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Nap Bar, ecco i locali dove puoi fare un pisolino

Poltrone, amache sospese, postazioni per la lettura, veri e propri letti dove fermarsi durante il giorno per un momento di relax fuori casa: sono i Nap Bar, i locali dove, invece che mangiare, ci si riposa.  

La moda è nata a Tokyo per poi espandersi in tutto il mondo: New York, Buenos Aires, Dubai, Houston, e poi Parigi, Londra, Bruxelles e Madrid. Nel 2017 ha aperto il primo Nap Bar italiano, a Nichelino in provincia di Torino, e successivamente uno a Milano.

Tutti pazzi per la pennichella: ma come funzionano i Nap Bar e perché piacciono tanto? Scopriamolo insieme.

I benefici della pennichella in un Nap Bar

Il primo Nap Bar ha aperto in Giappone, uno dei paesi con i ritmi più frenetici al mondo, per permettere ai lavoratori di ricaricare le batterie durante le lunghissime giornate in ufficio.

Numerosi studi scientifici hanno evidenziato che il riposino pomeridiano è un vero toccasana per mente e corpo.Tra questi, quelli dell’Università tedesca di Saarland e della Sleep Foundation negli USA hanno dimostrato che la pennichella diurna amplifica fino al 40% la creatività di una persona. Inoltre, dormendo un po’ a metà giornata, si riduce lo stress, cala la pressione, diminuiscono i rischi cardiovascolari e migliora il metabolismo.

Uno studio simile è stato effettuato addirittura dalla NASA: i piloti che riposavano di pomeriggio avevano prestazioni professionali migliori del 34% rispetto a quelli che non avevano questa abitudine.

Non bisogna però esagerare: è sufficiente riposare tra i venti e i quarantacinque minuti, e preferibilmente tra le 13 e le 15. Se si dorme di più, il corpo entra nella cosiddetta “inerzia del sonno” e al risveglio ci si sente intontiti.

Insomma, chi dorme di più – ma non troppo – vive e lavora meglio!

Anche grandi aziende, come Google, hanno valutato i benefici della pennichella per i propri dipendenti: nel quartier generale di Sidney ci sono apposite postazioni per rilassarsi dopo la pausa pranzo. Attenzione però: il tempo in cui si dorme in azienda viene sottratto ai giorni di vacanza!

Proprio in questo contesto sono nati i Nap Bar dove, invece che ordinare un caffè, una fetta di torta o il tè delle cinque, scegliamo dove, come e quanto riposarci.

Alla scoperta dei Nap Bar

nap bar cosa sono

Location particolari e arredamento di design: ma cosa trova esattamente una persona dentro un Nap Bar?

Non solo letti, ma anche postazioni di lettura e di lavoro, con lampade, copertine e poggiapiedi, scrivanie attrezzate con prese per ricaricare tablet, telefono, computer e wifi.

In alcuni Nap Bar è possibile anche ordinare qualcosa da bere e da mangiare, per esempio un buon caffè con un pasticcino per ricaricarsi al massimo al momento del risveglio.

Le tariffe variano in base al servizio scelto e al tempo di permanenza, e permettono anche di optare per paure di soli quindici minuti, per incentivare anche i riposini brevissimi.

Nap Bar: cosa c’è sul menu?

In un Nap Bar si può scegliere innanzitutto come si preferisce riposare: su un letto singolo, matrimoniale, oppure a castello, o perché no, su una poltrona, con un bel libro in mano, anche senza dormire.

Non mancano poi amache, divanetti, cuscini giganti e sdraio reclinabili e, in alcune location, spazi all’aperto, dove rilassarsi prendendo il sole o all’ombra degli alberi.

Per esempio, nel Nap Bar di Dubai troverete morbide chaise longue che sembrano dune del deserto, quello di Houston ricorda una navicella spaziale, con letti futuristici e metallizzati. Il Nap Bar di New York vi accoglie con un cielo stellato, e in quello di Madrid ci sono sia spazi comuni che piccole camere con letti di legno che ricordano tanto un campeggio glamour, con tanto di comodini e appendiabiti.

Un riposino per tutti i gusti, insomma!

 Nap Bar, chi sono i clienti?

I principali clienti dei Nap Bar sono lavoratori che fanno “un salto al bar” prima di tornare in ufficio. Ma non mancano viaggiatori che hanno bisogno di una pausa, smart worker che non hanno un ufficio dove fermarsi o magari genitori assonnati che hanno passato la notte in bianco.

Il sonno è un beneficio per tutti, no?

Per una nuova cultura del sonno

La nascente moda dei Nap Bar racconta molto sui cambiamenti che stanno avvenendo, sia nella vita che sul lavoro.

Così come negli ultimi anni abbiamo assistito alla crescita di servizi come i coworking, il cohousing, il car sharing e il bike sharing, con i Nap Bar assistiamo ad un nuovo modo di concepire lo spazio privato del sonno.

Ritagliarsi un momento durante la giornata per fare un pisolino in compagnia di altre persone riduce forse l’intimità del momento, ma genera un’opportunità che non avremmo avuto. rendere ancora più produttiva e allo stesso tempo la giornata.

E voi, se aveste la fortuna di avere uno Nap Bar vicino, vi fermereste per un pisolino?

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