Coffee lovers
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Ristretto, lungo o corto. Ognuno di noi ha le sue preferenze in fatto di caffè. A volte, però, ordinare l’uno piuttosto che l’altro non dipende solo da una questione di gusto, ma dal quantitativo di caffeina che pensiamo di ritrovare in tazzina.
“Prendo un caffè ristretto, bello concentrato, così inizio la giornata più attivo ed energico”. Dite la verità: lo avete pensato anche voi - almeno una volta - prima di entrare nel vostro bar di fiducia, la mattina, dopo una tremenda notte insonne. Ma è proprio così? Davvero il caffè ristretto è più “forte”? Ebbene, cari coffee lovers, in questo articolo vogliamo svelare alcune false credenze sul quantitativo di caffeina che c’è nel caffè ristretto, lungo o corto: vediamole insieme!
Cosa determina la dose di caffeina nel caffè?
Caffè ristretto, lungo o corto: sarebbe semplice se la questione “caffeina” si esaurisse così e dipendesse solo dalla quantità di espresso in tazzina. In realtà, l’argomento è un po’ più complesso ed è giusto ricordare che sono tante le variabili che influenzano la percentuale di caffeina presente nella bevanda che gusteremo. Si tratta, infatti, di una serie di fattori che la condizionano lungo tutta la filiera, dalla piantagione fino al momento in cui il caffè giunge in tazza.
Solo per citarne alcuni, fra gli elementi che incidono da questo punto di vista c’è la tipologia di caffè, ad esempio: al mondo, infatti, esistono tantissime varietà di caffè arabica e robusta con differenze importanti anche per quanto riguarda il quantitativo di caffeina. Se la prima differenza, dunque, la troviamo proprio in piantagione, un altro aspetto da considerare è l’intensità della tostatura che, a seconda che sia più chiara o più scura, può influire sulla quantità di caffeina, anche se in misura minima. Allo stesso modo, anche il tipo di macinatura permette una minore o maggiore estrazione delle sostanze presenti.
C’è più caffeina nel caffè ristretto, lungo o corto?
Dopo questa breve premessa sui tanti aspetti che contribuiscono a determinare la percentuale di caffeina in un espresso, passiamo a un altro tema importante: il quantitativo di bevanda in tazzina. C’è più caffeina in un caffè lungo o corto?
Per prima cosa, però, chiariamo un quesito: caffè corto e ristretto sono la stessa cosa? In realtà, con “caffè corto”, in genere ci si riferisce al classico espresso (a questo proposito, avete letto il nostro articolo su come riconoscere il vero espresso italiano?).
Ora che abbiamo risolto questo dubbio, non ci resta che scoprire che cosa si intende con “caffè ristretto” e “caffè lungo”, e quanta caffeina hanno rispetto a quello corto.
Il caffè ristretto: un piacere più fugace con meno caffeina
Questa preparazione può essere definita come una variante “ridotta” del classico espresso, alias caffè corto, ed è perfetta per chi desidera una bevanda dal sapore intenso e dalla consistenza più densa e cremosa… Un piacere sicuramente più fugace, però, in confronto al caffè lungo. E sul piano della caffeina? Qui cadere in inganno è fin troppo facile, perché si potrebbe pensare che sia una versione più “concentrata” anche da questo punto di vista, ma non è affatto così. Nel caffè ristretto, infatti, c’è meno caffeina rispetto al caffè corto e al caffè lungo, in quanto la percentuale di questa sostanza è direttamente proporzionale al tempo di estrazione.
Il caffè lungo: come farlo nel modo corretto per non aumentare la caffeina
Il caffè lungo è spesso preferito da chi desidera assaporare il caffè con calma, concedendosi una piacevole pausa a colazione, dopo pranzo o durante un incontro con gli amici. Questa bevanda si presenta meno densa e corposa rispetto al caffè corto e al caffè ristretto, ma che dire dei livelli di caffeina? Per dare una risposta corretta, è necessario spiegare come andrebbe preparato un caffè lungo nel modo giusto.
Spesso, infatti, si finisce semplicemente con l’allungare il tempo di estrazione dalla macchina da espresso. In questo modo, però, il risultato non sarà ottimale: non solo si tenderà a compromettere il gusto della bevanda (rischiando di renderla poco piacevole), ma si aumenterà anche la dose di caffeina che, come dicevamo, è direttamente proporzionale al tempo di estrazione.
Un caffè lungo ben fatto, dunque, dovrebbe essere realizzato estraendo un normale caffè espresso e servendo a parte dell’acqua calda: così facendo, la bevanda manterrà un aroma perfetto e, allo stesso tempo, non conterrà una dose maggiore di caffeina.
Riassumiamo:
- Il caffè ristretto ha meno caffeina del caffè corto e del caffè lungo.
- Il caffè lungo, invece, presenta la stessa quantità di caffeina del caffè corto, se preparato con il procedimento corretto. Al contrario, se realizzato allungando i tempi di estrazione, avrà una percentuale di caffeina superiore al normale espresso.
Ora che conoscete la differenza tra caffè ristretto, lungo e corto, scoprite quanti caffè è possibile bere al giorno per non eccedere con le dosi di caffeina consigliate!
Ci sono persone per cui è impensabile prendere un caffè dopo cena per il timore di trascorrere la notte in bianco, mentre su altri questa bevanda non sembra sortire il medesimo effetto. Sorge quindi spontanea la domanda: il caffè di sera fa bene o andrebbe evitato? Assumere caffeina prima di andare a letto può davvero pregiudicare la qualità del sonno? Vediamo cosa dicono gli studi recenti… E chissà che qualche risultato non riesca a sorprendervi!
Bere il caffè di sera riduce la qualità del sonno?
Una delle caratteristiche che spesso ci porta a cercare il piacere di una tazzina di caffè - oltre al suo irrinunciabile aroma, naturalmente - è proprio la presenza della caffeina. Infatti, sappiamo bene che, se consumata in dosi moderate, questa sostanza ha la capacità di stimolare il nostro sistema nervoso centrale, rendendo la mente più lucida e riducendo la sonnolenza. La questione su cui vogliamo concentrarci oggi riguarda le conseguenze che il caffè bevuto di sera (o comunque qualche ora prima di coricarsi) può avere sulla qualità del sonno: ecco cosa è emerso da due studi recenti.
La caffeina e gli effetti sul ritmo circadiano
Fra le ricerche che si sono espresse in merito, ce n’è una svolta dalla University of Colorado Boulder e dal Mrc Laboratory of Molecular Biology di Cambridge, pubblicata nel 2015 sulla rivista Science Translational Medicine. Secondo gli studiosi, una dose di caffeina equivalente a quella di un doppio espresso, consumata 3 ore prima di andare a letto, altererebbe il nostro ritmo circadiano, ritardando di 40 minuti l’arrivo del sonno.
L’esperimento ha coinvolto 5 volontari, che sono stati monitorati per 49 giorni: prima di andare a dormire, i partecipanti sono stati sottoposti a situazioni differenti come assumere caffeina in un luogo poco illuminato e in un luogo molto luminoso, oppure prendere un placebo in un ambiente con scarsa o con maggiore luminosità. I ricercatori sono giunti alla conclusione che la caffeina avrebbe lo stesso impatto della luce sul nostro organismo, che, come sappiamo, tende a ritardare il sonno.
La caffeina influisce sulla qualità del riposo? Mai quanto alcol e nicotina
A “scagionare” il caffè dalla possibile influenza negativa sul riposo, invece, ci pensa un ampio studio condotto dai ricercatori della Florida Atlantic University, di Harvard, del Mississippi Medical Center e di Emory. Da questo lavoro, pubblicato nel 2019 sulla rivista Sleep, emerge una notizia che renderà felice gran parte dei coffee lovers: la caffeina, secondo la ricerca, avrebbe un effetto molto ridotto sul nostro sonno, rispetto a ciò che generalmente si pensa.
Gli studiosi hanno coinvolto 785 persone con l’obiettivo di verificare come l’utilizzo serale di caffeina, alcol e nicotina potesse condizionare il riposo. I partecipanti sono stati quindi dotati di un sensore a bracciale per registrare il sonno e di un diario per annotare quanta nicotina, alcol e caffeina avessero consumato prima di andare a letto. I risultati? L’esame non ha rilevato un’associazione significativa tra l’assunzione di caffeina e la qualità del sonno, mentre sia l’alcol che la nicotina sono stati associati a effetti negativi sul riposo. Tuttavia, i ricercatori hanno anche specificato di non essere stati in grado di considerare fattori come il dosaggio della caffeina, la sensibilità e la tolleranza a questa sostanza.
Bere il caffè di sera: affidarsi al buon senso e ascoltare il proprio corpo
I risultati dello studio appena mostrato, per quanto incoraggianti per tutti gli amanti del caffè, non devono farci dimenticare un aspetto molto importante, ovvero che gli effetti della caffeina possono variare molto da persona a persona, poiché non tutti abbiamo lo stesso livello di sensibilità. Per cui, anche se la ricerca suggerisce che il consumo di caffè di sera potrebbe non inficiare la qualità del riposo, non si può generalizzare e bisogna ascoltare il proprio organismo. Ad esempio, se ci siamo accorti che bere caffè nel tardo pomeriggio ci crea difficoltà al momento di prendere sonno, probabilmente è consigliabile evitare di assumerlo a quell’ora o più tardi.
Non meno importante è non eccedere con le dosi di caffeina giornaliere indicate dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e dalla FDA (Food and Drug Administration) di cui parliamo nell’articolo su quanti caffè bere al giorno. Ricordiamo, infatti, che troppa caffeina potrebbe causare effetti collaterali come ansia, insonnia e nervosismo, ad esempio.
E se il caffè è il primo alimento a cui pensiamo quando nominiamo questa sostanza, non è di certo l’unico a contenerla: non dimentichiamo, infatti, che la caffeina si trova anche in numerosi altri cibi e bevande come cioccolato, tè o bibite energetiche. Nel conteggiare il quantitativo assunto giornalmente, dunque, è bene tenere conto di tutte le fonti e non solo dell’espresso.
Lo sapete, poi, che non tutti i caffè presentano lo stesso livello di caffeina? Ne parliamo meglio nel post dedicato alla differenza tra caffè lungo e corto!
Amanti del caffè, sapevate che il nome “ufficiale” della caffeina è 1,3,7-trimetilxantina? Con questo termine, infatti, si indica la molecola con formula C8H10N4O2 presente in modo naturale nelle piante di caffè, ma anche di tè, cola, guaranà, mate e cacao.
La caffeina ha molte proprietà benefiche, anche se è necessario non esagerare con la sua assunzione. A tal proposito, abbiamo già approfondito quante tazze di caffè sono consigliate al giorno, e anche se c’è più caffeina nel caffè lungo o corto.
Per rimanere in tema, oggi cerchiamo di capire se è vero che il caffè brucia i grassi: pronti a scoprire altri dettagli sulla nostra bevanda del cuore?
Caffeina brucia grassi: le spiegazioni scientifiche in merito
La relazione tra caffè e grasso corporeo esiste, ed è dimostrata da vari studi sull’argomento.
Come vedremo, non possiamo affermare con certezza che la caffeina “bruci” il grasso in eccesso: ciò che fa questa sostanza è rallentare la proliferazione del grasso stesso, e stimolare la produzione di “grasso bruno” che, a differenza del “grasso bianco”, non fa aumentare i trigliceridi, e quindi non fa ingrassare.
Il primo studio che ci fornisce una spiegazione scientifica sull’argomento è stato realizzato dall’Università dell’Illinois nel 2019, pubblicato sulla rivista Journal of Functional Food, ed è stato condotto su un gruppo di topi.
Gli studiosi hanno fatto seguire agli animali una dieta ben precisa, e ad alcuni di essi è stata somministrata anche caffeina: i topi che “hanno bevuto il caffè” hanno preso il 16% in meno di peso e accumulato il 22% in meno di grasso corporeo rispetto a quelli che hanno assunto il prodotto decaffeinato.
Da questo risultato è emerso come la caffeina rallenti la produzione di trigliceridi e quindi aiuti a non accumulare grassi in eccesso.
Un altro studio è stato sviluppato sempre nel 2019 dall’Università di Nottingham e riguarda proprio le differenze tra “grasso bianco” e “grasso bruno”. Il primo è il grasso che possiamo definire nocivo poiché carico di trigliceridi, presente nel corpo in quantità maggiore, e che si replica velocemente; il secondo è il grasso “buono”, che permette di proteggersi dal freddo e di difendere quindi il corpo dagli agenti esterni e che è presente nel corpo in minor quantità. Un maggior presenza di grasso bruno permette a quello bianco di proliferare meno: lo studio citato ha dimostrato che alcuni alimenti, tra cui il caffè, stimolano la produzione proprio di questo grasso “buono”.
Caffeina e controllo del peso, alcune cose da non dimenticare
Per quanto questi studi possano incoraggiare gli amanti della caffeina, consapevoli delle proprietà benefiche che porta, è fondamentale sapere che l’assunzione di caffè in maniera massiccia non è da considerarsi un aiuto per dimagrire.
Chi davvero vuol controllare al meglio la propria salute e il proprio peso corporeo, effettuando una dieta dimagrante se necessario, deve far riferimento a professionisti del settore - medico, dietologo, nutrizionista - mangiare alimenti sani ed equilibrati e fare sport con regolarità.
Il caffè rimane comunque uno dei grandi piaceri della vita, e va assunto sempre nelle quantità corrette.
Viaggiatori amanti del caffè che impazziscono per i gatti, questo articolo è per voi! Immaginate di essere in viaggio, entrare in un posticino accogliente, con sedie e poltrone morbide, ordinare un bel caffè, una fetta di torta, tirare fuori un libro o sedervi a chiacchierare con un amico, e nel frattempo .. accarezzare un gatto che fa le fusa.
Ebbene, questo è possibile nei Cat Cafè, locali dove i nostri amici baffuti sono di casa.
Ma dove si può trovare un Cat Cafè? Ne abbiamo scoperti alcuni per voi, e oggi ve li raccontiamo.
I benefici di un Cat Cafè: relax e tutela degli animali
La tendenza dei Cat Cafè si è diffusa in Giappone, dove si chiamano “Neko Cafè” (Neko significa proprio “gatto”) dalla fine degli anni ‘90. In realtà, pare siano nati a Taiwan, dove nel 1998 inaugura Il giardino fiorito dei gatti, il primo Cat Cafè del mondo.
La diffusione in Giappone è avvenuta probabilmente perché nel paese vige il divieto di possedere un gatto in molti condomini: i locali nascono, infatti, per non privare le persone del piacere di incontrare e coccolare questi meravigliosi animali.
Bisogna poi ricordare che qui, come in altre zone asiatiche, le persone vivono in grandi metropoli e lavorano spesso in contesti carenti di relazioni di qualità: la tendenza all’isolamento, quindi, è molto più diffusa che nel mondo occidentale.
Proprio per questo, i Cat Cafè possono portare grandi benefici anche dal punto di vista dell’interazione: coccolando un gatto, si sperimentano relax ed empatia, ed è possibile incontrare altri cat lovers.
Inoltre, i Cat Cafè ospitano animali che vengano tutelati da abbandoni e randagismi, migliorando sia la loro condizione, che quella delle città in cui vivono.
Cat Cafè in giro per il mondo: gli indirizzi da appuntare
Ci sono numerosi locali di questo tipo in giro per il mondo: eccone alcuni che potete scoprire durante il vostro prossimo viaggio.
Cat Cafè in Italia
A Milano, al Crazy Cat Cafè, i mici fanno gli onori di casa. Tutti trovatelli di razza europea, che hanno fatto del locale meneghino la loro nuova casa e dei ragazzi dello staff i loro padroni, e che godono della compagnia delle tante persone che ogni giorno li coccolano, gustando ottimo cibo fatto in casa.
Al Miagola Cafè di Torino, invece, la cucina è vegana e vegetariana, ed è possibile anche fare il sunday brunch, ovviamente con un bel gattone che si struscia sui nostri piedi.
Cat Cafè in Europa
Se siete a Parigi, non potete perdervi un giro nel Marais, e se siete nel Marais … non potete non fare una sosta a Le café des chats! Mobili d’epoca, atmosfera bohémien e amici pelosi: un mix perfetto nel quale soffermarsi prima di fare un giro al Centre Pompidou o in Place des Vosges, per poi magari camminare fino a Notre Dame e fare una sosta da Shakespeare and Company, libreria e caffetteria di cui vi abbiamo raccontato in un articolo precedente.
Se passate da Londra, il Cat Cafè dove trascorrere il pomeriggio è Lady Dinah’s, un angolo in stile british non lontano dal quartiere multietnico di Brick Lane, dove potrete anche gustare un menù all’inglese accompagnato da una selezione di tè di qualità.
A Madrid, invece, vi consigliamo La Gatoteca, dove gli umani sono i benvenuti, ma i gatti sono gli assoluti padroni. Tra muri colorati e delizie da gustare, vi suggeriamo di fermarvi qui per una pausa prima di partire alla scoperta delle bellezze della capitale spagnola.
Cat Cafè oltreoceano
Ovviamente non può mancare un locale felino anche a New York: proprio nel cuore di Manhattan, potete fermarvi al Koneko, gustare un dolce americano morbido e zuccheroso, e accarezzare un altrettanto morbido gattone.
A Tokyo, poi, i Cat Cafè sono numerosi: per esempio, al Calico, si può sia mangiare e bere, che comprare cibo per i gatti che ci abitano.
È importante ricordare che nei Cat Cafè ci sono regolamenti da seguire con attenzione, per evitare di disturbare e irritare i micioni, e godersi al meglio insieme a loro qualche ora di relax tra profumo di caffè, delizie da sgranocchiare e coccole a non finire.
Avete preso nota degli indirizzi in giro per il mondo? Le fusa vi aspettano!
Se vi state domandando cosa fare con i vostri piccoli per riempire il tempo e creare bei ricordi malgrado la stranezza di questo periodo, ecco qualche idea. Ne avete altre che non sono sulla lista? Scriveteci e le aggiungeremo!
L’idea di isolarsi in casa in maniera inaspettata per settimane con dei bambini annoiati può risultare spaventosa per molti genitori. Tutto ad un tratto spariscono scuola, amici, nonni e parchi ed intrattenere i piccoli diventa difficile. Eppure, con un pò di impegno e fantasia, la casa, un tempo composta da camerette, bagno, cucina e salotto, comincia la sua metamorfosi. Ecco che appaiono saloni da the, foreste incantante, ristoranti, parchi giochi, laboratori d’arte e palestre. Scoprite come!
Organizzate una festa in casa
Create decorazioni e cappellini di carta, curate una playlist, e cucinate biscottini e “finger food”: Agghindate la tavola con le decorazioni che avrete creato, indossate i vostri vesiti migliori: trasformerete cosi la vostra cucina in una bellissima sala da feste! Un consiglio: abbassate le luci e accendete dei lumini per creare un’atmosfera speciale!
Giocate alle ombre cinesi
Occorrente: Cartoncino rigido - Un paio di forbici - Una matita - Scotch
Ritagliate da un cartoncino piuttosto spesso alcune sagome a vostro piacere (una barchetta, un bambino, un coniglietto…). Attaccate con lo scotch la matita alla sagoma di modo da poterla impugnare. La sera spegnete tutte le luci in cameretta e proiettate l’ombra delle sagome con una torcia o con la pila dello smartphone: ecco che i vostri personaggi prendono vita e diventano protagonisti delle vostre storie!
Fate un torneo di frisbee
In questo periodo di quarantena il corridoio è per tutti diventato un campo sportivo: pista di atterraggio, di atletaica o di Formula 1, o ancora da basket e calcio per chi non teme le pallonate. Il frisbee è decisamente meno invasivo, specialmente se utilizzate il tappo leggero delle lattine di caffè. Allontanando le ceramiche e i vasi potrete lanciarvi in un torneo di frisbee con tutta la famiglia! Un bel modo per intrattenere i bambini e farli muovere un pò.
Giocate a caccia al tesoro
Organizzate una caccia al tesoro per i vostri bambini immaginando un percorso che che li porti ad esplorare gli angoli più inaspettati di casa. Nascondete i bigliettini in luoghi nascosti ma facilmente accessibili. Per intrattenerli più a lungo potete sottoporli a delle piccole prove lungo il cammino: indovinelli, puzzle o sciogli lingua!
Costruite un giardino sul vostro balcone usando le lattine di caffè
Non servono grandi spazi esterni per coltivare un piccolo giardino. Sebbene in questo periodo di isolamento chi possiede un giardino, un terrazzo o anche solo un balcone è avvantaggiato, è possibile intraprendere opere di giardinaggio con i bambini anche in un appartamento. Facendo rifornimento di semini e terriccio, potrete utilizzare le lattine di caffè come vasini e costruire un piccolo angolo verde da curare nel tempo con i vostri piccoli aiutanti! Consigli: i fiori in bulbo sono decisamente i più facili da coltivare!
Fate yoga assieme ai vostri bambini seguendo dei tutorial online
Con il web pieno di tutorial online per grandi e piccini, fare ginnastica in casa non è mai stato cosi facile. Bastano un tappetino e qualche elastico ed ecco che il salotto si trasforma in una piccola palestra. Anche i bambini trovano sfogo e divertimento in queste attività: lo yoga per bambini dona infatti il giusto mix di divertimento e movimento. Un consiglio: provate il canale YouTube Cosmic Kids Yoga!
Ascoltate audiolibri o podcast
La lettura, e per i più piccini il racconto, sono un elemento fondamentale di crescita che consente di sviluppare il linguaggio, l’attenzione e di nutrire la fantasia. Ora che le scuole sono chiuse è importante non perdere le buone abitudini: ascoltate assieme audiolibri e podcast per scoprire storie nuove, stare assieme, e continuare a coltivare le idee e la creatività!
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi…Quest’anno il detto non vale, perché a causa del Coronavirus, le famiglie sono costrette a restare a casa. Niente gite in montagna, castelli di sabbia in riva al mare o pic nic nei parchi cittadini: la Domenica di Pasqua nel 2020 sarà a casa.
Il pensiero che, stando a casa, si potrà uscire prima da questa situazione, dovrebbe far sentire meglio. Perché quindi non preparare una festa come si deve tra le quattro mura domestiche? Potrebbe essere l'occasione giusta per distrarsi e vivere un momento di serenità in questo periodo così difficile. La Famiglia è un valore che in molti stanno riscoprendo: il poter stare con chi si ama è un bene prezioso che può essere celebrato con due giorni spensierati e capaci di spezzare la routine!
Decorate la casa o il giardino!
Chi è più fortunato e ha uno spazio esterno, come un giardino o un terrazzo, potrà godersi il sole e preparare una bella tavola all’aria aperta. Chi invece non ha questa possibilità dovrebbe impegnarsi ad allestire gli spazi interni: la domenica di Pasqua porterà sicuramente un po’ di buon umore in famiglia!
Partiamo dunque dalle decorazioni. Se avete bambini in casa potrete coinvolgerli per far passare loro del tempo e creare qualcosa di nuovo e divertente. Un’idea è quella di stampare disegni di colombe e uova da internet per poi farglieli colorare, ritagliare e usarli come segna posto a tavola.
La più classica delle decorazioni è sicuramente quella realizzata con le uova sode da colorare. Vi basterà raccogliere del materiale che avete disponibile in casa: colori all’acqua, carta velina, confetti di zucchero colorati e realizzare con i più piccoli coniglietti, pulcini o semplicemente delle bellissime uova coloratissime! Su youtube si trovano tantissimi tutorial che accontentano tutti i gusti!
E per gli amanti del caffè l'idea è quella di trasformare le vecchie lattine in simpatici animaletti con occhi a forma di chicco, code di carta velina e braccia con fil di ferro! Un'idea potrebbe venirvi guardando i tutorial realizzati qui grazie al Tin Configurator Vergnano!
Idee per allestire la tavola
Anche sulla tavola le decorazioni devono portare allegria e serenità! Immancabile il centrotavola da realizzare con fiori freschi oppure con carta crespa colorata! Importanti sono i colori: sui toni del bianco e del beige se amate una tavola classica o colori dai toni pastello per un pranzo più moderno!
Il menù di Pasqua
Per il menù potete sbizzarrirvi! In questo periodo di quarantena, complice il tempo a disposizione, molti di noi si sono riscoperti abili cuochi, per cui via libera alla fantasia! Anche in questo caso internet potrà esservi di aiuto: dall’antipasto al dolce, il pranzo di Pasqua prevede un menù ricco e saporito, con torte salate, paste ripiene, uova gratinate, arrosti di carne e l’immancabile colomba da farcire con una crema pasticcera o al cioccolato!
E poi via a giochi di società, un bel film in televisione o un momento di relax sfogliando un bel libro!
E per Pasquetta? Niente grigliate nei parchi! Preparate un bel cesto pieno di ghiottonerie dolci e salate da gustare all’aria aperta o in salotto, apparecchiando il tutto su una tovaglia messa per terra! Insolito ma divertente, soprattutto per i più piccoli che vivranno un’esperienza diversa e decisamente unica!
[post_title] => Pasqua in casa tra decorazioni colorate e menù golosi [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => pasqua-in-casa [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2020-04-06 08:13:23 [post_modified_gmt] => 2020-04-06 06:13:23 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/pasqua-in-casa/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [6] => WP_Post Object ( [ID] => 68922 [post_author] => 5 [post_date] => 2020-04-07 07:42:40 [post_date_gmt] => 2020-04-07 05:42:40 [post_content] =>E’ una storia che parla di famiglia, di valori, di tradizione.
Una storia che parla dell’Italia e che ripercorre 135 anni di storia legata al caffè.
Questo è il nuovo racconto fotografico lanciato sul profilo Instagram di Caffè Vergnano che vuole portare un messaggio di condivisione e speranza in un momento così difficile per il nostro paese.
Non una semplice timeline degli avvenimenti importanti, non una semplice cronistoria della più antica torrefazione italiana. Ma una narrazione che disegna come i valori di Caffè Vergnano facciano parte di un universo più grande, di come siano rappresentativi di tutta la cultura italiana e pilastri che guideranno il nostro Paese fuori da questo momento difficile.
In questa narrazione il caffè è il sottile fil rouge che abbraccia famiglie, baristi, dipendenti dell’azienda, clienti e consumatori.
E’ un punto di incontro, concentrato di valori, compagno presente nelle difficoltà e nelle gioie.
E’ il simbolo di un Paese che tiene stretta la sua identità e ne cerca conferma nelle proprie radici ora più che mai.
Bellezza, resilienza, innovazione, passione, gratitudine, famiglia.
Sei valori per diciotto scatti che per tutto il mese di Aprile saranno protagonisti del profilo @caffevergnano1882
"Scegliere di portare avanti la piccola torrefazione di famiglia è stata una vocazione. Era una sfida tutta nuova, ma l’aroma del caffè mi appartiene sin da quanto ero bambino. Mio fratello ed io siamo partiti con un’idea e l’abbiamo trasformata in realtà” – Franco Vergnano
“I baristi sono i nostri ambasciatori, il nostro miglior biglietto da visita. Con il loro lavoro quotidiano trasformano i nostri chicchi in un gesto ricco di cultura. Siamo con loro in questo momento complicato.” Enrico Vergnano
“Ambition is enthusiasm with a purpose” è la frase che tengo sulla mia scrivania e che mi ricorda che solo mettendo insieme determinazione sogni si possono raggiungere grandi traguardi. Adesso è più difficile che mai, ma è il momento di raccogliere le forze per essere pronti a ripartire quando questa emergenza sarà passata". Carolina Vergnano
"Le nostre miscele sono ricette, che portano in una tazzina profumo di tutto il mondo.” Pietro Vergnano
Casa, famiglia, caffè e bellezza: sono questi i temi toccati durante la chiacchierata tra Carolina Vergnano e Francesca Magni, direttore di CasaFacile. Abbiamo cercato di estrapolarne alcuni pezzi, partendo da alcune domande fatte da Carolina.
La tua casa la vediamo spesso raccontata in dettagli e scatti sul tuo profilo Instagram. Che cosa rappresenta per te? Prova a descriverla in tre parole
La prima parola è Affetti, cioè mio marito e i miei figli. Perché casa sono anche le persone con cui la dividi, le cose che succedono, le risate e i malumori, i momenti in cui si balla e quelli in cui si sbattono le porte.
La seconda parola è Radici… sono una persona che ha radici più nel presente che nel passato e la mia casa, nella città in cui ho scelto di vivere, rappresenta proprio il mio radicamento più profondo. È prima di tutto nella mia casa che ‘io mi sento io’, con tutte le imperfezioni che ha e con tutte le cose che vorrei cambiare.
E la terza parola è proprio Cambiamento: sarà che vivo costantemente immersa in case d’ispirazione di una bellezza travolgente, stimolata di continuo da nuove soluzioni d’arredo, nuove tendenze nei colori, negli oggetti decorativi.,.. insomma mi piace portare il cambiamento in casa. Non un cambiamento radicale o repentino, ma nelle piccole cose – un vaso spostato, un vassoio, una nuova disposizione degli oggetti sulla mensola del bagno, un cuscino che cambia colore al divano… di tanto in tanto mi piace introdurre cambiamenti minimi, che rispecchiamo la metamorfosi nella quale vive ognuno di noi: cambiamo un po’ ogni giorno, senza rendercene conto…
Ci dai tre suggerimenti per organizzare un corner caffè in casa?
- Un carrello di design, o uno Anni ‘50 preso in un mercatino, o quello in metallo bellissimo di Ikea, dove tenere tutto l’occorrente per il caffè, secondo il proprio rituale
- una mensola su cui riunire caffè, zucchero, tazzine…
- il mio angolo caffè è l’ultima parte del piano di lavoro della cucina: lì tengo la macchina per il caffè: in questo periodo lo faccio con la polvere, espresso come al bar; ma ho avuto il periodo della moka, quello delle capsule… Mi piace cambiare anche in questo. Oltre alla macchina del caffè tengo il barattolo per la polvere con il misurino e la mia tazzina preferita. Ogni mattina ripeto gli stessi gesti, e gli oggetti nell’angolo caffè sono disposti in modo da facilitarli: è come una piccola liturgia, come eseguire un brano di musica dalla prima nota all’ultima, lo stesso brano, ma ogni volta con un’interpretazione un po’ nuova, secondo il tempo a disposizione, l’umore, il sole o la pioggia...
Quale è il tuo momento caffè preferito?
La mattina, prendo una ciotola rosa e mescolo yogurt fatto in casa, avena, muesli, frutti di bosco. Lo poso sul un vassoio di ceramica carino, non è sempre lo stesso, ne ho due o tre, ho un cucchiaino dorato, se in casa c’è un vaso con un fiore lo poso sul tavolo per la mia colazione. E dulcis in fundo preparo il caffè, (nella tazzina rosa!)… più che dulcis, amaro, perché mi piace così, senza latte, senza zucchero. è il suo sapore forte ad aprirmi la giornata e a darmi il coraggio di ricominciare.
Sfogliando CasaFacile, la cosa che mi colpisce di più è che sia sempre tutto incredibilmente bello ma semplice. Mai urlato e esasperato. Cos’è la bellezza secondo te? E cosa rendere una casa bella?
C’è una bellezza oggettiva, sulla cui definizione si sono cimentati filosofi, artisti e pensatori nei secoli, e che ha a che vedere con l’armonia, le proporzioni, la composizione… Poi c’è la bellezza nel quotidiano, quella che è data dalla contemplazione della natura, anche un fiore in un vaso è bellezza, e dalle piccole attenzioni estetiche che abbiamo verso l’ambiente che ci circonda. Penso alla casa, naturalmente. In casa bellezza significa cercare un filo conduttore tra i colori, con la famosa palette di colori, ma può essere anche il contrario: scegliere una palette diversa per ogni stanza… l’importante è che ci sia un pensiero estetico, magari non oggettivo, ma che è il nostro e quindi ci rappresenta. Bellezza in casa significa creare angoli che sono piccole scenografie che poi ci piace star lì a guardare…
È questo genere di bellezza dei gesti possibili, che inseguo anche con CasaFacile. Ogni tanto i lettori mi dicono: ma quella casa che avete pubblicato non potremmo permettercela! Verissimo: quando scelgo le case da pubblicare su CasaFacile non mi chiedo se tutti i lettori potrebbero permettersele, io per prima spesso non potrei... Mi chiedo se quelle case, grandi o piccole che siano, hanno angoli di bellezza a cui tutti possono ispirarsi, abbinamenti, soluzioni, idee décor che si possano riproporre anche in case più piccole e comuni. La bellezza deve ispirare, suggerire pensieri nuovi, modi diversi di mettere insieme gli oggetti… Non deve creare soggezione ma senso di accoglienza, di possibilità. È quello che penso quando scelgo un servizio per CasaFacile: la bellezza non urla, semmai fa urlare noi che, vedendola, non sappiamo tacere la nostra meraviglia.
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Per ascoltare la chiacchierata clicca qui
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“Prendo un caffè ristretto, bello concentrato, così inizio la giornata più attivo ed energico”. Dite la verità: lo avete pensato anche voi - almeno una volta - prima di entrare nel vostro bar di fiducia, la mattina, dopo una tremenda notte insonne. Ma è proprio così? Davvero il caffè ristretto è più “forte”? Ebbene, cari coffee lovers, in questo articolo vogliamo svelare alcune false credenze sul quantitativo di caffeina che c’è nel caffè ristretto, lungo o corto: vediamole insieme!
Cosa determina la dose di caffeina nel caffè?
Caffè ristretto, lungo o corto: sarebbe semplice se la questione “caffeina” si esaurisse così e dipendesse solo dalla quantità di espresso in tazzina. In realtà, l’argomento è un po’ più complesso ed è giusto ricordare che sono tante le variabili che influenzano la percentuale di caffeina presente nella bevanda che gusteremo. Si tratta, infatti, di una serie di fattori che la condizionano lungo tutta la filiera, dalla piantagione fino al momento in cui il caffè giunge in tazza.
Solo per citarne alcuni, fra gli elementi che incidono da questo punto di vista c’è la tipologia di caffè, ad esempio: al mondo, infatti, esistono tantissime varietà di caffè arabica e robusta con differenze importanti anche per quanto riguarda il quantitativo di caffeina. Se la prima differenza, dunque, la troviamo proprio in piantagione, un altro aspetto da considerare è l’intensità della tostatura che, a seconda che sia più chiara o più scura, può influire sulla quantità di caffeina, anche se in misura minima. Allo stesso modo, anche il tipo di macinatura permette una minore o maggiore estrazione delle sostanze presenti.
C’è più caffeina nel caffè ristretto, lungo o corto?
Dopo questa breve premessa sui tanti aspetti che contribuiscono a determinare la percentuale di caffeina in un espresso, passiamo a un altro tema importante: il quantitativo di bevanda in tazzina. C’è più caffeina in un caffè lungo o corto?
Per prima cosa, però, chiariamo un quesito: caffè corto e ristretto sono la stessa cosa? In realtà, con “caffè corto”, in genere ci si riferisce al classico espresso (a questo proposito, avete letto il nostro articolo su come riconoscere il vero espresso italiano?).
Ora che abbiamo risolto questo dubbio, non ci resta che scoprire che cosa si intende con “caffè ristretto” e “caffè lungo”, e quanta caffeina hanno rispetto a quello corto.
Il caffè ristretto: un piacere più fugace con meno caffeina
Questa preparazione può essere definita come una variante “ridotta” del classico espresso, alias caffè corto, ed è perfetta per chi desidera una bevanda dal sapore intenso e dalla consistenza più densa e cremosa… Un piacere sicuramente più fugace, però, in confronto al caffè lungo. E sul piano della caffeina? Qui cadere in inganno è fin troppo facile, perché si potrebbe pensare che sia una versione più “concentrata” anche da questo punto di vista, ma non è affatto così. Nel caffè ristretto, infatti, c’è meno caffeina rispetto al caffè corto e al caffè lungo, in quanto la percentuale di questa sostanza è direttamente proporzionale al tempo di estrazione.
Il caffè lungo: come farlo nel modo corretto per non aumentare la caffeina
Il caffè lungo è spesso preferito da chi desidera assaporare il caffè con calma, concedendosi una piacevole pausa a colazione, dopo pranzo o durante un incontro con gli amici. Questa bevanda si presenta meno densa e corposa rispetto al caffè corto e al caffè ristretto, ma che dire dei livelli di caffeina? Per dare una risposta corretta, è necessario spiegare come andrebbe preparato un caffè lungo nel modo giusto.
Spesso, infatti, si finisce semplicemente con l’allungare il tempo di estrazione dalla macchina da espresso. In questo modo, però, il risultato non sarà ottimale: non solo si tenderà a compromettere il gusto della bevanda (rischiando di renderla poco piacevole), ma si aumenterà anche la dose di caffeina che, come dicevamo, è direttamente proporzionale al tempo di estrazione.
Un caffè lungo ben fatto, dunque, dovrebbe essere realizzato estraendo un normale caffè espresso e servendo a parte dell’acqua calda: così facendo, la bevanda manterrà un aroma perfetto e, allo stesso tempo, non conterrà una dose maggiore di caffeina.
Riassumiamo:
- Il caffè ristretto ha meno caffeina del caffè corto e del caffè lungo.
- Il caffè lungo, invece, presenta la stessa quantità di caffeina del caffè corto, se preparato con il procedimento corretto. Al contrario, se realizzato allungando i tempi di estrazione, avrà una percentuale di caffeina superiore al normale espresso.
Ora che conoscete la differenza tra caffè ristretto, lungo e corto, scoprite quanti caffè è possibile bere al giorno per non eccedere con le dosi di caffeina consigliate!
