Affogato al caffè: come fare
Serve una ricetta?
No, solo qualche consiglio per servirlo in grande stile…
Arriva quasi sempre mezzo-sciolto e troppo spesso è sinonimo di semifreddo-al-torroncino-confezionato-con-un-espresso-versato-sopra. Un grande classico alla voce dessert nelle migliori pizzerie, insieme all’ananas con il Maraschino e alla torta della nonna, l’affogato al caffè è troppo spesso una delusione.
Ma c’è il modo per prepararlo come si deve, senza una vera e propria ricetta ma con un tocco di galateo nel servizio.
La crema
Per un buon affogato al caffè serve un buon gelato, possibilmente una crema a base di latte e uova. Perfetta la crema classica o alla nocciola, una pallina, da abbinare ad un doppio espresso o ad una tazzina di moka, amara. Per i puristi, ottimo anche il fior di latte (o panna, che dir si voglia).
Da evitare, il gelato al caffè.
Il servizio
Il servizio perfetto è quello che prevede il gelato, servito con il cucchiaino al proprio ospite, e separatamente il caffè, e volendo, un ciuffo di panna. Tre elementi di cui sentire e dosare i sapori.
Perfetto come dessert per concludere una cena informale, si può servire il gelato lasciando al centro del tavolo la moka ancora fumante, così che ognuno si possa servire della dose di caffeina desiderata, ma soprattutto poco alla volta e a più riprese, per non far sciogliere il tutto. La panna è un dolce peccato di gola, meglio ancora se montata in casa con le fruste elettriche, e non quella gonfia di gas della bomboletta spray – anch’essa da servire a parte con un cucchiaino di servizio.