Twitter, il social a misura di caffè

Dieci anni e non sentirli: nato nel marzo 2006, Twitter si appresta a festeggiare un prestigioso compleanno. Perché non fare gli auguri al social che ha reso le nostre pause caffè ancora più animate?

Era il marzo 2006 quando Jack Dorsey ebbe la prima idea di Twitter: lui e i suoi collaboratori erano intenti a salvare la propria azienda da un fallimento certo e, come nella migliore tradizione americana, bastò un’intuizione giusta, giunta quasi per caso durante una pausa pranzo, per ribaltare le carte in tavola. Ebbe così inizio una storia che, dieci anni dopo, può dirsi decisamente fortunata. Sì, perché oggi non c’è nessuno che non abbia mai sentito parlare di Twitter e sulla piattaforma social dell’uccellino azzurro interagiscono milioni di persone da tutto il mondo, celebrità e politici compresi, tanto che ormai i tweet anticipano o sostituiscono comunicati stampa e articoli di giornale, oppure fanno essi stessi notizia.

Cinguettio dopo cinguettio (in inglese, ‘to tweet’ significa proprio ‘cinguettare’, da qui il simbolo dell’uccellino), in dieci anni Twitter ha cambiato il nostro modo di comunicare. Come? Innanzitutto, con il limite dei 140 caratteri per tweet, croce e delizia del social network, che proprio per questo è amato da “battutisti” esperti e dilettanti, intenti a condensare pensieri e parole in perle di fulminante ironia per la gioia dei lettori. Poi, diffondendo parole e neologismi come:

– follower e following, ossia le persone che seguono il nostro profilo e quelle di cui noi seguiamo il profilo;

-trending topic, ossia i temi “caldi” di cui tutti parlano;

-hashtag, ossia l’argomento principale del tweet, preceduto dal cancelletto;

-twitstar, ossia le personalità che si sono messe in luce sul social. Seguite da schiere di follower, riescono a generare, orientare e animare i trending topic.

E che dire di verbi come ‘twittare’ o ‘ritwittare’, ormai di uso comune ogni giorno?

Breve ed intenso, spunto per chiacchiere e sorrisi, occasione per ricaricarsi: le somiglianze tra Twitter e un buon espresso non mancano davvero e non è un caso che dare un’occhiata a Twitter figuri ormai tra le abitudini legate alla colazione, alla pausa caffè e a tutti i momenti in cui ci si concede un break tazzina alla mano.

In ufficio, una frase letta su Twitter può stimolare la conversazione con i colleghi, mentre per molti freelancer solitari Twitter è un affabile compagno con cui “staccare” per un po’ dal lavoro. In ogni caso, sia il rito del caffè sia quello della “sbirciatina” su Twitter sono un modo innocente per ritagliarsi cinque minuti di relax e distrazione, prima di rimettersi sulle proprie occupazioni.

Quindi, lunga a vita Twitter che taglia il traguardo dei dieci anni dopo averci regalato risate, spunti di riflessione e nuove conoscenze. L’augurio è che il binomio tra i cinguettii e l’espresso continui a farci compagnia almeno per i prossimi dieci anni!

Condividi l'articolo

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *