecare le risorse è un imperativo condiviso da tutti, ma spesso non si conoscono le buone pratiche da adottare. Ecco alcuni suggerimenti che permettono di […]

Lo stile di vita green ha ormai conquistato consumatori e stilisti, che sempre più spesso si orientano su capi realizzati con materiali riciclati o fibre ecosostenibili […]

Organizzare il frigorifero in modo razionale permette di ridurre gli sprechi e mantenerci in salute. Ma come fare nello specifico? Scopriamo tre semplici regole per ottimizzare […]

Il 22 aprile si celebra in tutto il mondo la Giornata della Terra: non esiste occasione migliore per pensare alle questioni ambientali e per porre in […]

Il 22 maggio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale della Biodiversità. Il tema scelto per il 2016 intende sottolinearne in particolare l’impatto sulle attività […]

Quanta acqua serve per compiere i gesti della nostra routine quotidiana? Tanta! E a volte il rischio di sprecare questa preziosa risorsa è dietro l’angolo. Ma […]

Nel 1945, 42 Paesi istituirono la FAO con un disegno ambizioso: debellare la fame nel mondo. La brutta notizia è che quel sogno non è ancora […]
Quando la primavera bussa alla nostra porta noi ci facciamo sempre trovare preparati. Non fanno in tempo a comparire sui banchi del mercato i prodotti tipici […]
WP_Query Object ( [query] => Array ( [category_name] => sostenibilita-blog [paged] => 3 ) [query_vars] => Array ( [category_name] => sostenibilita-blog [paged] => 3 [error] => [m] => [p] => 0 [post_parent] => [subpost] => [subpost_id] => [attachment] => [attachment_id] => 0 [name] => [pagename] => [page_id] => 0 [second] => [minute] => [hour] => [day] => 0 [monthnum] => 0 [year] => 0 [w] => 0 [tag] => [cat] => 531 [tag_id] => [author] => [author_name] => [feed] => [tb] => [meta_key] => [meta_value] => [preview] => [s] => [sentence] => [title] => [fields] => [menu_order] => [embed] => [category__in] => Array ( ) [category__not_in] => Array ( ) [category__and] => Array ( ) [post__in] => Array ( ) [post__not_in] => Array ( ) [post_name__in] => Array ( ) [tag__in] => Array ( ) [tag__not_in] => Array ( ) [tag__and] => Array ( ) [tag_slug__in] => Array ( ) [tag_slug__and] => Array ( ) [post_parent__in] => Array ( ) [post_parent__not_in] => Array ( ) [author__in] => Array ( ) [author__not_in] => Array ( ) [search_columns] => Array ( ) [post_type] => Array ( [0] => post [1] => blog ) [orderby] => date [order] => ASC [ignore_sticky_posts] => [suppress_filters] => [cache_results] => 1 [update_post_term_cache] => 1 [update_menu_item_cache] => [lazy_load_term_meta] => 1 [update_post_meta_cache] => 1 [posts_per_page] => 9 [nopaging] => [comments_per_page] => 50 [no_found_rows] => ) [tax_query] => WP_Tax_Query Object ( [queries] => Array ( [0] => Array ( [taxonomy] => category [terms] => Array ( [0] => sostenibilita-blog ) [field] => slug [operator] => IN [include_children] => 1 ) ) [relation] => AND [table_aliases:protected] => Array ( [0] => wp_term_relationships ) [queried_terms] => Array ( [category] => Array ( [terms] => Array ( [0] => sostenibilita-blog ) [field] => slug ) ) [primary_table] => wp_posts [primary_id_column] => ID ) [meta_query] => WP_Meta_Query Object ( [queries] => Array ( ) [relation] => [meta_table] => [meta_id_column] => [primary_table] => [primary_id_column] => [table_aliases:protected] => Array ( ) [clauses:protected] => Array ( ) [has_or_relation:protected] => ) [date_query] => [queried_object] => WP_Term Object ( [term_id] => 531 [name] => Sostenibilità [slug] => sostenibilita-blog [term_group] => 0 [term_taxonomy_id] => 531 [taxonomy] => category [description] => [parent] => 0 [count] => 53 [filter] => raw [cat_ID] => 531 [category_count] => 53 [category_description] => [cat_name] => Sostenibilità [category_nicename] => sostenibilita-blog [category_parent] => 0 ) [queried_object_id] => 531 [request] => SELECT SQL_CALC_FOUND_ROWS wp_posts.ID FROM wp_posts LEFT JOIN wp_term_relationships ON (wp_posts.ID = wp_term_relationships.object_id) LEFT JOIN wp_icl_translations wpml_translations ON wp_posts.ID = wpml_translations.element_id AND wpml_translations.element_type = CONCAT('post_', wp_posts.post_type) WHERE 1=1 AND ( wp_term_relationships.term_taxonomy_id IN (531) ) AND ((wp_posts.post_type = 'post' AND (wp_posts.post_status = 'publish' OR wp_posts.post_status = 'acf-disabled' OR wp_posts.post_status = 'mapped' OR wp_posts.post_status = 'needs_update')) OR (wp_posts.post_type = 'blog' AND (wp_posts.post_status = 'publish' OR wp_posts.post_status = 'acf-disabled' OR wp_posts.post_status = 'mapped' OR wp_posts.post_status = 'needs_update'))) AND ( ( ( wpml_translations.language_code = 'it' OR 0 ) AND wp_posts.post_type IN ('post','page','attachment','wp_block','wp_template','wp_template_part','wp_navigation','blog','product','product_variation','mc4wp-form' ) ) OR wp_posts.post_type NOT IN ('post','page','attachment','wp_block','wp_template','wp_template_part','wp_navigation','blog','product','product_variation','mc4wp-form' ) ) GROUP BY wp_posts.ID ORDER BY wp_posts.post_date ASC LIMIT 18, 9 [posts] => Array ( [0] => WP_Post Object ( [ID] => 67636 [post_author] => 5 [post_date] => 2016-01-25 06:09:01 [post_date_gmt] => 2016-01-25 05:09:01 [post_content] =>Si chiama PlantBottle ed è una bottiglia completamente riciclabile ottenuta da fonti rinnovabili. Riduce la produzione di CO2 e ci allontana dalla dipendenza di risorse fossili e di petrolio. Sembrerebbe quasi un sogno, ma è già diventata realtà.
Partiamo dal principio. La plastica alimentare utilizzata finora, la PET, è costituita dal 30% di monoetilenglicole (MEG) e al 70% da acido tereftalico (TPS). Fino ad oggi, il MEG veniva ricavato dal petrolio e da fonti fossili. La PlantBottle invece, utilizza un diverso tipo di MEG creato a partire da fonti rinnovabili come la canna da zucchero e i rifiuti compostabili, tipo i fondi di caffè. Passare da fonti fossili a fonti vegetali significa ridurre sensibilmente non solo le emissioni di anidride carbonica in fase di produzione rispetto alle normali fabbricazioni di PET, ma anche abbassare l'impatto di consumo dei combustibili fossili in fase di estrazione. I vantaggi di questo prodotto verde non finiscono qui. Vediamoli in sintesi: Le PlantBottle possono essere riutilizzate più volte, oltre ad essere riciclabili al 100%. La fase di riciclo si semplifica, visto che il nuovo materiale MEG è riciclabile negli impianti già esistenti, senza contaminare o essere contaminato dal PET tradizionale. I costi di smaltimento e produzione si abbassano, grazie all'utilizzo di materiali riciclati e di stabilimenti già esistenti. Alla fine, cosa cambierà per i consumatori? In apparenza non molto, visto che non sono stati modificati né lo spessore, né la qualità del materiale. Anche l'aspetto visivo e la trasparenza non hanno subito modifiche. Ciò che cambia è invece la sostanza. Il nuovo simbolo accompagnerà la consapevolezza di utilizzare un prodotto ecosostenibile e più vicino ai bisogni del nostro pianeta. La nuova tendenza ecologista, premiata con l'Edison Award come "miglior nuovo prodotto", non poteva essere ignorata dai principali colossi della produzione alimentare. Coca Cola lo usa da anni e ha già immesso sul mercato 25 miliardi di bottiglie PlantBottle; entro il 2020 provvederà a sostituire tutta la produzione di bottiglie con le nuove PlantBottle. Anche l'Italia non poteva essere da meno ma, per ora, solo Lilia ha iniziato a seguire il nuovo trend ecologico, come comunicato in occasione dell'ultima conferenza stampa. L'onda di cambiamento non si ferma solo alle bottiglie di bevande. Anche altri produttori mondiali stanno seguendo le impronte "verdi" per i loro prodotti. Heinz ha distribuito 200 milioni di contenitori vegetali di ketchup, mentre Ford ha iniziato a studiare sedute in plastica vegetale per le sue autovetture. I progressi finora realizzati, seppure di ottimo livello, non possono che essere precursori di nuove ricerche e nuove innovazioni. Come affermato infatti dai produttori di PlantBottle, per ora non è ancora stato possibile sostituire il restante 70% di acido tereftalico puro con derivati vegetali. Ecco quindi la nuova sfida per il futuro. [post_title] => Plastica dal caffè [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => plantbottle-la-plastica-pulita-che-arriva-dal-caffe [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2016-01-25 06:09:01 [post_modified_gmt] => 2016-01-25 05:09:01 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/plantbottle-la-plastica-pulita-che-arriva-dal-caffe/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [1] => WP_Post Object ( [ID] => 67728 [post_author] => 5 [post_date] => 2016-02-18 06:27:14 [post_date_gmt] => 2016-02-18 05:27:14 [post_content] =>Non sprecare le risorse è un imperativo condiviso da tutti, ma spesso non si conoscono le buone pratiche da adottare. Ecco alcuni suggerimenti che permettono di risparmiare energia e denaro, utilizzando in maniera opportuna gli elettrodomestici.
Il primo consiglio è leggere le etichette energetiche quando si acquista un elettrodomestico: una classe energetica ad alto consumo, infatti, incide pesantemente sulla bolletta, mentre una classe A+++ (indice di basso consumo) riduce l'inquinamento e permette di risparmiare. Ma vediamo qualche indicazione per l'utilizzo degli elettrodomestici. All'uso del condizionatore riserviamo due suggerimenti, che riguardano: -la potenza -l'impostazione della temperatura. La potenza frigorifera dell'elettrodomestico (btu/h) determina i consumi e, quindi, la scelta deve essere fatta in base alle dimensioni della stanza. Anche la temperatura impostata non deve essere troppo fredda: un abbassamento di cinque gradi rispetto a quella dell'ambiente consente un comfort adeguato ed evita una maggiore spesa. Con questi apparecchi, inoltre, per contenere i consumi è importante la manutenzione: filtri puliti e mantenimento del fluido refrigerante consentiranno un ottimo livello di efficienza. Pensiamo che il frigorifero non possa consumare meno di quanto stia consumando? Il consiglio numero 3 e il numero 4 ci dicono che per risparmiare dobbiamo vigilare: -sulla disposizione degli alimenti -sul posizionamento dell'elettrodomestico. Nel disporre gli alimenti, infatti, è importante lasciare spazio tra questi affinché l'aria fredda possa circolare liberamente. Inoltre, bisogna ricordare che i diversi piani hanno temperature adatte ai differenti tipi di vivande: il piano più freddo è sempre quello sovrastante il cassetto di frutta e verdura. Un altro errore in cui possiamo incorrere è il posizionamento dell'elettrodomestico: è bene non collocare il frigorifero in prossimità di una finestra che lo esporrebbe ai raggi del sole o vicino ai fornelli. E con il forno? È vero: il nostro palato preferisce i cibi cotti al forno piuttosto che con il microonde, anche se il secondo consuma meno. Manteniamo pure le nostre abitudini ma il quinto consiglio suggerisce di evitare il preriscaldamento. Si utilizzerà, così, la funzione "ventilata" che accorcia i tempi di cottura. Per quanto riguarda la lavatrice, amica inseparabile e aiuto irrinunciabile, il nostro decalogo ci elargisce altri tre consigli che riguardano: -la capienza: scegliere quella adatta al nucleo famigliare -l'attento utilizzo dei programmi: non sempre è necessario il ciclo di prelavaggio (con il bucato poco sporco è sufficiente il ciclo a 30°) e non sempre le macchie hanno bisogno di temperature elevate per scomparire -cercare di programmare la funzione del mezzo carico, se la biancheria è poca o aspettare di avere qualche indumento in più per avviarla a pieno carico senza sprechi. E, infine, come dimenticare la lavastoviglie che regala importanti scampoli di tempo libero? Gli ultimi due consigli suggeriscono di non acquistare un elettrodomestico sovradimensionato: lo spreco sarebbe quotidiano. Preferire, inoltre, il programma economico per piatti poco sporchi ed evitare il ciclo di asciugatura: basterà aprire lo sportello per veder sorridere ambiente e portafoglio. [post_title] => I 10 consigli per risparmiare energia, aiutando il portafogli e l'ambiente [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => 10-consigli-per-risparmiare-energia [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2016-02-18 06:27:14 [post_modified_gmt] => 2016-02-18 05:27:14 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/10-consigli-per-risparmiare-energia/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [2] => WP_Post Object ( [ID] => 67786 [post_author] => 5 [post_date] => 2016-02-22 06:31:35 [post_date_gmt] => 2016-02-22 05:31:35 [post_content] =>Lo stile di vita green ha ormai conquistato consumatori e stilisti, che sempre più spesso si orientano su capi realizzati con materiali riciclati o fibre ecosostenibili ricavate da beni di consumo come arance e caffè.
Il rispetto per l'ambiente passa anche per l'abbigliamento: ecco la filosofia adottata negli ultimi anni da svariati stilisti e case di moda, che hanno cercato di dare nuova vita ad alimenti scaduti, riciclati o di recupero. Tra quelli più gettonati troviamo il latte scaduto, lavorato per ottenere una fibra simile alla seta ma lavabile in tranquillità come il cotone, la cellulosa di alga Seacell, dalle proprietà antinfiammatorie, la buccia degli agrumi, soprattutto delle arance, e il caffè. Per quanto riguarda quest’ultimo, le parti utilizzate sono sia i chicchi che la polvere, in particolar modo quella che avanza nelle capsule, magari nella versione di capsule compatibili compostabili proposte da Caffè Vergnano, nelle cialde e nella moka. Dal caffè è possibile ottenere fibre tessili che, integrate a quelle di nylon, possono creare un tessuto idrorepellente in grado di proteggere dai raggi UVA e UVB. Questo materiale, particolarmente adatto alla realizzazione di capi per sportivi, è stato denominato NILIT Heat ed è stato progettato dall’azienda Singtex a Taiwan. Ma la settimana della moda ci sta dando tante informazioni su firme e nuove tendenze e vogliamo sapere quali sono i grandi marchi e gli stilisti che hanno scelto le fibre ecosostenibili per celebrare lo stile di vita green sulle passerelle? Freitag, colosso degli accessori per il lavoro e il tempo libero, ha scelto la strada del riciclo proponendo una linea completa di borse nate dal recupero di teloni di TIR e camion per il trasporto merci, mentre Arena, La Perla e Wave-O hanno cercato di sfruttare le infinite possibilità della fibra di nylon. American Eagle, invece, è andata oltre e ha proposto una collezione esclusiva di jeans prodotta con i fondi di caffè: ogni paio di jeans contiene circa 2,25 grammi di caffè riciclato. Oltre alla già citata capacità del caffè di difendere la pelle dai raggi solari, i pantaloni di American Eagle mirano a ridurre sensibilmente i lavaggi, mantenendo i tessuti puliti più a lungo del solito. Una scelta altrettanto responsabile è stata fatta dal marchio di biancheria intima Sloggi con la creazione di leggings e top a base di fondi di caffè. Un utilizzo alternativo del caffè, molto spesso ignorato ma recentemente tornato alla ribalta nel mondo della moda, riguarda infine la sua capacità di tingere i tessuti: fibre naturali come il cotone, il lino e la lana si prestano perfettamente alla tintura con il caffè macinato. Un metodo che è possibile adottare anche per trattamenti domestici di capi nuovi o usati. Per tingere con il caffè è sufficiente usare: -4 litri d'acqua</li> -1-2 tazze di caffè macinato -una pentola di grosse dimensioni. Immerso e lasciato a riposare una notte per poi essere risciacquato con acqua fredda e aceto, il capo risplenderà di colore e conserverà più a lungo la sua tinta. [post_title] => I consumatori premiano gli abiti ecologici. E gli stilisti cosa ne pensano? [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => consumatori-premiano-gli-abiti-ecologici-e-gli-stilisti-cosa-ne-pensano [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2016-02-22 06:31:35 [post_modified_gmt] => 2016-02-22 05:31:35 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/consumatori-premiano-gli-abiti-ecologici-e-gli-stilisti-cosa-ne-pensano/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [3] => WP_Post Object ( [ID] => 67645 [post_author] => 5 [post_date] => 2016-03-30 08:46:51 [post_date_gmt] => 2016-03-30 06:46:51 [post_content] =>[post_title] => Frigo e conservazione degli alimenti: le 3 regole per ridurre gli sprechi [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => frigo-e-conservazione-degli-alimenti-le-3-regole-per-ridurre-gli-sprechi [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2016-03-30 08:46:51 [post_modified_gmt] => 2016-03-30 06:46:51 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/frigo-e-conservazione-degli-alimenti-le-3-regole-per-ridurre-gli-sprechi/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [4] => WP_Post Object ( [ID] => 67779 [post_author] => 5 [post_date] => 2016-04-20 06:18:54 [post_date_gmt] => 2016-04-20 04:18:54 [post_content] =>Organizzare il frigorifero in modo razionale permette di ridurre gli sprechi e mantenerci in salute. Ma come fare nello specifico? Scopriamo tre semplici regole per ottimizzare la conservazione.
Ridurre gli sprechi alimentari è una priorità per tutti, sia per il valore etico che un comportamento responsabile riveste, sia perché dal punto di vista economico si risparmia denaro. Il comportamento poco virtuoso inizia all'arrivo a casa quando, trafelati e con mille cose da fare, apriamo il frigorifero, preoccupati solo di sistemare gli alimenti acquistati nello spazio a disposizione. Ogni volta che agiamo così sprechiamo risorse e attentiamo alla nostra salute, perché non mettiamo in atto la migliore conservazione possibile per il cibo acquistato. Ecco le tre maniere per ridurre gli sprechi e mangiare cibi sani: Scegliere la temperatura adeguata all'alimento Controllare i tempi di conservazione: ogni alimento ha il suo Fare attenzione alla cross-contaminazione. Ma vediamo queste regole nel dettaglio. Per non sprecare il cibo dobbiamo conoscere il funzionamento del frigorifero e agire di conseguenza. Le prima regola per la corretta conservazione riguarda le temperature differenziate nelle varie zone, studiate per accogliere specifici alimenti. Il cassetto per la verdura ha una temperatura intorno ai 5 gradi: è importante non lavarla prima di riporla in frigo per non aumentare l'umidità che favorisce la proliferazione dei microbi. Un'altra attenzione è conservare le verdure in sacchetti di carta o in quelli con micro fori, che permettano una buona circolazione dell'aria. Sistemato il cassetto delle verdure passiamo alla zona immediatamente superiore, che presenta una temperatura tra i 2 e i 5 gradi: qui andremo a riporre gli alimenti che si deteriorano più facilmente. Questi sono la carne e il pesce crudi i quali, come tutti i prodotti freschi, possono andare incontro alla proliferazione batterica. Proseguendo nell'analisi del frigorifero tipo, vediamo che nella zona centrale la temperatura è fra i 4 e gli 8 gradi: perfetta quindi per riporre cibi cotti. L'ultima zona in alto è tra i 5 e gli 8 gradi: per cosa possiamo utilizzarla? Formaggi, conserve, yogurt e dolci ripagheranno questa attenzione mantenendo inalterate le proprietà organolettiche. Chiarita la differenza di temperatura tra le varie zone, sorge spontanea una domanda: per quanto tempo conservare i cibi crudi e cotti? Ed ecco la regola numero 2: le verdure, se ben conservate, possono essere ancora fresche dopo otto giorni e la carne può essere utilizzata anche dopo tre giorni, ma per il pesce e la carne macinata la permanenza è di 24 ore. Il frigorifero, però, accoglie anche gli alimenti cucinati avanzati: a questo proposito un ottimo consiglio anti-spreco è quello di comprare e cucinare solo la quantità di alimenti che saranno consumati. Se invece, nonostante le attenzioni, avanza del cibo, bisogna ricordare che la pasta e il pesce cotto possono rimanere in frigo per due giorni, mentre il sugo di pomodoro per 3-4 al massimo. La regola numero 3 ci permette di evitare facilmente una pericolosa cross-contaminazione. Pensare che una tossinfezione possa accadere solo fuori dal frigo è un errore. Infatti, all'interno del frigorifero, gli alimenti devono essere accuratamente separati, soprattutto quelli crudi da quelli cotti: questi ultimi potrebbero essere contaminati dai primi e non avrebbero un ulteriore trattamento termico per eliminare i microrganismi patogeni. Appositi contenitori chiusi saranno perfetti per evitare il problema.Il 22 aprile si celebra in tutto il mondo la Giornata della Terra: non esiste occasione migliore per pensare alle questioni ambientali e per porre in essere delle condotte che favoriscano un uso sostenibile delle risorse naturali.
Ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, l'Earth Day offre l'opportunità di discutere a 360 gradi di tematiche ambientali e di sensibilizzare la popolazione a livello globale circa l'importanza di un uso sostenibile delle risorse naturali, sempre più scarse e per questo ancora più preziose. Era il 22 aprile 1970 quando ben venti milioni di cittadini statunitensi, con il sostegno del senatore Gaylord Nelson e sulla scorta di un disastro ecologico avvenuto nelle acque prospicienti Santa Barbara, si mobilitarono dando vita ad una manifestazione a difesa della Terra in nome del diritto universale ed inviolabile di ogni uomo ad un ambiente sostenibile, equilibrato e in salute. Complice la presenza di molte star del jet set internazionale e il ricordo dell'impegno profuso nel passato dal compianto Presidente J.F. Kennedy a favore delle cause ambientali, la Giornata della Terra ebbe una risonanza mediatica travolgente e da quel momento il 22 aprile è divenuta, sotto l'egida delle Nazioni Unite, la data in cui tutti i cittadini celebrano la Terra e ne promuovono la salvaguardia. Un miliardo di persone e 192 Paesi coinvolti: ecco i numeri sorprendenti che ruotano intorno a questa manifestazione che riesce a calamitare l'attenzione non solo dei gruppi ambientalisti e della classe politica, ma di tutti coloro i quali hanno a cuore la salute del nostro pianeta e, conseguentemente, il benessere delle generazioni future. La Giornata Mondiale della Terra offre numerosi spunti per una discussione costruttiva sulle questioni ambientali, confermandosi un evento informativo ed educativo. Tra i temi più dibattuti e stimolanti si annoverano l'imminente e preoccupante esaurimento delle risorse non rinnovabili, la scomparsa di migliaia di specie animali e vegetali quale pericolosa minaccia alla biodiversità, la distruzione di ecosistemi reputati strategici per la sopravvivenza del pianeta e l'inquinamento massivo delle acque, del suolo e dell'aria. L'Earth Day non ha un semplice scopo divulgativo; è soprattutto un'iniziativa propositiva volta a sensibilizzare le coscienze e ad indicare la via maestra da seguire. Tra le soluzioni più efficaci rientrano l'incentivazione delle politiche di riciclo, la messa al bando di prodotti chimici dannosi, la protezione delle specie minacciate e la conservazione delle risorse naturali come i gas fossili. Quali azioni possono essere messe in campo individualmente e a livello collettivo per salvaguardare la Terra e le sue preziose risorse? Ecco quattro strategie che possono rivelarsi vincenti: -iniziare a pensare ad futuro libero dall'energia da combustibili fossili, a tutto vantaggio delle fonti rinnovabili, -investire sulla responsabilizzazione individuale nella direzione di un consumo sostenibile, -scommettere sul pieno sviluppo di una green economy, -sensibilizzare le nuove generazioni e improntare il sistema educativo sulle tematiche ambientali. [post_title] => Il 22 aprile è la Giornata della terra [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => il-22-aprile-e-la-giornata-della-terra [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2016-04-20 06:18:54 [post_modified_gmt] => 2016-04-20 04:18:54 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/il-22-aprile-e-la-giornata-della-terra/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [5] => WP_Post Object ( [ID] => 67827 [post_author] => 5 [post_date] => 2016-05-20 05:47:06 [post_date_gmt] => 2016-05-20 03:47:06 [post_content] =>Il 22 maggio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale della Biodiversità. Il tema scelto per il 2016 intende sottolinearne in particolare l'impatto sulle attività dell'uomo e l'importanza per la qualità della vita di ogni giorno.
La biodiversità (o diversità biologica) è un termine che indica in ecologia l'esistenza di una grande varietà di organismi viventi e di ecosistemi. Questa varietà ha un impatto significativo sulla vita dell'uomo: più la biodiversità è ampia, più gli ecosistemi sono in grado di reagire a qualsiasi stimolo negativo, come i cambiamenti climatici, l'inquinamento e il dissesto idrogeologico. Purtroppo, ormai da anni la perdita della biodiversità sta diventando una vera e propria emergenza planetaria: ogni giorno scompaiono circa 50 specie viventi nel mondo, mentre molti habitat naturali vengono distrutti o frammentati, soprattutto in aree densamente sfruttate dall'uomo. Per queste ragioni, nel 2000 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha introdotto la Giornata mondiale della Biodiversità, che si celebra ogni anno il 22 maggio per ricordare l'adozione nel 1992 della Convenzione sulla Diversità Biologica. Vista l'importanza del tema, l'ONU ha dichiarato il 2011-2020 il Decennio della Biodiversità. Ogni anno la Giornata Mondiale della Biodiversità viene dedicata a un tema in particolare, che ciascun Paese può approfondire e promuovere con le modalità più diverse: studi, ricerche, eventi o manifestazioni. Il tema scelto per il 2016 è "Mainstreaming Biodiversity; Sustaining People and their Livelihoods", focalizzato sulla biodiversità come fondamento per la sussistenza stessa dell'uomo e per lo sviluppo sostenibile. La biodiversità è un fattore fondamentale per l'uomo e per il pianeta: tutelare le diverse specie e gli ecosistemi tra loro interconnessi (come una foresta, un suolo agricolo, un lago, il mare e così via) ha infatti un notevole impatto su numerose attività fondamentali dal punto di vista economico e della sopravvivenza: l'agricoltura, la cosmesi, la farmaceutica, la pesca e il turismo, solo per citarne alcune. Infatti, la perdita di biodiversità determina una perdita di produttività, aumenta la possibilità di disastri naturali, riduce la qualità e la quantità di risorse idriche disponibili, diminuisce il livello generale di salute. Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per proteggere la biodiversità? Ecco 5 suggerimenti per scelte ambientali sostenibili nella nostra vita quotidiana: -Non sprecare l'acqua -Utilizzare saponi convenzionali (o autoprodurli) invece di quelli antibatterici, che contengono composti chimici spesso inquinanti -Acquistare alimenti locali e stagionali -Scegliere caffè proveniente da coltivazioni attente a rispettare la biodiversità e da torrefazioni artigianali -Fare attenzione agli sprechi energetici -Mantenersi informati e informare su questi temi e sulle possibili azioni da intraprendere. Proteggere la biodiversità è un compito al quale siamo chiamati tutti, ogni giorno, perché significa proteggere noi stessi e la nostra sopravvivenza come esseri umani. [post_title] => Giornata mondiale della Biodiversità, tutelare per sopravvivere [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => giornata-mondiale-della-biodiversita-tutelare-per-sopravvivere [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2016-05-20 05:47:06 [post_modified_gmt] => 2016-05-20 03:47:06 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/giornata-mondiale-della-biodiversita-tutelare-per-sopravvivere/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [6] => WP_Post Object ( [ID] => 67737 [post_author] => 5 [post_date] => 2016-09-05 05:38:00 [post_date_gmt] => 2016-09-05 03:38:00 [post_content] =>Quanta acqua serve per compiere i gesti della nostra routine quotidiana? Tanta! E a volte il rischio di sprecare questa preziosa risorsa è dietro l'angolo. Ma esistono dei semplici accorgimenti, grazie ai quali è possibile ridurre il consumo di acqua.
Che cos'è l'acqua? È un bene prezioso che si dà per scontato e di cui si sottovaluta l'importanza. Solo recentemente è cresciuta la consapevolezza che questo indispensabile elemento naturale non è inesauribile e tangibili sono le preoccupazioni circa la disponibilità futura delle risorse idriche. Sembra paradossale, ma i dati relativi al consumo di questo tesoro assomigliano a quelli di un bollettino di guerra. Quanta acqua viene sprecata per l'igiene personale? Lavando i denti e lasciando scorrere l'acqua del rubinetto per un minuto vengono consumati circa 6 litri d'acqua. Una doccia di soli cinque minuti comporta lo spreco di 80 litri. Per riempire la vasca e concedersi un bagno tonificante, bisogna mettere in conto il consumo di 150 litri. E ogni volta che lo sciacquone del water viene messo in funzione, almeno 10 litri si volatilizzano in un batter d'occhio. È possibile quantificare i consumi medi d'acqua legati alla preparazione dei cibi, al lavaggio delle stoviglie e degli indumenti e alla cura delle quattro ruote? In una famiglia di quattro persone quotidianamente escono dal rubinetto 24 litri solo per cucinare. Un carico di lavatrice e uno di lavastoviglie determinano il consumo rispettivamente di 100 e di 40 litri. Sono addirittura 800 i litri d'acqua necessari per lavare l'auto. Senza dimenticare i consumi involontari, potenzialmente ancora più dannosi: un rubinetto che gocciola fa confluire negli scarichi domestici ben 5 litri d'acqua al giorno. Cosa fare? Quali sono le strategie vincenti da mettere in campo per aiutare a preservare le risorse idriche senza pregiudicare la nostra qualità di vita? Fondamentale è intervenire su più fronti. Ecco le sei dritte per utilizzare in modo smart le risorse idriche:
- avviare gli elettrodomestici a pieno carico e optare per un programma di lavaggio breve
- chiudere il rubinetto prima di insaponare le mani o dopo aver bagnato lo spazzolino e riaprirlo solo per il risciacquo
- applicare ai rubinetti i frangigetti, che miscelando aria al flusso d'acqua creano un getto più leggero
- optare per uno sciacquone a doppio pulsante che consenta di effettuare risciacqui rapidi con lo scarico di tre litri
- controllare periodicamente lo stato dell'impianto idrico e, in caso di perdite, procedere alla sostituzione delle guarnizioni
- raccogliere l'acqua piovana in una o più cisterne e utilizzarla per lavare l'auto, per irrigare il giardino e per annaffiare le piante d'appartamento
- infine, anche se il caffè non è certamente il principale responsabile dello spreco quotidiano di risorse idriche, dotarsi di un bollitore ecosostenibile, da scegliere tra i vari modelli comparsi di recente sul mercato, aiuterà a risparmiare acqua senza perdere in sapore!