Un caffè con: Carolina Vergnano dialoga con Francesca Magni, direttore di CasaFacile

Casa, famiglia, caffè e bellezza: sono questi i temi toccati durante la chiacchierata tra Carolina Vergnano e Francesca Magni, direttore di CasaFacile. Abbiamo cercato di estrapolarne alcuni pezzi, partendo da alcune domande fatte da Carolina.

La tua casa la vediamo spesso raccontata in dettagli e scatti sul tuo profilo Instagram. Che cosa rappresenta per te? Prova a descriverla in tre parole

La prima parola è Affetti, cioè mio marito e i miei figli. Perché casa sono anche le persone con cui la dividi, le cose che succedono, le risate e i malumori, i momenti in cui si balla e quelli in cui si sbattono le porte.

La seconda parola è Radici… sono una persona che ha radici più nel presente che nel passato e la mia casa, nella città in cui ho scelto di vivere, rappresenta proprio il mio radicamento più profondo. È prima di tutto nella mia casa che ‘io mi sento io’, con tutte le imperfezioni che ha e con tutte le cose che vorrei cambiare. 

E la terza parola è proprio Cambiamento: sarà che vivo costantemente immersa in case d’ispirazione di una bellezza travolgente, stimolata di continuo da nuove soluzioni d’arredo, nuove tendenze nei colori, negli oggetti decorativi.,.. insomma mi piace portare il cambiamento in casa. Non un cambiamento radicale o repentino, ma nelle piccole cose – un vaso spostato, un vassoio, una nuova disposizione degli oggetti sulla mensola del bagno, un cuscino che cambia colore al divano… di tanto in tanto mi piace introdurre cambiamenti minimi, che rispecchiamo la metamorfosi nella quale vive ognuno di noi: cambiamo un po’ ogni giorno, senza rendercene conto… 

Ci dai tre suggerimenti per organizzare un corner caffè in casa?

  1. Un carrello di design, o uno Anni ‘50 preso in un mercatino, o quello in metallo bellissimo di Ikea, dove tenere tutto l’occorrente per il caffè, secondo il proprio rituale
  2. una mensola su cui riunire caffè, zucchero, tazzine…
  3. il mio angolo caffè è l’ultima parte del piano di lavoro della cucina: lì tengo la macchina per il caffè: in questo periodo lo faccio con la polvere, espresso come al bar; ma ho avuto il periodo della moka, quello delle capsule… Mi piace cambiare anche in questo. Oltre alla macchina del caffè tengo il barattolo per la polvere con il misurino e la mia tazzina preferita. Ogni mattina ripeto gli stessi gesti, e gli oggetti nell’angolo caffè sono disposti in modo da facilitarli: è come una piccola liturgia, come eseguire un brano di musica dalla prima nota all’ultima, lo stesso brano, ma ogni volta con un’interpretazione un po’ nuova, secondo il tempo a disposizione, l’umore, il sole o la pioggia…

Quale è il tuo momento caffè preferito?

La mattina, prendo una ciotola rosa e mescolo yogurt fatto in casa, avena, muesli, frutti di bosco. Lo poso sul un vassoio di ceramica carino, non è sempre lo stesso, ne ho due o tre, ho un cucchiaino dorato, se in casa c’è un vaso con un fiore lo poso sul tavolo per la mia colazione. E dulcis in fundo preparo il caffè, (nella tazzina rosa!)… più che dulcis, amaro, perché mi piace così, senza latte, senza zucchero. è il suo sapore forte ad aprirmi la giornata e a darmi il coraggio di ricominciare.

Sfogliando CasaFacile, la cosa che mi colpisce di più è che sia sempre tutto incredibilmente bello ma semplice. Mai urlato e esasperato. Cos’è la bellezza secondo te? E cosa rendere una casa bella?

C’è una bellezza oggettiva, sulla cui definizione si sono cimentati filosofi, artisti e pensatori nei secoli, e che ha a che vedere con l’armonia, le proporzioni, la composizione… Poi c’è la bellezza nel quotidiano, quella che è data dalla contemplazione della natura, anche un fiore in un vaso è bellezza, e dalle piccole attenzioni estetiche che abbiamo verso l’ambiente che ci circonda. Penso alla casa, naturalmente. In casa bellezza significa cercare un filo conduttore tra i colori, con la famosa palette di colori, ma può essere anche il contrario: scegliere una palette diversa per ogni stanza… l’importante è che ci sia un pensiero estetico, magari non oggettivo, ma che è il nostro e quindi ci rappresenta. Bellezza in casa significa creare angoli che sono piccole scenografie che poi ci piace star lì a guardare… 

È questo genere di bellezza dei gesti possibili, che inseguo anche con CasaFacile. Ogni tanto i lettori mi dicono: ma quella casa che avete pubblicato non potremmo permettercela! Verissimo: quando scelgo le case da pubblicare su CasaFacile non mi chiedo se tutti i lettori potrebbero permettersele, io per prima spesso non potrei… Mi chiedo se quelle case, grandi o piccole che siano, hanno angoli di bellezza a cui tutti possono ispirarsi, abbinamenti, soluzioni, idee décor che si possano riproporre anche in case più piccole e comuni. La bellezza deve ispirare, suggerire pensieri nuovi, modi diversi di mettere insieme gli oggetti… Non deve creare soggezione ma senso di accoglienza, di possibilità. È quello che penso quando scelgo un servizio per CasaFacile: la bellezza non urla, semmai fa urlare noi che, vedendola, non sappiamo tacere la nostra meraviglia.

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