I ricordi di Franco Vergnano

I ricordi volano lontano quando si pensa al primo caffè. Non tanto a quello sorseggiato, quanto a quello che veniva preparato dai nonni o dagli zii durante i pranzi domenicali. L’immagine delle tazzine portate in tavola si intreccia ad altri ricordi che fanno tornare bambini e che per un attimo fanno sognare, fantasticare e desiderare di poter rivivere quegli istanti. Si chiudono gli occhi e si sentono voci e profumi che si pensavano sopiti. 

Tutti noi abbiamo un ricordo legato al caffè. Al suo aroma, al suo profumo, al suo essere “cosa da grandi”. Finito il pranzo, dopo aver sparecchiato, la stanza si impregnava di una fragranza “misteriosa” e il massimo che si poteva fare era “leccare” il cucchiaino. Era il momento degli adulti, delle chiacchiere e del riposo prima di riprendere a lavorare.

Ma quale può essere il primo ricordo di chi ha dedicato tutta la sua vita al mondo del caffè? Lo abbiamo chiesto a Franco Vergnano: il suo è un racconto che affascina, fatto di domeniche fuori porta, di profumi, di caramelle nascoste in tasca. Di affetti e di famiglia.

“Quando ero bambino tutte le domeniche da Carmagnola venivamo a Chieri per salutare i nonni ed era sempre una tappa fissa, la visita al magazzino dei coloniali con annessa torrefazione del caffè. In questo vecchio magazzino, tenuto come un salotto, con tutti i pavimenti in legno sempre tirati a lucido con la vecchia cera d’api, aleggiavano due profumi inconfondibili. Il primo, appena entrato, era quello delle caramelle, della liquirizia, dei sukai e delle più svariate tipologie di dolciumi. Con mio fratello ci riempivamo le tasche se non erano presenti le due temutissime zie Carolina ed Ernesta. In loro presenza, quando erano di buon umore, il bottino era sufficiente per un paio d’ore. Il secondo profumo era quello del caffè tostato. Aveva per me un fascino irresistibile e legato a quanto mi raccontava mio padre che era vissuto per ben tre anni in Kenia nelle sue due fattorie che producevano caffè. Forse sono state proprio queste visite domenicali a farmi “innamorare” di questo prodotto”.

Quale è il vostro primo ricordo legato al caffè? Anche a voi fa tornare alla mente la casa dei nonni o degli zii? Raccontatecelo!

Condividi l'articolo

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *