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Il caffè in capsule è sempre più diffuso e apprezzato. Il gusto, l’immediatezza e la semplicità di utilizzo sono le principali leve che orientano il consumatore […]
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Lo sapevate che, oltre a dare una marcia in più alle nostre giornate, il caffè può essere un ottimo alleato per la bellezza del corpo e […]
“Mimi Blend”, una collezione di lattine di caffè in edizione limitata per sostenere Women in Coffee: è questa la nuova iniziativa di Caffè Vergnano svolta in […]
La Giornata Mondiale del Caffè, il 1 ottobre, è una ricorrenza dedicata a chi ama questa bevanda, a chi la sceglie sulla tavola o al bar […]
A Parigi, proprio dietro Notre Dame, sulla Rive Gauche accanto a un piccolo giardino affacciato sulla Senna, c’è la facciata di una delle librerie più famose […]
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Il gusto, l’immediatezza e la semplicità di utilizzo sono le principali leve che orientano il consumatore verso questo nuovo approccio, anche se non possiamo ignorare un importante aspetto a esso legato: lo smaltimento delle capsule. Le capsule esauste, infatti, sono un prodotto difficile da riciclare: se siete alla ricerca di una soluzione simpatica e creativa per riutilizzarle, invece di gettarle nella spazzatura, potreste pensare di realizzare dei colorati bijoux. Ecco, dunque, 4 semplicissimi tutorial per creare gioielli a partire dalle capsule di caffè.
Capsule di caffè: un rifiuto difficilmente riciclabile
Prima di scoprire come dar vita a gioielli originali, grazie alle capsule di caffè, ricordiamo perché lo smaltimento di questi prodotti rappresenta una questione delicata.
Le capsule (che non vanno confuse con le cialde) sono generalmente realizzate in plastica o in alluminio e non sono elementi facili da riciclare, in quanto si tratta di bicomponenti (sono quindi formate da materiali differenti che non è semplice separare). La conseguenza è che le capsule, se gettate intere, dovrebbero finire nella raccolta indifferenziata. Riciclarle non è impossibile, ma, come vi abbiamo spiegato in un precedente articolo dedicato a questa tematica, servono sicuramente impegno e pazienza per suddividere i vari componenti e gettarli negli appositi contenitori della raccolta differenziata.
Per chi desidera adottare un approccio più ecologico, esiste un’alternativa alla plastica e all’alluminio: le capsule compostabili. Questi prodotti, infatti, possono essere trasformati in compost, una miscela ricca di sostanze nutritive per la coltivazione e l’agricoltura. Un esempio di questo tipo sono le capsule di Caffè Vergnano che, dopo essere state utilizzate, vanno gettate direttamente nell’umido.
Disponibili già da ora sul nostro È-shop in diverse varianti, come le capsule compatibili Nescafé Dolce Gusto, ecologiche e attente all’ambiente!
4 Tutorial per creare gioielli con le capsule di caffè
Come abbiamo detto, un modo utile e simpatico per riciclare le capsule di caffè può essere quello di realizzare dei gioielli. Se siete particolarmente creativi, dunque, perché non prendete spunto dai tutorial che vi proponiamo per dar vita a collane, bracciali e orecchini?
Riutilizzare le capsule del caffè per creare una collana colorata
Il primo tutorial che vogliamo illustrarvi mostra come realizzare una simpatica collana con le capsule di caffè.
Materiale necessario
- 10 capsule vuote e pulite;
- strumenti per appiattire le capsule (1 martello e 1 tavoletta in legno);
- fogli di carta velina colorata;
- colla vinilica;
- 1 ago abbastanza grande;
- 1 filo di cotone.
Procedimento
- Per prima cosa, appoggiate le capsule di caffè su una tavoletta di legno (con la base della capsula rivolta verso l’alto) e appiattitele con un martello.
- Dopo aver tagliato i fogli di carta velina in piccoli quadratini, usateli per decorare la parte superiore delle capsule, attaccandoli con della colla vinilica.
- Terminata la parte superiore, lasciatela asciugare per circa 12 ore; quando sarà ben asciutta, rivestite anche quella inferiore utilizzando nuovamente la carta velina e la colla vinilica.
- Non appena la parte inferiore si sarà asciugata, forate ogni capsula, alle due estremità, con un ago. A questo punto, collegate una capsula all’altra attraverso un filo di cotone, fino a ottenere una catena di 10 capsule. Per compiere questa operazione, sarà sufficiente introdurre il filo nel foro posto all’estremità di una capsula e in quello situato all’estremità dell’altra, e chiudere con un piccolo nodo.
- Terminata la catena, applicate 3 fori sul lato esterno delle capsule che si trovano alle estremità della collana. Quindi, prendete una delle due capsule poste alle estremità del gioiello e, in ogni foro, inserite un filo. Fate un nodo che li comprenda tutti e tre insieme e, a questo punto, cominciate a intrecciarli completando l’accessorio seguendo tutte le indicazioni fornite in questo video tutorial: in pochi passaggi la vostra nuova collana sarà pronta per essere indossata.
Come realizzare un bracciale con le capsule di caffè
Il secondo tutorial insegna a creare un bracciale sfizioso e originale partendo dalle capsule di caffè in alluminio. Ecco i passaggi da seguire.
Materiale necessario
- circa 30 capsule, vuote e pulite;
- 1 ago da lana;
- 2 elastici;
- strumenti per appiattire le capsule (1 pestacarne e 1 tavoletta di legno).
Procedimento
- Appoggiate le capsule dei colori che avete scelto su una tavoletta di legno e appiattitele con l’ausilio di un pestacarne. Compiuto questo passaggio, piegate ogni capsula a metà.
- Utilizzando l’ago, applicate un foro a destra e uno a sinistra lungo la piegatura di ogni capsula. A questo punto, infilate le capsule usando gli elastici come fossero un filo; iniziate inserendo il primo elastico lungo il foro posto a sinistra; con il secondo elastico, invece, passate attraverso i fori a destra aiutandovi con le istruzioni e le immagini fornite da questo pratico tutorial. Quindi, chiudete il bracciale annodando i due cappi degli elastici.
- Terminati i passaggi descritti, non vi resta che modellare l’accessorio in modo che acquisisca una forma tondeggiante; in particolare, potrebbe essere necessario piegare leggermente le capsule nella parte centrale, per far sì che si adattino meglio alla forma del polso.
Riutilizzare le capsule di caffè per riciclare un bracciale
È possibile creare un nuovo bijoux usando semplicemente un vecchio bracciale e delle capsule di caffè? Assolutamente sì, come dimostra la guida che stiamo per mostrarvi, un tutorial semplice e pratico che non prevede l’impiego di colle o adesivi.
Materiale necessario
- circa 12 capsule vuote e pulite;
- 1 vecchio bracciale simile a quello mostrato in questa guida;
- 1 pinza con le punte tonde;
- strumenti per appiattire le capsule (1 pestacarne e 1 tavoletta di legno).
Procedimento
- Anche in questo caso, dopo aver scelto i colori che preferite, è necessario appiattire le capsule del caffè.
- L’obiettivo è quello di rivestire il bracciale con le capsule appiattite. Dato che non utilizzeremo colle, è necessario “abbracciare” la superficie dell’accessorio con le capsule, piegandole per far sì che aderiscano perfettamente a essa.
- Servirà un po’ di tempo per svolgere questa operazione e dovrete aiutarvi con delle pinze che permettano di flettere più facilmente le estremità delle capsule, in modo che si aggancino bene al bracciale. Inoltre, nell’applicare le capsule sull’accessorio, consigliamo di sovrapporle leggermente l’una sull’altra. Per svolgere correttamente questi passaggi, l’ideale è seguire tutti gli step mostrati in questo video-tutorial.
- Una volta ricoperto il bracciale con il metodo indicato, potete decidere di colorarne l’interno con vernici e smalti, oppure lasciarlo così.
Creare orecchini sfiziosi riciclando le capsule di caffè
Fra i gioielli realizzabili a partire dalle capsule di caffè, ci sono anche gli orecchini. Non temete, il procedimento è addirittura più semplice di quelli descritti in precedenza. Vediamolo insieme.
Materiale necessario
- 2 capsule di caffè vuote e pulite;
- strumenti per appiattire le capsule (1 pestacarne e 1 tavoletta di legno);
- 2 ganci per orecchini;
- 1 ago da lana.
Procedimento
- Dopo aver scelto 2 capsule del colore che gradite, appiattitele e piegatele a metà.
- Nella parte superiore delle capsule, con l’ausilio di un ago, realizzate un foro.
- A questo punto, in prossimità del foro, inserite il gancio per orecchini e bloccatelo schiacciando bene la capsula con l’aiuto del pestacarne: i vostri orecchini sono pronti. Per realizzarli al meglio, vi suggeriamo di procedere come indicato in questa semplice guida che mostra anche le immagini dei vari passaggi.
Avevate già provato a realizzare dei gioielli a partire dalle capsule di caffè? Raccontatecelo nei commenti!
Forse non è la prima volta che sentite parlare del caffè come possibile rimedio contro gli inestetismi della cellulite, ma avete mai provato a realizzare a casa un trattamento “fai da te”? Se siete curiose di provare una soluzione home made per ridurre la pelle “a buccia d’arancia”, in questo articolo vi suggeriamo 3 ricette di scrub a base di caffè facilissime da preparare e utilizzare.
Che cos’è la cellulite?
Prima di vedere come utilizzare il caffè contro la cellulite, capiamo meglio che cos’è questa problematica tanto comune (quanto odiata) fra le donne. Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, “la condizione che comunemente viene chiamata cellulite è una manifestazione cutanea localizzata soprattutto nella zona pelvica e addominale, sui fianchi, sui glutei, sulle cosce” e si manifesta con la cosiddetta pelle dall’aspetto “a buccia d’arancia”. Questo inestetismo è legato, principalmente, alla ritenzione idrica, all’accumulo di liquidi e a micro formazioni di grasso sottocutaneo.
Anche se le cause non sono ancora del tutto chiare, la cellulite sembra essere determinata da una molteplicità di fattori come il sesso (è infatti molto più comune nelle donne che negli uomini), la familiarità, l’alimentazione, i disturbi del sistema microcircolatorio, solo per citarne alcuni. La cellulite non è facile da combattere: è possibile, però, prendere dei provvedimenti che consentano di ridurla, ad esempio utilizzando specifici prodotti cosmetici e svolgendo massaggi linfodrenanti, senza dimenticare, come sottolinea l’Istituto Superiore di Sanità, l’importanza di adottare un corretto e sano stile di vita.
Scrub al caffè: i benefici della caffeina contro gli inestetismi della cellulite
Una sostanza che può aiutarci a rendere la cellulite meno evidente è la caffeina: essa, infatti, contribuisce al drenaggio dei tessuti e alla stimolazione della circolazione (non a caso, possiamo trovarla in numerosi prodotti studiati per far fronte a questo inestetismo).
Già in un precedente articolo vi abbiamo mostrato alcuni rimedi “fai te” a base di caffè, ideali per far risplendere la pelle del viso e del corpo. Per quanto riguarda la cellulite, in particolare, il caffè può essere utilizzato per creare degli scrub - un trattamento che permette di esfoliare la parte più superficiale della pelle - che, massaggiati sulle aree interessate, potrebbero aiutare a migliorare l’aspetto di questo inestetismo, se usati con costanza.
Questa preparazione unisce le proprietà della caffeina a quelle degli antiossidanti, senza contare l’efficacia data dallo scrub in sé che, eliminando le cellule morte, lascia la pelle più liscia e uniforme. Vediamo, dunque, 3 ricette facili e veloci per preparare in casa degli scrub al caffè contro la cellulite.
Scrub al caffè, zucchero e olio di cocco
Uno scrub anticellulite che potete tranquillamente realizzare tra le mura domestiche prevede l’impiego di caffè macinato, zucchero greggio e olio di cocco, che ha la capacità di preservare l’idratazione della pelle. Scopriamo come prepararlo e utilizzarlo.
Ingredienti
- 1 tazza di caffè macinato;
- ½ tazza di olio di cocco;
- ½ tazza di zucchero greggio.
Procedimento
- Preparate lo scrub unendo l’olio di cocco, il caffè macinato e lo zucchero greggio.
- A questo punto, applicate il composto sulle zone del corpo che presentano cellulite, massaggiando per almeno 5 minuti.
- Infine, coprite la parte con della pellicola trasparente, lasciando il composto in posa per 15 minuti; passato il tempo necessario, sciacquate con acqua tiepida.
Scrub anticellulite al caffè e all’olio d’oliva
Il secondo scrub contro la cellulite che vi proponiamo è a base di caffè macinato, acqua calda e olio d’oliva, noto per le proprietà emollienti e lenitive. Ecco tutti i passaggi necessari alla sua realizzazione e applicazione.
Ingredienti
- ¼ di tazza di caffè macinato;
- 3 cucchiai di acqua calda;
- 2 cucchiai di olio di oliva.
Procedimento
- Per prima cosa, mescolate il caffè macinato con l’acqua calda; fate quindi riposare per circa 10 minuti, in modo che il composto assuma una consistenza pastosa.
- Successivamente, potete aggiungere al preparato l’olio d’oliva.
- Prima di passare il prodotto sulle aree “critiche”, consigliamo di bagnare la pelle con dell’acqua calda; dopodiché, potete iniziare ad applicare lo scrub anticellulite con movimenti circolari, dal basso verso l’alto, per 2-4 minuti.
- A questo punto, non vi resta che sciacquare la parte con dell’acqua tiepida; dopo averla asciugata tamponando delicatamente, applicate un prodotto idratante.
Scrub anticellulite con fondi di caffè, olio di avocado e cannella
La terza ricetta che vi suggeriamo, proposta anche in un precedente articolo dedicato ai trattamenti a base di caffè sulla pelle, si differenzia un po’ dalle precedenti. Se finora abbiamo usato il caffè macinato, infatti, in questo caso realizzeremo uno scrub anticellulite con fondi di caffè, ai quali aggiungeremo zucchero di canna, cannella in polvere e olio di avocado.
Ingredienti
- ½ bicchiere di fondi di caffè asciutti;
- 1 bicchiere di zucchero di canna;
- ½ bicchiere di olio di avocado;
- 1 cucchiaino di cannella in polvere.
Procedimento
- Mescolate tutti gli ingredienti per realizzare il composto.
- Una volta pronto, passate lo scrub su tutto il corpo - prima del bagno o della doccia - massaggiando la pelle con movimenti circolari.
- Dopo la doccia o il bagno, applicate sul corpo una crema idratante.
Il caffè non è solo un buon alleato contro gli inestetismi della cellulite, ma può migliorare anche la salute dei capelli: perché non scoprite come utilizzare il caffè per rinforzare la vostra chioma?
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Tutt’oggi in attività, il Gambrinus è un Caffè dalla bellezza mozzafiato: proprio di fianco a Piazza del Plebiscito, dove l’aria scintilla grazie alla vicinanza con il mare, questo locale storico incanta ancora oggi centinaia di visitatori ogni giorno.
Dopo aver viaggiato tra le sale del Caffè Pushkin di Mosca, essere rimasti a bocca aperta scoprendo il New York Cafe di Budapest, e aver scoperto l’affascinante storia della Libreria Shakespeare and Company di Parigi - con caffè annesso - oggi è il momento di fare sosta in un’altra delle città più belle del mondo: benvenuti a Napoli tra le sale del Gran Caffè Gambrinus.
Un secolo di storia italiana tra le sale del Gran Caffè Gambrinus
La storia del Gambrinus inizia insieme a un altro capitolo fondamentale della storia italiana: è il 1860, anno dell’unità, e al piano terra del Palazzo della Foresteria, sede della Prefettura di Napoli, viene aperto il “Gran Caffè” - inizialmente si chiama così - con l’intento di creare un luogo di ritrovo, un vero e proprio salotto per gli intellettuali partenopei.
La sua celebrità è sancita dalla presenza dei migliori baristi, pasticceri e gelatai, che vengono richiamati da tutta Europa: in breve tempo, il Caffè attira l’attenzione della famiglia reale, che rilascia al locale il titolo di “Fornitore della Real Casa”, onorificenza dedicata alle migliori eccellenze del Regno.
Nuova vita per il Gran Caffè
Verso la fine del secolo, tra il 1885 e il 1890, il Gran Caffè vive anni difficili, dovuti forse ai cambiamenti sociali e politici in corso. Proprio in questi anni il mecenate Mariano Vacca mostra il suo interesse verso il Gambrinus, e decide di occuparsi del restyling delle sale, per ridare magnificenza a questo luogo: coinvolge architetti e progettisti, artigiani e artisti, e in breve tempo il locale brilla di nuovo grazie a decorazioni, affreschi, marmi, bassorilievi e tappezzerie. In poco tempo, il Gran Caffè ritrova il suo splendore: non è più solo un locale, ma un vero e proprio luogo di ritrovo dove l’arte e la bellezza attirano personaggi da ogni angolo d’Europa.
Il nome “Gambrinus”, un tributo internazionale al Re delle Fiandre
Con il rinnovamento delle sale , viene scelto anche un nuovo nome per il Caffè: Gambrinus, come il leggendario Re delle Fiandre, per celebrare l’unione tra le due più celebri bevande europee, la birra nordica e il caffè napoletano.
Il 3 novembre 1890 viene inaugurato il nuovissimo Gran Caffè Gambrinus: inizia così il periodo di grande splendore del locale che viene scelto come base culturale da sovrani, musicisti, politici, giornalisti, letterati, artisti di fama internazionale di passaggio in città.
Il Gambrinus dalla Belle Epoque a oggi
Nella prima metà del Novecento il Gran Caffè Gambrinus ospita niente di meno che la Principessa Sissi, estasiata da un gelato alla violetta, Matilde Serao, che fonda Il Mattino seduta ai tavolini del caffè, D’Annunzio, che compone tra le sale A’vucchella, e poi ancora Hemingway, Sartre, Oscar Wilde, e molti altri.
Nel 1938 viene ordinata la chiusura del Caffè, perché considerato antifascista: i locali vengono ceduti al Banco di Napoli e, per trent’anni, lo splendore di questo luogo viene dimenticato.
Negli anni Settanta, l’imprenditore Michele Sergio decide di recuperare i locali del Gran Caffè: non sarà un’impresa facile, anche a causa dell’epidemia di colera e del terremoto che piegarono Napoli in quegli anni, ma il Gambrinus conoscerà un nuovo splendore.
Oggi, infatti, è uno dei locali più belli della città, frequentato da personaggi famosi, artisti, politici e personalità di spicco: nel 2015, ha fatto colazione al Caffè Gambrinus anche Papa Francesco!
Il Gran Caffè Gambrinus, una tappa imperdibile a Napoli
Caffè, pasticceria napoletana finissima, gelato, cocktail e molto altro sul menu del Gambrinus: impossibile non fermarsi, anche solo per dare un’occhiata alle meravigliose e luminosissime sale.
Oggi è sede di eventi culturali, artistici e musicali, location per ricevimenti e matrimoni, tappa per turisti e appassionati da tutto il mondo, anche grazie alla sua posizione strategica.
A pochi passi dal Gran Caffè Gambrinus, infatti, si trovano Piazza del Plebiscito, il Teatro San Carlo, Castel dell’Ovo, e molti altri collegamenti per scoprire la meravigliosa Napoli.
E infine, un piccolo segreto: proprio di fianco al Caffè Gambrinus, è possibile gustare il celeberrimo Caffè del Professore, altra squisitezza napoletana: provare per credere!
Per visitare il Gran Caffè Gambrinus, informazioni e contatti sul sito grancaffegambrinus.com
photo credit: pagina facebook ufficiale “Gran Caffè Gambrinus”
Aprire un'attività di ristorazione potrebbe essere il sogno di una vita per qualcuno, una nuova sfida professionale per qualcun altro, ma è opportuno fin da subito capire quanto guadagna in media un bar.
Certamente è una scelta imprenditoriale sfidante: come abbiamo raccontato in questo articolo sull’investimento iniziale da sostenere per avviare un bar, le spese da valutare sono molte e possono oscillare a seconda di alcune variabili.
Per esempio, un bar per cui si deve pagare un affitto o mutuo avrà spese diverse da un locale di cui si è già proprietari. Un’attività con dieci dipendenti sosterrà costi differenti da un piccolo esercizio a conduzione familiare dove lavorano due persone. Vanno anche considerate le differenze geografiche: un locale di un paesino di mare dovrà sostenere costi differenti rispetto a una struttura in un centro storico.
Oggi approfondiamo ancora meglio questo argomento, per comprendere quanto in media guadagna un bar. Forniremo un'analisi generale, per poter valutare al meglio quali sono le voci di incasso più consistenti, e a quali aspetti occorre fare più attenzione.
Business plan per un bar: quali le voci di guadagno?
Innanzitutto, ricordiamo che ogni bar è un luogo a sé, una storia speciale, e presenta sicuramente alcune peculiarità, punti di forza e aspetti critici.
Cercheremo quindi di dare un’idea di guadagni realistica e al tempo stesso generale, fornendo indicazioni a chi sta ragionando sul business plan del proprio bar.
Ecco, quindi, le principali voci di guadagno su cui un bar può contare:
- vendita di bevande: calde, fredde, alcolici, bottiglie d’acqua;
- vendita di cibo dolce e salato: cibo da bancone, piatti pronti preparati, piccola cucina, snack confezionati, pranzi, aperitivi, ecc.;
- gelati e pasticceria: i gelati possono essere sfusi o confezionati, e se la natura del bar lo prevede, può esserci la pasticceria (dolci e torte);
- forniture su misura, per catering o piccoli eventi: il bar può preparare torte e snack come catering esterno, per esempio per feste e ricorrenze;
- eventi presso la struttura: se le condizioni lo prevedono, il bar può essere affittato per eventi presso le sale, con somministrazione di cibo e bevande;
- corsi e attività per il pubblico: sempre a seconda della struttura e organizzazione del bar stesso, si possono organizzare corsi per il pubblico su tematiche varie, da corsi di cucina a corsi creativi, e il guadagno avviene tramite l'affitto delle sale.
Entriamo nello specifico e proviamo a quantificare quale può essere una cifra di guadagno finale realistico per essere considerata un’attività professionale a tutto tondo.
Quanto deve guadagnare un bar: ipotesi di fatturato
Innanzitutto, è importante sottolineare che il vero guadagno di un bar è dato da ciò che rimane al netto di tutte le spese sostenute. Tra queste si annoverano le spese di locazione e di gestione, di acquisto materie prime, quelle burocratiche, per il personale, ecc.
Dato che ogni struttura avrà delle spese peculiari, proviamo a ragionare insieme su una cifra indicativa che può essere per tutti un parametro utile.
Incassi di un bar: l’analisi delle cifre
Come è emerso dall’analisi dei dati FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) sulla situazione dei bar in Italia nel 2018, il fatturato medio per questo tipo di attività è di 465.000 euro l’anno. Un bar, quindi, guadagna circa 38.700 euro al mese.
Possiamo quindi scegliere questa come cifra di partenza per analizzare quanto dovrebbe guadagnare al mese un bar. Da questa cifra vanno quindi tolte tutte le spese vive che il bar deve sostenere mensilmente e, a questo punto, si potrà avere un’idea il più possibile indicativa di un guadagno.
Bandi e incentivi, qualche suggerimento
Far quadrare i conti di un’attività come un bar non è certo facile. Per questo il nostro consiglio è quello di esaminare con attenzione opportunità date dal proprio Comune o Regione, come ad esempio:
- bandi per agevolare l’imprenditoria giovanile;
- incentivi per l’apertura di imprese familiari;
- bandi per il recupero di spazi in disuso in cui si può installare un punto ristoro;
- opportunità per bar temporanei in concomitanza di eventi o rassegne.
L’importanza di offrire servizi variegati
Tenendo conto delle differenze che possono esserci tra un tipo di bar e un altro, un suggerimento utile per tutti può essere quello di diversificare le fonti di guadagno.
Per esempio, si può pensare di non concentrarsi solo su colazioni e light lunch, e di restare aperti anche per l’aperitivo.
Altra idea potrebbe essere quella di dare la possibilità di utilizzare lo spazio - se possibile - per eventi privati e attività varie, guadagnando così dall’affitto o dal buffet preparato per gli ospiti.
O, ancora, seguendo il trend dei tanti freelance e nomad workers che viaggiano spesso per lavoro e possono lavorare “ovunque”, perché non dare la possibilità di utilizzare la connessione wifi a chi consuma, e incentivare quindi a sostare al bar?
Ogni locale potrà trovare la strada più adatta, cercando sempre di offrire servizi curati e utili per la propria clientela, che sarà sempre più incentivata a fermarsi, anche solo per un saluto o un caffè “al volo”.
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Cosa ne pensate di una colazione a base di un ottimo caffè e di un dolcetto goloso? I food blogger Fico e Uva propongono un abbinamento tra una miscela ad hoc e una ricetta di muffin al triplo cioccolato, per iniziare la giornata alla grande. Ma prima di metterci ai fornelli, vediamo insieme qualche trucco per realizzare questo dolce in maniera perfetta.
I trucchi per muffin perfetti
Piccoli, in monoporzione, soffici, in versione bianca, alla frutta, con gocce di cioccolato o total dark, come quelli presentati da Fico e Uva. A prescindere da quale sia il vostro muffin preferito, ecco qualche suggerimento per prepararlo.
Gli ingredienti: secchi e liquidi divisi e a temperatura ambiente
Per realizzare muffin perfetti, la prima regola è quella di partire da ingredienti a temperatura ambiente. Togliete dal frigo, quindi, le uova, il burro, il latte o lo yogurt almeno 15 minuti prima di iniziare la lavorazione.
Una caratteristica della preparazione dei muffin è quella di lavorare in una ciotola gli ingredienti secchi, ovvero zucchero, farina, lievito e, in una seconda, quelli umidi e liquidi, cioè uova, burro fuso, yogurt, latte. I due composti, poi, andranno uniti facendoli amalgamare un po’ alla volta, delicatamente per evitare la formazione dei grumi, fino a ottenere una pastella consistente. Volete renderli ancora più soffici? Provate a sostituire 50 grammi di farina della ricetta con altrettanti di amido di mais!
Il lievito: la giusta proporzione
La giusta proporzione dovrebbe essere quella di una bustina di lievito per dolci per circa 450 grammi di ingredienti secchi tra farina, zucchero e cacao. Metterne troppo farebbe crescere in maniera eccessiva i dolcetti facendoli strabordare dal pirottino. Al contrario, diminuirne eccessivamente la quantità, non gli consentirebbe di lievitare a sufficienza. Tale proporzione è, tuttavia, da aumentare nel caso si stia preparando la variante dei muffin con frutta: in questo caso, sarà meglio utilizzare una bustina e mezzo per 450 grammi di ingredienti secchi.
I pirottini
Preparato l’impasto, è giunto il momento di suddividerlo nei pirottini. Potete scegliere tra diverse opzioni: ci sono quelli in alluminio usa e getta che vanno imburrati e infarinati prima di versare l’impasto. Il contenitore andrà poi eliminato prima di servire i dolcetti. Ci sono, poi, i pirottini in silicone da trattare esattamente come i precedenti ma che possono essere lavati e riutilizzati. Potete scegliere, infine, quelli in carta, che non hanno bisogno di essere imburrati e infarinati ma che necessitano di un supporto, come la tipica teglia per muffin, per fare in modo che restino in forma durante la cottura.
In tutti e tre i casi è importante non versare un impasto superiore ai tre quarti del pirottino perché, durante la cottura, i muffin crescono molto. Mettere quindi un eccesso di impasto li farebbe strabordare e spaccare in superficie, mentre mettendone troppo poco non crescerebbero abbastanza fino ad assumere la classica forma “a funghetto”.
Niente riposo!
Nella preparazione dei muffin, il tempo di riposo è controproducente perchè si attiverebbe all’istante la lievitazione che invece deve avvenire rigorosamente durante la cottura. Subito dopo aver preparato l’impasto, questo va sistemato nei pirottini i quali vanno infornati a forno già caldo.
E adesso in forno
Preriscaldate il forno a 180 °C per fare in modo che, una volta infornati, la lievitazione possa partire subito. Un forno freddo, infatti, bloccherebbe questo processo. Uno troppo caldo, al contrario, farebbe cuocere troppo velocemente la superficie facendo rimanere i dolcetti bassi e di conseguenza anche più duri. Il tempo di cottura varia tra i 20 e i 25 minuti. Il forno va poi spento e i muffin devono essere lasciati raffreddare a temperatura ambiente prima di eliminare i pirottini ed essere serviti.
Muffin al triplo cioccolato: ecco la ricetta
Ora che abbiamo visto quali sono gli accorgimenti generali per ottenere degli ottimi muffin, entriamo nel dettaglio della ricetta di Fico e Uva che ci propongono una versione al triplo cioccolato.
Ingredienti secchi
- 300 g di farina 0
- 1 bustina di lievito
- 100 g di zucchero di canna
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaio colmo di cacao amaro
Ingredienti umidi
- 1 cucchiaio di miele
- 1 uovo
- 100 ml di yogurt greco
- 250 ml di latte
- 80 ml di olio di semi di girasole
- 30 g di gocce di cioccolato fondente
- 30 g di gocce di cioccolato al latte
- 30 g di gocce di cioccolato bianco
Procedimento
- In una ciotola preparate tutti gli ingredienti secchi e mescolate con cura. In un’altra ciotola mettete l’uovo e montatelo velocemente, aggiungete il miele, lo yogurt, il latte e l’olio. Con un cucchiaio unite alla ciotola con gli ingredienti umidi, quelli secchi poco per volta, utilizzando un cucchiaio di legno e mescolando con cura dall’alto verso il basso, fino a ottenere un composto omogeneo.
- Come ultimo ingrediente aggiungete le gocce di cioccolato, tenetene alcune da parte per decorare la superficie dei muffin. Preriscaldate il forno a 180 °C, nel frattempo inserite i pirottini di carta all’interno dello stampo per muffin e riempiteli senza arrivare al bordo. Aggiungete a decorazione alcune gocce di cioccolato sulla superficie e infornate in forno statico per circa 25 minuti. Togliete dal forno, togliete i muffin dallo stampo e lasciateli raffreddare su un gratella da cucina.
Abbinamento con il caffè Vergnano
Con le note speziate e cioccolatose, le capsule Cremoso compatibili A Modo Mio® Lavazza® sono la piccola pausa da regalarsi quando abbiamo voglia di una coccola in più. Tuffare il cucchiaino nella crema ricca e corposa è un piccolo piacere da assaporare con il sorriso ed è il perfetto abbinamento per un cappuccino come al bar e una colazione golosa che sa di cioccolato.
Che cosa ne pensate dell’abbinamento proposto tra questa tipologia di caffè e i muffin al triplo cioccolato di Fico e Uva? Se pensate anche voi che l’accostamento sia perfetto non vi resta che visitare il nostro shop on line e procedere all’acquisto.
Lo sapevate che, oltre a dare una marcia in più alle nostre giornate, il caffè può essere un ottimo alleato per la bellezza del corpo e dei capelli? Per quanto riguarda l’impiego del caffè sui capelli, nello specifico, alla bevanda sono associati diversi benefici. Scopriamo, allora, come realizzare 4 semplici preparazioni per rafforzare i capelli spenti e sfibrati e ravvivarne il colore.
I numerosi benefici del caffè sui capelli
Al caffè viene attribuita la facoltà di rinforzare i capelli, di migliorarne la fibra e di stimolare la circolazione del cuoio capelluto, ma anche di promuovere la crescita del capello stesso, agendo contro la caduta. Sono state effettuate alcune ricerche, infatti, per indagare l'efficacia della caffeina: una di queste è stata condotta dall'Università di Jena (Germania) e pubblicata sulla rivista International Journal of Dermatology nel 2007. Secondo questo studio, compiuto su pazienti di sesso maschile con alopecia androgenetica, la caffeina ha la facoltà di incrementare la crescita del capello in vitro. Risultati incoraggianti sono emersi anche da un’altra ricerca, svolta su follicoli piliferi prelevati da uomini e donne e successivamente coltivati in laboratorio, e sviluppata dall’Università di Lubecca (Germania) e pubblicata nel 2014 sulla rivista British Journal of Dermatology. Oltre a questi aspetti legati alla salute del capello, la bevanda può rivelarsi molto utile anche dal punto di vista del look: usato sulle chiome scure, infatti, il caffè può contribuire a intensificarne il colore.
Dopo questa breve panoramica sui principali effetti positivi legati al caffè e alla caffeina sui capelli, vediamo ora come preparare in casa alcuni trattamenti utili a ravvivarli e a rinforzarli, più un sistema veloce e pratico per tingerli in modo del tutto naturale e coprire i primi capelli bianchi. Dato che il caffè può colorare - anche se lievemente - il capello, le soluzioni che proponiamo sono principalmente indicate per chi ha una chioma scura.
Se il vostro problema, invece, è la caduta dei capelli, è consigliabile orientarsi verso prodotti specifici ed, eventualmente, rivolgersi a uno specialista (inoltre, non è assolutamente raccomandabile aumentare il consumo giornaliero di caffè per tentare di risolvere la questione).
Impacco addolcente e ravvivante al caffè per dare nuova luce ai capelli
Questo impacco unisce l’azione del caffè alle proprietà dell’olio di Argan (utile a nutrire e a idratare) e a quelle dell’olio di avocado (anch’esso rinforzante e ricostituente) per donare alla vostra chioma maggiore nutrimento e luminosità. Ecco tutti i passaggi per realizzarlo:
Ingredienti
- 1 cucchiaio di fondi di caffè;
- 1 cucchiaino di olio di Argan;
- 1 cucchiaino di olio di avocado;
- 1 cucchiaio di balsamo a scelta.
Procedimento
- Versate gli olii e i fondi di caffè in un recipiente.
- Successivamente, aggiungete a questi ingredienti un balsamo a scelta, per regalare al preparato una piacevole profumazione, e mescolate il tutto fino a ottenere un composto omogeneo.
- A questo punto, potete iniziare ad applicare l’impacco sulle lunghezze dei capelli, insistendo, in particolar modo, sulle punte.
- Fatto questo, non vi resta che avvolgere i capelli in una cuffia o in una pellicola, lasciando in posa per mezz’ora.
- Trascorso il tempo necessario, potete procedere con il normale lavaggio dei capelli con lo shampoo.
Impacco rinforzante e ravvivante al caffè per dare più robustezza al capello
Questa preparazione è pensata soprattutto per chi deve combattere contro capelli secchi, fragili e sfibrati e desidera, dunque, un prodotto che li rinforzi. Per realizzare l’impacco, basta utilizzare la ricetta precedente, sostituendo l’olio di Argan e l’olio di avocado con altri due ingredienti: l’olio di lino e l’olio di ricino.
Mantenendo invariati gli altri componenti (ovvero 1 cucchiaio di fondi di caffè e 1 cucchiaio di balsamo a scelta) e procedendo con gli stessi passaggi descritti, potrete facilmente regalare alla vostre ciocche più vigore e lucentezza.
Balsamo rinforzante al caffè da usare dopo lo shampoo
Un’altra preparazione utile per donare vitalità ai capelli fragili e sfibrati è un balsamo rinforzante, che prevede l’impiego di fondi di caffè, miele e tè verde. Ecco come prepararlo:
Ingredienti
- 1 cucchiaio di miele;
- 2-3 fondi di caffè;
- 1 tazza di tè verde.
Procedimento
- Per prima cosa, mescolate tutti gli ingredienti per creare il composto.
- Fatto questo, lavate i capelli con lo shampoo.
- Una volta lavati, tamponate accuratamente i capelli e applicate il balsamo che avete appena realizzato, lasciandolo in posa per 5-10 minuti.
- A questo punto, potete risciacquare con acqua tiepida.
Tingere i capelli con il caffè per ravvivare il colore e coprire i primi capelli bianchi
Dopo avervi mostrato come realizzare impacchi e balsami per ristrutturare il capello e dargli maggiore luminosità, vediamo come ravvivare il colore in modo del tutto naturale. Questa soluzione è l’ideale per chi ha una chioma scura e desidera intensificarne la tonalità oppure deve coprire pochi capelli bianchi. Ovviamente, si tratta di una colorazione temporanea che, generalmente, sparisce dopo alcuni lavaggi.
Per la tinta, preparate 3 tazze di caffè espresso forte e fatelo raffreddare; dopo averli lavati, potete versare il caffè sui capelli, massaggiando delicatamente la chioma per consentire al caffè di distribuirsi adeguatamente, quindi lasciate in posa per circa cinque minuti. Dopo avere risciacquato, suggeriamo di applicare una soluzione a base di aceto e acqua in uguale quantità per fissare meglio il colore.
Cosa ne pensate di questi rimedi naturali al caffè da usare sui capelli? Avete già avuto modo di provarli? Raccontatecelo nei commenti!
“Mimi Blend”, una collezione di lattine di caffè in edizione limitata per sostenere Women in Coffee: è questa la nuova iniziativa di Caffè Vergnano svolta in collaborazione con la seguitissima food blogger francese Mimi Thorisson. Il progetto, che è stato presentato il 18 settembre a Milano dalla stessa Mimi, insieme a Carolina Vergnano, va a supportare la campagna di raccolta fondi a favore delle donne che lavorano nelle piantagioni di caffè.
Mimi Blend: la collezione di lattine dal design esclusivo per sostenere Women in Coffee
Lo scorso 18 settembre, la food blogger Mimi Thorisson - 316 mila fan su Instagram, un blog di successo e 2 libri di ricette all’attivo - è tornata a Milano per presentare il progetto sviluppato con Caffè Vergnano: la collezione di lattine di caffè “Mimi Blend”.
L’evento si è svolto presso Raw&Co di Corso Magenta 10, il concept store creato dall’interior designer Paolo Badesco e dall’architetto Costantino Affuso, entrambi amici di Mimi; è stata l’occasione per presentare tre pattern esclusivi ispirati alla nuovissima collezione di abbigliamento disegnata dalla food blogger per il brand francese Mirae.
Le nuove lattine, in edizione limitata, vanno ad arricchire la Pink Collection, una collezione di prodotti esclusivi il cui acquisto permette di contribuire all’iniziativa Women in Coffee, ideata da Caffè Vergnano. L’obiettivo di questa raccolta fondi è raggiungere la cifra di 10mila dollari per acquistare una tostatrice e avviare una micro torrefazione gestita da una comunità di 20 donne nella Contea di Hondo Valle in Repubblica Dominicana.
La presentazione del progetto presso Raw&Co di Milano
La giornata si è divisa in due momenti. La prima parte dell’evento ha avuto luogo in mattinata e si è svolta in cucina dove, fra brioches, meringhe, baci di dama e il profumo dei caffè preparati con Chemex e French Press, Mimi Thorisson ha spiegato ai giornalisti come si è sviluppata la collaborazione con Caffè Vergnano, com’è nata l’idea per la linea di abbigliamento per Mirae e come il tutto sia sfociato nella realizzazione dell’esclusiva collezione di lattine in edizione limitata.
Nel pomeriggio, invece, l’incontro è proseguito da Raw&Co, in Corso Magenta 10. La vera protagonista dell’evento, che era a ingresso libero, è stata ovviamente lei, Mimi: tutti i partecipanti erano lì per conoscerla, scattare una foto con lei o farsi autografare il libro.
“Sono felice di presentare da Raw&Co questo progetto benefico di Caffè Vergnano che arricchisce anche la mia collaborazione con Mirae - commenta Mimi Thorisson - È un privilegio che ho accolto con entusiasmo. Il mio caffè? Quello dal corpo deciso e dall’aroma rotondo ed elegante. Perfetto in ogni momento della giornata”
Women in Coffee: un’idea nata in occasione della Giornata Internazionale del Caffè 2018
Anche Carolina Vergnano ha espresso la sua soddisfazione: “Quello con Mimi è un progetto tutto al femminile che ci entusiasma molto. Sono felice che da un’amicizia come la nostra sia nata un’iniziativa concreta che ci permette di unire la passione per il caffè a un obiettivo di charity concreta - commenta - L’idea di Women in Coffee è nata con l’International Coffee Day del 2018, giornata internazionale del caffè che è stata interamente dedicata alle donne che lavorano nelle piantagioni. Ci è piaciuta subito l’idea di sostenere questa causa, Women in Coffee è il nostro sogno in rosa per il 2019. Per individuare il progetto da sostenere abbiamo lavorato insieme all’IWCA, International Women in Coffee Association, un’organizzazione non-profit nata nel gennaio 2011 da un gruppo di donne legate al mondo del caffè.”
Le lattine della collezione “Mimi Blend”, oltre ad essere in vendita negli e-shop di Caffè Vergnano in Italia, Francia, Germania e Usa, sono disponibili anche da Raw&Co a Milano.
La Giornata Mondiale del Caffè, il 1 ottobre, è una ricorrenza dedicata a chi ama questa bevanda, a chi la sceglie sulla tavola o al bar tutte le mattine, e anche a chi, tutti i giorni, con il caffè ci lavora: ristoratori e industriali, coltivatori e agricoltori che, con le loro competenze, contribuiscono a diffondere la cultura del caffè, tanto amato in tutto il mondo.
La filiera della coltivazione e distribuzione coinvolge ruoli e strutture diverse, e quest’anno l’ICO - International Coffee Organization - ha scelto di festeggiare la Giornata Mondiale del Caffè portando l’attenzione su un tema fondamentale: la sostenibilità.
I produttori di caffè stanno infatti attraversando un momento non facile dovuto all’oscillazione dei livelli di prezzo, situazione che ricade in primis sulle condizioni di vita dei coltivatori e delle loro famiglie: dietro una tazzina di caffè si nasconde, infatti, un mondo affascinante e complesso, che comincia nelle grandi piantagioni.
L’indicatore ICO ha registrato una media di 103,01 centesimi in più per ogni libbra a luglio 2019 rispetto a giugno 2019, evidenziando quindi un aumento del 3% in brevissimo tempo. Per approfondimenti, si può consultare il blog ufficiale ICO.
Condividiamo, quindi, l’attenzione rivolta al tema della sostenibilità e del rispetto dei diritti dei lavoratori fin dall’inizio della catena produttiva: ed è proprio su questo che vogliamo riflettere anche noi di Vergnano, insieme a tutti gli appassionati coffee lovers che scelgono i nostri prodotti.
Sostenere progetti di valore: Women in Coffee, per tutelare i diritti delle lavoratrici
Le lavoratrici donne, a differenza degli uomini, ad oggi hanno ancora limitazioni di accesso alla proprietà fondiaria, alle trattative di mercato, al credito, alle tecnologie, e anche a sementi e acqua. Questo avviene perché, molto spesso, il contesto sociale in cui vivono ha un retaggio fortemente sessista.
Proprio per questo, Caffè Vergnano sostiene l’associazione no profit dominicana ADOMUCA, che aggrega donne che lavorano nelle piantagioni: in particolare, Vergnano si occuperà di finanziare la nascita di un laboratorio per la tostatura, macinatura e impacchettamento del caffè nella Valle Hondo, gestito da venti donne.
Qualche tempo fa vi abbiamo raccontato la storia di Andrea e Quisqueya, piccole imprenditrici del caffè che, grazie all’Associazione, sono riuscite a realizzare alcuni dei loro progetti.
Oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Caffè, è possibile sostenere Women in Coffee scegliendo la Pink Collection Vergnano: vi raccontiamo di cosa si tratta, e come dare il vostro contributo a questa iniziativa che incentiva diritti e pari opportunità.
Pink Collection Vergnano, un modo davvero “buono” di celebrare la Giornata Mondiale del Caffè
La Pink Capsule Collection di Vergnano nasce a supporto delle donne che lavorano nelle piantagioni di caffè: scegliendo uno dei pezzi della collezione, parte del ricavato verrà destinato a Women in Coffee.
La Collection propone - rigorosamente in rosa! - tazzine, moka, lattine personalizzate, e anche borse di juta e grembiuli da cucina. Un modo sostenibile e chic di festeggiare la Giornata Mondiale del Caffè, contribuendo a un progetto che permetterà a donne, lavoratrici e imprenditrici del caffè di realizzare i propri sogni.
Inoltre, in occasione dell’International Coffee Day, Vergnano ha pensato a un pezzo speciale da inserire nella collezione per supportare Women in Coffee: una lattina da 250 grammi, che contiene una miscela certificata UTZ proveniente da agricoltura sostenibile, che sarà in vendita per tutto il mese di ottobre nei punti vendita Caffè Vergnano 1882 di Chieri, Alba e via Santa Giulia a Torino.
Il sostegno di Vergnano prosegue con altre iniziative nel mese di ottobre: innanzitutto una speciale promozione sullo shop online, dove ci saranno quattro offerte esclusive, una a settimana. Si inizia subito con un regalo dedicato alle donne!
Poi, sui profili Instagram di @adeliinaa, e @accademiavergnano, potrete trovare giveaway speciali, con regali a tema caffè e sostenibilità.
Buoni festeggiamenti della Giornata Mondiale del Caffè, cari coffee lovers, e che siano all’insegna dell’etica, del rispetto e della consapevolezza alla base di ogni scelta!
A Parigi, proprio dietro Notre Dame, sulla Rive Gauche accanto a un piccolo giardino affacciato sulla Senna, c’è la facciata di una delle librerie più famose del mondo: ogni giorno centinaia di appassionati, turisti e lettori fanno la fila per entrare a fare un giro tra gli scaffali, che profumano di libri, di legno e di cento anni di storia.
L’inconfondibile insegna verde su fondo giallo dà il benvenuto in un luogo impossibile da dimenticare: siamo da Shakespeare and Company, storica libreria parigina fondata dall’americana Sylvia Beach nel 1919 e divenuta punto di riferimento per scrittori e intellettuali di tutto il mondo.
Shakespeare and Company è una libreria, un caffè dove sedersi per un’ottima colazione e un buon libro, ma soprattutto è un luogo portavoce della libertà di immaginazione e pensiero che la letteratura, la poesia e la narrazione sono in grado di regalare.
La storia di questa libreria ci è stata tramandata grazie a un libro biografico scritto proprio da Sylvia Beach durante gli anni splendenti di attività, e oggi edito in italiano dalla casa editrice Neri Pozza. Scopriamo insieme questo locale, ripercorrendo un secolo di cultura e bellezza nel V arrondissement parigino.
“Un’utopia travestita da libreria”: la storia di Shakespeare and Company
Nel 1916, l’immigrata americana Sylvia Beach arriva a Parigi per studiare letteratura francese. Inizia così la storia di Shakespeare and Company e, come ogni storia destinata a dare vita a qualcosa di grande, nasce dallo scoccare di una scintilla: quella tra Sylvia e la libraia Adrienne Monnier che possiede un piccolo negozio intorno al quale gravitano intellettuali di spicco, come Hemingway ed Ezra Pound.
Sylvia sogna di tornare in America per aprire una libreria a New York, ma dall’incontro con Adrienne nasce un’idea: perché, invece, non aprire la libreria nel cuore di Parigi?
Nel primo ‘900 Parigi sta diventando il rifugio creativo degli scrittori americani, che in Francia trovano maggior libertà di espressione, mentre la censura rende difficile l’attività culturale oltreoceano. Sylvia Beach diventa così la libraia che si fa portavoce della libertà di espressione di una generazione, donna coraggiosa e all’avanguardia che non si fa problemi a sfidare perbenismo e convenzioni.
Scrittori americani nel cuore di Parigi
È il 19 novembre 1919 quando al numero 8 di rue Dupuytren, poco lontano dall’attuale libreria, apre la prima sede di Shakespeare and Company. Sylvia sceglie di intitolare la nuova attività al “bardo” per affidare la nuova impresa allo sguardo indagatore e benaugurale del drammaturgo inglese: i libri all’interno sono in lingua inglese, proprio come oggi.
La libreria dopo due anni si sposta in in rue de l’Odéon, al numero 12, e qui rimane fino al 1941: questi vent’anni sono il periodo d’oro di Shakespeare and Company, divenuta il fulcro della cultura anglo-americana a Parigi e in tutta Europa.
Tra gli abituali frequentatori della libreria, ci sono Hemingway (che cita Shakespeare and Company anche nel suo romanzo Festa Mobile), Ezra Pound, Scott Fitzgerald, Gertrude Stein, George Antheil, Man Ray, e lo stesso Joyce.
Quando Parigi viene occupata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, la Beach riceve numerose pressioni per chiudere o cedere la libreria ai nazisti: Sylvia resiste finché può, ma nel ‘41 viene deportata e la libreria chiude per sempre nella sua sede di rue de l’Odéon.
Rientrata a Parigi, Sylvia vive ritirata fino al 1962, anno della sua morte, ma la storia di Shakespeare and Company non finisce qui. È proprio adesso che comincia la nuova vita dell’incantevole libreria che oggi conosciamo, grazie al lavoro e all’immaginazione di un altro americano: George Whitman.
George Whitman e la nuova vita di Shakespeare and Company
George conosce e ammira il lavoro di Sylvia Beach, e trae ispirazione per creare sì una libreria, ma soprattutto un centro culturale aperto a chiunque volesse essere “contaminato”, un luogo accogliente di studio e creatività, una seconda casa.
Anche Whitman, come Sylvia Beach, arriva a Parigi per studiare. Frequenta la Sorbona negli anni ‘40: è un lettore, un intellettuale, un sovversivo collezionista di libri, visionario e sognatore che, nel 1951, apre la libreria Le Mistral.
Ben presto, infatti, Whitman inizia ad ospitare viaggiatori e scrittori tra gli scaffali della libreria in cambio di alcune ore di lavoro, modalità che viene tutt’oggi mantenuta: l’indirizzo della libreria di George è Rue de la Bûcherie 37, dove sorge la Shakespeare and Company che oggi conosciamo.
Whitman acquista, infatti, il nome dell’insegna da Sylvia Beach alla fine degli anni ‘50 e, poco dopo la morte della Beach nel ‘62, ribattezza la libreria Mistral in Shakespeare and Company, e prosegue nelle attività culturali, organizzando reading ed eventi di incontro tra scrittori e lettori, e continuando ad accogliere intellettuali e pellegrini.
Durante gli anni della gestione di Whitman, la libreria accoglie nomi come William Burroughs, Anaïs Nin, Richard Wright, Julio Cortázar, Henry Miller, e molti altri.
Continua così la storia, iniziata cinquant’anni prima, di questo luogo unico al mondo che George Whitman stesso definisce “un’utopia travestita da libreria”.
Shakespeare and Company oggi
credits foto: pagina Facebook @shakespeareandcoparis
Nonostante sia frequentata ogni giorno da centinaia di persone, Shakespeare and Company ha mantenuto il suo carattere autentico, grazie all’arredamento e alla fierezza che prova chiunque entri dentro, consapevole di stare attraversando un pezzo di storia della letteratura mondiale.
Oggi, la libreria è gestita da Sylvia Whitman, figlia di George, che lui ha chiamato così in onore di Sylvia Beach. Ci sono scaffali con centinaia di libri, ci sono ancora i letti in cui venivano ospitati da Whitman i viaggiatori, ci sono le nicchie per leggere e scrivere, e decine di messaggi attaccati al muro su pezzi di carta dai visitatori della libreria: parole di gratitudine, poesia, speranza e creatività, in nome di quell’aura leggendaria che ancora si respira.
Caffè e storie da raccontare
Nel 2016, nell’edificio adiacente alla libreria, ha aperto il Caffè di Shakespeare and Company: qualche tavolo di legno, bevande calde, birre artigianali e cibo a tutte le ore del giorno, colazioni sostanziose e menù per pranzi e cene ispirati a titoli di romanzi.
Tra i tavoli del Caffè si possono gustare torte, crostate, cinnamon rolls, tazze di caffè fumanti insieme a colazioni energetiche con toast, uova, avocado, piatti misti con verdura e cereali per pranzo e cena: il tutto, ovviamente, in mezzo ai libri, da acquistare e da sfogliare, e a una selezione di giornali e magazine inglesi.
Una vera chicca del Caffè sono le tovagliette di carta, sulle quale i frequentatori trovano il Questionario di Proust: trenta domande redatte dal celebre scrittore francese rispondendo alle quali si racconta se stessi, i propri gusti, i propri dubbi, ambizioni, sogni.
Pare quasi un invito ad aprirsi agli altri, a raccontare di sé e a voler conoscere davvero chi si ha di fronte, per accogliere l’altro chiunque sia, seguendo proprio l’utopia che Whitman ha ereditato da Sylvia Beach, in un luogo dove siamo tutti i benvenuti.
Approfondimenti per i curiosi
- il sito della libreria
- il Caffè
- libro “Shakespeare and Company” di Sylvia Beach, nella versione italiana edito da Neri Pozza nel 2018
Il caffè in capsule è sempre più diffuso e apprezzato. Il gusto, l’immediatezza e la semplicità di utilizzo sono le principali leve che orientano il consumatore verso questo nuovo approccio, anche se non possiamo ignorare un importante aspetto a esso legato: lo smaltimento delle capsule. Le capsule esauste, infatti, sono un prodotto difficile da riciclare: se siete alla ricerca di una soluzione simpatica e creativa per riutilizzarle, invece di gettarle nella spazzatura, potreste pensare di realizzare dei colorati bijoux. Ecco, dunque, 4 semplicissimi tutorial per creare gioielli a partire dalle capsule di caffè.
Capsule di caffè: un rifiuto difficilmente riciclabile
Prima di scoprire come dar vita a gioielli originali, grazie alle capsule di caffè, ricordiamo perché lo smaltimento di questi prodotti rappresenta una questione delicata.
Le capsule (che non vanno confuse con le cialde) sono generalmente realizzate in plastica o in alluminio e non sono elementi facili da riciclare, in quanto si tratta di bicomponenti (sono quindi formate da materiali differenti che non è semplice separare). La conseguenza è che le capsule, se gettate intere, dovrebbero finire nella raccolta indifferenziata. Riciclarle non è impossibile, ma, come vi abbiamo spiegato in un precedente articolo dedicato a questa tematica, servono sicuramente impegno e pazienza per suddividere i vari componenti e gettarli negli appositi contenitori della raccolta differenziata.
Per chi desidera adottare un approccio più ecologico, esiste un’alternativa alla plastica e all’alluminio: le capsule compostabili. Questi prodotti, infatti, possono essere trasformati in compost, una miscela ricca di sostanze nutritive per la coltivazione e l’agricoltura. Un esempio di questo tipo sono le capsule di Caffè Vergnano che, dopo essere state utilizzate, vanno gettate direttamente nell’umido.
Disponibili già da ora sul nostro È-shop in diverse varianti, come le capsule compatibili Nescafé Dolce Gusto, ecologiche e attente all’ambiente!
4 Tutorial per creare gioielli con le capsule di caffè
Come abbiamo detto, un modo utile e simpatico per riciclare le capsule di caffè può essere quello di realizzare dei gioielli. Se siete particolarmente creativi, dunque, perché non prendete spunto dai tutorial che vi proponiamo per dar vita a collane, bracciali e orecchini?
Riutilizzare le capsule del caffè per creare una collana colorata
Il primo tutorial che vogliamo illustrarvi mostra come realizzare una simpatica collana con le capsule di caffè.
Materiale necessario
- 10 capsule vuote e pulite;
- strumenti per appiattire le capsule (1 martello e 1 tavoletta in legno);
- fogli di carta velina colorata;
- colla vinilica;
- 1 ago abbastanza grande;
- 1 filo di cotone.
Procedimento
- Per prima cosa, appoggiate le capsule di caffè su una tavoletta di legno (con la base della capsula rivolta verso l’alto) e appiattitele con un martello.
- Dopo aver tagliato i fogli di carta velina in piccoli quadratini, usateli per decorare la parte superiore delle capsule, attaccandoli con della colla vinilica.
- Terminata la parte superiore, lasciatela asciugare per circa 12 ore; quando sarà ben asciutta, rivestite anche quella inferiore utilizzando nuovamente la carta velina e la colla vinilica.
- Non appena la parte inferiore si sarà asciugata, forate ogni capsula, alle due estremità, con un ago. A questo punto, collegate una capsula all’altra attraverso un filo di cotone, fino a ottenere una catena di 10 capsule. Per compiere questa operazione, sarà sufficiente introdurre il filo nel foro posto all’estremità di una capsula e in quello situato all’estremità dell’altra, e chiudere con un piccolo nodo.
- Terminata la catena, applicate 3 fori sul lato esterno delle capsule che si trovano alle estremità della collana. Quindi, prendete una delle due capsule poste alle estremità del gioiello e, in ogni foro, inserite un filo. Fate un nodo che li comprenda tutti e tre insieme e, a questo punto, cominciate a intrecciarli completando l’accessorio seguendo tutte le indicazioni fornite in questo video tutorial: in pochi passaggi la vostra nuova collana sarà pronta per essere indossata.
Come realizzare un bracciale con le capsule di caffè
Il secondo tutorial insegna a creare un bracciale sfizioso e originale partendo dalle capsule di caffè in alluminio. Ecco i passaggi da seguire.
Materiale necessario
- circa 30 capsule, vuote e pulite;
- 1 ago da lana;
- 2 elastici;
- strumenti per appiattire le capsule (1 pestacarne e 1 tavoletta di legno).
Procedimento
- Appoggiate le capsule dei colori che avete scelto su una tavoletta di legno e appiattitele con l’ausilio di un pestacarne. Compiuto questo passaggio, piegate ogni capsula a metà.
- Utilizzando l’ago, applicate un foro a destra e uno a sinistra lungo la piegatura di ogni capsula. A questo punto, infilate le capsule usando gli elastici come fossero un filo; iniziate inserendo il primo elastico lungo il foro posto a sinistra; con il secondo elastico, invece, passate attraverso i fori a destra aiutandovi con le istruzioni e le immagini fornite da questo pratico tutorial. Quindi, chiudete il bracciale annodando i due cappi degli elastici.
- Terminati i passaggi descritti, non vi resta che modellare l’accessorio in modo che acquisisca una forma tondeggiante; in particolare, potrebbe essere necessario piegare leggermente le capsule nella parte centrale, per far sì che si adattino meglio alla forma del polso.
Riutilizzare le capsule di caffè per riciclare un bracciale
È possibile creare un nuovo bijoux usando semplicemente un vecchio bracciale e delle capsule di caffè? Assolutamente sì, come dimostra la guida che stiamo per mostrarvi, un tutorial semplice e pratico che non prevede l’impiego di colle o adesivi.
Materiale necessario
- circa 12 capsule vuote e pulite;
- 1 vecchio bracciale simile a quello mostrato in questa guida;
- 1 pinza con le punte tonde;
- strumenti per appiattire le capsule (1 pestacarne e 1 tavoletta di legno).
Procedimento
- Anche in questo caso, dopo aver scelto i colori che preferite, è necessario appiattire le capsule del caffè.
- L’obiettivo è quello di rivestire il bracciale con le capsule appiattite. Dato che non utilizzeremo colle, è necessario “abbracciare” la superficie dell’accessorio con le capsule, piegandole per far sì che aderiscano perfettamente a essa.
- Servirà un po’ di tempo per svolgere questa operazione e dovrete aiutarvi con delle pinze che permettano di flettere più facilmente le estremità delle capsule, in modo che si aggancino bene al bracciale. Inoltre, nell’applicare le capsule sull’accessorio, consigliamo di sovrapporle leggermente l’una sull’altra. Per svolgere correttamente questi passaggi, l’ideale è seguire tutti gli step mostrati in questo video-tutorial.
- Una volta ricoperto il bracciale con il metodo indicato, potete decidere di colorarne l’interno con vernici e smalti, oppure lasciarlo così.
Creare orecchini sfiziosi riciclando le capsule di caffè
Fra i gioielli realizzabili a partire dalle capsule di caffè, ci sono anche gli orecchini. Non temete, il procedimento è addirittura più semplice di quelli descritti in precedenza. Vediamolo insieme.
Materiale necessario
- 2 capsule di caffè vuote e pulite;
- strumenti per appiattire le capsule (1 pestacarne e 1 tavoletta di legno);
- 2 ganci per orecchini;
- 1 ago da lana.
Procedimento
- Dopo aver scelto 2 capsule del colore che gradite, appiattitele e piegatele a metà.
- Nella parte superiore delle capsule, con l’ausilio di un ago, realizzate un foro.
- A questo punto, in prossimità del foro, inserite il gancio per orecchini e bloccatelo schiacciando bene la capsula con l’aiuto del pestacarne: i vostri orecchini sono pronti. Per realizzarli al meglio, vi suggeriamo di procedere come indicato in questa semplice guida che mostra anche le immagini dei vari passaggi.
Avevate già provato a realizzare dei gioielli a partire dalle capsule di caffè? Raccontatecelo nei commenti!