È la notizia del numero di settembre di Science: gli scienziati hanno finalmente completato la mappatura del genoma del caffè, permettendoci una conoscenza molto più approfondita di questa pianta, della caffeina, ma aprendo anche le porte all’ingegneria genetica.
Ad oggi i 60 ricercatori internazionali provenienti da Francia, Stati Uniti, Italia, Canada, Germania, Cina, Spagna, Indonesia, Brasile, Australia e India hanno individuato tutti i
geni che compongono il caffè robusta, ossia di circa un terzo del consumo di caffè nel mondo. E lo studio non è concluso perché altri colleghi stanno ancora lavorando per
sequenziale il genoma più elaborato dell’arabica, che contiene circa il doppio delle informazioni genetiche dell’altra varietà. L’attenzione degli scienziati, e delle industrie del caffè, è focalizzata sull’origine del gusto del caffè ma soprattutto sul meccanismo della pianta di
produzione della caffeina e sulla resistenza ad infauste condizioni climatiche e idriche o all’attacco della ruggine bruna, un parassita che colpisce attualmente circa la metà delle piante in America Centrale.
I RISVOLTI DELLA SCOPERTA
Non è difficile pensare ad una ricerca volta alla creazione di una pianta geneticamente modificata in grado di produrre
caffè naturalmente decaffeinato, o iper-caffeinato, di poter modificare e
migliorare le componenti organolettiche e aromatiche del chicco e soprattutto di rendere le
coltivazioni resistenti agli attacchi di insetti, funghi e adatte a terreni più aridi, più facili da coltivare e più economici. “I dati devono essere ora condivisi e utilizzati per aumentare la resistenza delle piante contro i nemici leggendari del caffè, ossia il cambiamento climatico e i parassiti” ha scritto nell’editoriale dello studio Dani Zamir dell'Istituto di Scienze Vegetali e Genetica presso l'Università di Gerusalemme. "La sfida ora è quella di tradurre questi genomi decodificati in nuovi e migliorati strumenti per la coltivazione delle piante", ha scritto Zamir. "Il pericolo per il raccolto del caffè dovrebbe fornire un incentivo per tutti i soggetti interessati ad avviare collaborazioni internazionali per la diffusione di coltivazioni più redditizie per i paesi poveri esportatori di caffè."
LA STORIA GENETICA DEL CHICCO
Il caffè non è solo una bevanda, è anche un business mondiale. "Il caffè è importante tutti i giorni per i mattinieri come lo è per l'economia globale. La conseguenza della scoperta della sequenza del genoma potrebbe essere un passo significativo verso il miglioramento del caffè", ha detto Philippe Lashermes, ricercatore presso l'Istituto francese di Ricerca per lo Sviluppo. "Osservando il genoma del caffè e i suoi geni specifici, siamo in grado di trarre alcune conclusioni su ciò che rende il caffè speciale." "Il genoma del caffè ci aiuta a capire qualcosa di molto eccitante del caffè – e di diverso da quello che mi sveglia la mattina" ha dichiarato il co-autore dello studio Victor Albert, professore di scienze biologiche presso l'Università di Buffalo. "Guardando quali famiglie di geni sono presenti nella pianta, e il rapporto tra la struttura del genoma di caffè e di altre specie vegetali siamo stati in grado di conoscere oggi il percorso evolutivo del caffè, indipendente da altre piante ad esempio come cioccolato e tè, e la storia della caffeina stessa".