Venezia, la città delle meraviglie: qui la pietra incontra l’acqua, lo scintillio dei colori avvolge calle e piazze, gli occhi si perdono tra gondole, ponti e lanterne appese, e la suggestione del Carnevale attira ogni anno migliaia di visitatori.
Proprio a ridosso di questo evento unico al mondo, vogliamo raccontarvi la storia di uno dei locali storici più famosi di Venezia, celebre in tutta Italia, ma anche oltre i confini nazionali. Stiamo parlando del Caffè Florian in Piazza San Marco: si dice che sia il bar più antico del nostro Paese, ma alcune voci lo indicano addirittura come la caffetteria più antica del mondo.
Andiamo alla scoperta di questo luogo, tra realtà, racconti e tradizione.
Ospiti illustri e avvenimenti storici tra le sale del Caffè Florian a Venezia
Anche se, ad oggi, il Caffè Florian potrebbe sembrare una meta per turisti, la sua storia racconta l’italianità più autentica: inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi con il nome Alla Venezia Trionfante, diventa immediatamente punto di riferimento per i veneziani che, incamminandosi verso il caffè dicevano: “andemo da Florian!”.
Nasce così il nome che conosciamo oggi, la cui soglia è stata varcata niente di meno che dal gran corteggiatore Giacomo Casanova, Carlo Goldoni, Silvio Pellico, Lord Byron, Ugo Foscolo, Charles Dickens, Ernest Hemingway, Gabriele D’Annunzio e molti altri.
Camminando tra le sale lucenti di ori e di specchi non è difficile immaginare l’alto tenore delle conversazioni che si tenevano ai tavoli, tra cultura, arte, politica, economia e letteratura.
Alcuni tra più grandi intellettuali d’Europa - e del mondo - hanno trascorso lunghe ore all’interno del locale: del resto, Venezia era una tappa d’obbligo per chi tra il ‘700 e il ‘900 calcava la scena culturale europea.
Un’interessante nota storica è il cambio d’uso che si fece nel 1848, durante le insurrezioni, quando il Caffè Florian divenne un ricovero per i feriti di guerra.
L’architettura del Caffè Florian, splendore e nobiltà
Photo credit: pagina Facebook Caffè Florian
Ciò che vediamo oggi all’interno del Caffè è frutto di numerosi rifacimenti e restauri: architetti famosi si sono susseguiti per la sistemazione e l’abbellimento costante delle sale, dando vita a meraviglie come la Sala del Senato, la Sala Cinese, la Sala Orientale e la Sala degli Uomini Illustri.
Tra i maestri che hanno lavorato alla creazione del Florian così come lo vediamo oggi, ci sono Cadorin, Monticelli, Penato, Casa, Carlini e altri, nomi di spicco che sono stati coinvolti nella realizzazione multipla di uno spazio artisticamente ricchissimo.
Decori raffinati, specchi di ogni altezza, vetrate finemente decorate, affreschi e ceramiche: il Caffè Florian narra una bellezza fuori dal tempo, simbolo degli sfarzi veneziani che fanno parte dell’immaginario di tutti noi.
Mostre d’arte e fermento culturale: il Florian oggi
Photo credit: pagina Facebook Caffè Florian
Già da fine ‘800 il Florian dedica i suoi spazi all’installazione di opere e mostre: basti pensare che proprio qui è nata l’intuizione di quella che sarebbe poi diventata la Biennale di Venezia.
La prima vera e propria mostra d’arte, intesa in maniera moderna, risale al 1988, e portò 777 sculture di piccole e medie dimensioni all’interno delle sale del Caffè, applicando le opere alle pareti e agli specchi.
Oggi vengono organizzate esposizioni durante l’anno, oltre a concerti e intrattenimenti culturali per gli ospiti: se sceglierete di bere un espresso ai tavolini del Caffè Florian di Venezia, sarete accompagnati dalla musica dell’immancabile orchestra.
Cosa ordinare dal ricco menù del locale veneziano? Se siete dei veri Coffee Lovers, non perdetevi il Caffè alla Veneziana, un espresso con liquore tipico del locale e panna montata.
Semplicemente, indimenticabile.
Se siete degli amanti dei Caffè storici e dei veri appassionati di città d’arte italiane, perché non fare tappa anche al Gran Caffè Gambrinus di Napoli e alla Caffetteria Pirona di Trieste? Buon viaggio, e buone degustazioni di caffè!
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