Ti presento il mio ex

Veronica aveva un’amica, Giusi, che le aveva fregato il fidanzato, tale “Rocco il pescatore”, che aveva una pescheria.

In realtà non glielo aveva proprio fregato, nel senso che lei e Rocco non stavano più insieme da almeno un anno, ma Veronica era convinta che nessuna delle sue amiche avrebbe mai osato puntargli gli occhi addosso.

Invece Giusi, che era stata lasciata da poco, pur facendo finta di non pensarci, aveva iniziato a gioire di questa situazione, perché Rocco in fondo aveva sempre incarnato il suo uomo ideale: era alto, maschio, sapeva spinare un branzino e non si lamentava mai.

Così, appena lui l’aveva invitata a uscire, aveva cercato di opporre resistenza ma non era risultata troppo convincente.

“Rocco il pescatore” allora aveva provato con un caffè una domenica pomeriggio. “Ci fermiamo nella tua zona”, aveva aggiunto, “così non ti faccio perdere troppo tempo.”

Era stato il caffè più lungo della loro vita.

Infatti si erano seduti alle 4 e alle 6 erano ancora lì, a mangiare pasticcini e a chiacchierare delle cose più stupide che, quando ti stai innamorando, diventano fondamentali: come riaddormentarsi nel pieno della notte, come non piangere davanti all’inno nazionale e perché non si può vivere una vita in cui si mangiano solo calamari fritti.

Non parlarono mai della sua ex, Veronica, se non di sfuggita, ed entrambi fecero finta che non esistesse e che non avesse a che fare con loro.

Quando Rocco riaccompagnò a casa Giusi, provò a baciarla sotto il portone, ma lei lo fermò dicendo che non se la sentiva, che forse vedersi era stato un errore, insomma quelle cose che dici ma che in fondo non ti convincono del tutto.

Finì lì, in apparenza.

Peccato che i due vennero avvistati da un’amica di Veronica che, anziché tacere, corse subito a riferirlo alla sua amica. E la sua amica la prese male.

Dopo i primi cinque minuti in cui fu tentata di correre a ingozzare Giusi con gamberetti non sgusciati, pensò che l’unica cosa che poteva fare era provare a vendicarsi con la stessa tecnica.

Così, d’istinto, mandò un whatsapp proprio all’ex di Giusi, tale Bernardo, che non era proprio il suo tipo ma l’aveva sempre guardata con quegli occhi che si soffermano sempre più del necessario. Lui ci aveva messo un bel po’ a risponderle solo perché non ci poteva credere che potesse essere vero.

Bernardo aveva subito azzardato un invito a cena, ma pure Veronica aveva preferito un caffè.

Anche quel caffè durò più di due ore in cui parlarono di tutto e di niente, ma senza mai nominare il passato.

Quando Bernardo riaccompagnò Veronica a casa, per fortuna, nessuno li vide. E non ci fu nemmeno un tentativo di bacio che entrambi sapevano sarebbe stato prematuro.

Giusi e “Rocco il pescatore”, intanto, scelsero di vedersi il giovedì, che era il giorno della settimana meno denso di significati amorosi: il giovedì è la sera perfetta per un primo appuntamento.

Anche Veronica e Bernardo decisero di vedersi il giovedì.

Entrambe le future, promettenti coppie, optarono per un posto appena inaugurato nella speranza di non incontrare nessuno di loro conoscenza. Chiesero un tavolo appartato e vennero prenotati nella saletta.

Dopo poco, i fantastici quattro si ritrovarono in tavolini a pochi metri di distanza.

Ciascuna delle due ragazze sedeva con l’ex dell’altra.

Per entrambe le coppie, fu la cena più imbarazzante della propria vita. Quando Veronica e Giusi si incrociarono in bagno, dopo essersi insultate, capirono che nessuna delle due aveva veramente ragione.

Tornarono al loro posto come se nulla fosse, pronte a sedurre quello che, di lì a poco, sarebbe diventato il loro nuovo fidanzato.

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1$s commenti su “Ti presento il mio ex”

  • E’ un racconto di tante storie finite come questa. Dove l’amore non trionfa immediatamente, ma col destino gioca a celarsi nei pensieri più inaspettati, tranne poi rendersi sensibile e scoccare il dardo del sentimento.
    Come sempre le tue parole, semplici, profonde e intense ci rivelano spaccati di vita che sanno cogliere l’intimo di ognuno di noi.
    Cullati da “Io che amo solo te”, “Siamo solo amici” e “Dimmi che credi al destino” non possiamo far altro che ringraziare i tuoi genitori, i tuoi insegnanti e i tuoi guru che ti accompagnato sino a Noi.
    Bravo Luca Evangelista dell’Amore

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