Il consumo della macchina del caffè ha un peso piuttosto rilevante nel computo dell'assorbimento energetico totale dei macchinari del bar. Conoscerne i dettagli è fondamentale per un uso consapevole e per una bolletta senza sorprese.
La potenza richiesta
Generalmente, un bar di circa 100 metri quadrati corredato dalle dotazioni standard richiede un contratto di fornitura di corrente elettrica della potenza di 15Kw. Nel calcolo di stipula del contratto sono compresi i macchinari per servizi tradizionali come la macchina del caffè, il forno o la piastra, la lavabicchieri, l'armadio e il banco frigo, i condizionatori e l'illuminazione. Si tratta di una stima media in cui il consumo energetico della macchina del caffè è una voce importante.
Le variabili in gioco
Il consumo di energia elettrica del macchinario è proporzionale alle sue prestazioni, vale a dire alla grandezza e alla potenza dell'impianto termico che ne garantisce il funzionamento, al livello di tecnologia supportato e alla presenza o meno di accessori come macinadosatori, cappuccinatori e erogatori di varia natura. Una concomitanza di fattori che incide in maniera considerevole sulle frazione di kw/h consumate o meno, ma anche, e questo non è di minor conto, sulla qualità del prodotto. Un'altra variabile da tenere nella dovuta considerazione è la quantità di caffè lavorato nell'unità di tempo. Un'attività regolare e continuativa assicura un consumo medio di gran lunga inferiore a una frammentata da sensibili intervalli di non esercizio. Questo perché l'impianto termico, una volta assorbito il massimo picco di energia per entrare a regime verrà mantenuto come tale da una potenza costantemente inferiore. E tutto ciò vale per macchine tradizionali, semi-automatiche o super-automatiche: la centesima tazzina avrà un costo energetico infinitesimale rispetto alle prime cinque con cui abbiamo iniziato la nostra giornata. Più energia consumiamo, meno ci verrà a costare la singola tazza.
Il momento migliore
Ultima variabile, ma non certo per importanza, è la fascia oraria. Di primo mattino e nel dopo pranzo, ad esempio, si verificano le contingenze più favorevoli per un consumo contenuto. In condizioni ottimali, quando il lavoro è regolare, i fattori ambientali sono favorevoli e le utenze non debbono essere usate tutte nello stesso breve arco di tempo, una semi-automatica a quattro gruppi può consumare anche meno di 2 kw/h. D'altro canto, per alimentare una trifase a due gruppi tradizionali, che però non riesce a mantenere temperatura e pressione per un'attività oltremodo scaglionata, il consumo può toccare anche punte di 4 e 4,5 kw/h.
Cosa è lecito aspettarsi da una macchina di tipo tradizionale?
Partendo dall'assunto che ogni bar è un microcosmo tutto da scoprire, è giusto prepararsi agli scenari che potrebbero presentarsi con macchine tradizionali.
2 gruppi: da 1,5 a 2,2 kw/h
4 gruppi: da 2,5 a 2,8 kw/h
6 gruppi: da 3,2 a 4,2 kw/h