È il luogo in cui cominci la giornata, in cui passi le pause con i colleghi, in cui prendi un aperitivo: ma si chiama bar, caffetteria o caffè? Sebbene nella cultura italiana siano visti essenzialmente come sinonimi, in realtà i termini bar e caffetteria, chiamati anche semplicemente caffè, hanno origini diverse e sono nati per identificare differenti tipi di locale. Ecco le differenze.
La caffetteria o caffè
Fin dai primi locali sorti nel XVI secolo in Medio Oriente, le caffetterie sono sempre state un luogo di aggregazione sociale, in cui, sorseggiando tè o caffè, si poteva ascoltare musica, parlare di politica e giocare a scacchi con gli altri avventori. La storia della caffetteria moderna ha inizio con l’arrivo del caffè in Europa, nel XVII secolo, che raggiunse i principali porti del Mediterraneo grazie alle rotte commerciali con l’Impero Ottomano. Il primo locale in cui fu possibile bere caffè aprì a Venezia nel 1640, ma ben presto le caffetterie sorsero anche a Londra, Marsiglia e Lione.
In Italia, le antiche caffetterie si chiamavano “botteghe del caffè”: il termine “caffè” fu infatti preso in prestito solo nel Settecento dal francese “café”, ritrovo di illuministi e rivoluzionari. Nel secolo successivo, le caffetterie divennero semplicemente dei luoghi in cui rilassarsi e passare il tempo e anche le donne poterono accedervi. Si consolidò quindi l’immagine del caffè europeo, che ben presto sarebbe stato esportato anche all’estero: un locale con grandi vetrine in cui erano esposte le creazioni di pasticceria, tavolini all’esterno e giornali a disposizione degli avventori. In Italia sopravvivono ancora numerosi caffè storici, ma l’evoluzione delle caffetterie non si è certo fermata, grazie all’introduzione di caffè tematici, come quelli che ospitano dei gatti, in cui è possibile leggere manga o accedere ad internet.
Il bar
A differenza dei caffè, i bar non possono vantare un passato di luoghi di aggregazione per scrittori, filosofi e rivoluzionari. Il termine “bar” deriva probabilmente dal latino “barra”, che significa letteralmente “barra” o “barriera”. La barriera da cui hanno preso nome i bar potrebbe essere un riferimento al bancone che si frappone tra il barista e il cliente, ma non è l’unica ipotesi sull’origine del nome del locale. I bar appartengono per lo più al mondo anglosassone, dove indicano un esercizio commerciale dedito soprattutto alla vendita di alcolici. Esistono inoltre vari tipi di bar, tra cui i wine bar, in cui si consuma vino, gli american bar, in cui è possibile ordinare numerosi cocktail, e i lounge bar, eleganti e spesso dotati di intrattenimento musicale. Il primo bar italiano fu aperto a Firenze nel 1898, e il termine “BAR” non era che l’acronimo di “Banco A Ristoro”.
Assistenza e formazione, ma non solo: i locali sono esclusivi dal punto di vista del design, con merchandising e prodotti dedicati.
Bar, caffetteria o casa: l’importante è che sia Vergnano
Nonostante le diverse origini, oggi i caffè e i bar offrono generalmente lo stesso tipo di servizio: in entrambi è possibile prendere un caffè, Vergnano nei locali convenzionati con la nostra azienda, in piedi al bancone o seduti al tavolo, trovare una selezione di paste e ordinare varie bevande alcoliche e analcoliche.
Le mattine in cui non hai voglia di uscire di casa per gustare un buon caffè, prova la nostra miscela in macinato o capsule e raccontaci la tua esperienza. Sei più da bar o da caffè fatto in casa, con la Moka o con la macchina?