Buone notizie per tutti gli amanti del caffè: un recente studio ha svelato che tre tazzine di espresso al giorno sono in grado di migliorare la memoria a lungo termine e riducono il rischio di demenza senile. Qual è il giusto numero di caffè da bere al giorno? Tre, almeno secondo la scienza: una ricerca effettuata nella University of Wisconsin-Milwaukee negli Stati Uniti ha rivelato che tre tazzine di caffè al giorno aiutano il cervello a
migliorare la propria memoria a lungo termine. Stando allo studio condotto da Ira Driscoll, psichiatra, 262 milligrammi di caffeina al giorno (che corrispondono appunto a tre tazzine di caffè espresso) proteggono il cervello dalla demenza senile proprio perché sono in grado di potenziare la memoria. La ricerca è durata all'incirca un decennio, arco di tempo nel quale è stato preso in esame un gruppo di anziani concentrandosi in particolare sul loro stato di salute e sul loro consumo giornaliero di caffeina. I dati ricavati da tale indagine sono eloquenti: chi, nel corso dello studio, ha bevuto quotidianamente
tre tazzine di caffè ha ridotto il rischio di incorrere in demenza senile o deficit cognitivo, addirittura del 36% rispetto a coloro che hanno bevuto meno caffè o non ne hanno bevuto affatto. La risposta, dunque, è sì: bere caffè migliora la memoria. Lo studio, pubblicato all'interno della rivista "Journal of Gerontology", ha confermato che il caffè fa bene al cervello, dato che altre prove di tali benefici erano state fornite in passato da precedenti studi. La caffeina, infatti, è capace di incrementare non solo la memoria a lungo termine ma anche quella a breve termine e l'apprendimento, consentendo a chi la assume di ricordare con più chiarezza e precisione ciò che è stato visto o letto rispetto a chi non beve caffè. Secondo le ipotesi formulate da un gruppo di studiosi, la caffeina agisce su un ormone chiamato
noradrenalina, che aiuta a fissare i ricordi nella mente. Circa due anni fa, un gruppo di volontari era stato sottoposto ad un esperimento in due parti: la prima prevedeva che venissero mostrate delle immagini su uno schermo, che i volontari dovevano cercare di memorizzare; dopodiché ad una parte di loro è stata somministrata una pillola da 200 mg di caffeina - che equivale grosso modo a una tazzina e mezzo - mentre alla seconda parte del gruppo è stato dato solamente un placebo. Il giorno seguente a tutti i volontari sono state mostrate nuovamente le immagini, aggiungendone di inedite e simili. Il gruppo a cui era stata somministrata la caffeina è riuscito a riconoscere le immagini già viste e quelle simili - nelle quali l'oggetto immortalato era ripreso da una differente angolatura - con una precisione superiore al 10% rispetto a chi aveva assunto il placebo invece della caffeina. In definitiva, bere circa tre tazzine di caffè al giorno potenzia la memoria, accresce la capacità di apprendimento e
incrementa la longevità e la resistenza alla demenza senile. Dunque accettare l'invito a bere un caffè significa prendersi cura del proprio cervello!