La bagna cauda al caffè: come alleggerire il tipico piatto piemontese

La bagna cauda è una vera e propria istituzione della gastronomia piemontese, tanto che il suo consumo, nella regione sabauda, è considerato una sorta di cerimoniale laico. Allora, perché non rivisitarla con la bevanda che più di ogni altra caratterizza i nostri riti quotidiani? L’idea è venuta alla chef Monica Bianchessi e noi, convinti sostenitori del binomio tradizione-innovazione, non potevamo che riproportela con entusiasmo.

Da dove viene la bagna cauda
La bagna cauda, seppur sia uno dei simboli della cucina italiana, vanta in realtà un’origine che esula dai confini nazionali. Secondo la leggenda, infatti, le acciughe protagoniste della ricetta sarebbero arrivate in Piemonte sulle navi dei commercianti provenzali, che se ne sarebbero serviti per coprire barili pieni di sale, allo scopo di evitare pesanti dazi doganali. Anche la presenza dell’olio d’oliva sembra confermare la presunta derivazione francese. Non a caso, l’opinione prevalente vuole che il piatto principe dell’Astigiano e del Monferrato nasca dall’Anchoiade, una salsa a base d’aglio, alici, olio e aceto che, al di là delle Alpi, si gusta ancora oggi rigorosamente cruda.

Dal piatto preferito dai vignaioli a quello per gli amanti del caffè
Diversamente dall’Anchoiade, la classica bagna cauda piemontese prevede la cottura che, se da un lato rende digeribile l’aglio, dall’altro non ne cancella certo il sapore, anche perché la ricetta, diventata patrimonio Unesco, ne prevede una testa a persona. Quella profumata al caffè, invece, risulta decisamente più delicata, come potrai verificare dalla seguente lista di ingredienti.

Dosi per 4 persone
• 2 carote di media grandezza
• 1 mazzetto di ravanelli
• 1 finocchio
• 1 spicchio d’aglio
• 1 litro di latte
• 1 noce di burro
• 2 dl di olio extravergine d’oliva
• 1 cucchiaio di caffè espresso, da preparare comodamente nella propria abitazione con le nostre capsule  o con l’esclusiva miscela Espresso Casa.

Come cucinare la bagna cauda al caffè
Prepara le verdure da intingere nella salsa, tagliando le carote a strisce, i ravanelli a quarti e il finocchio a spicchi sottili della stessa grandezza. Pulisci l’aglio e lascialo in bagno nel latte. Dopo circa 2 ore, estrai lo spicchio e schiaccialo fino a ridurlo in poltiglia, unendo un pizzico di sale. Quindi, metti sul fuoco un pentolino, fai sciogliere la noce di burro e, dopo aver aggiunto la purea di aglio, fai rosolare a fiamma dolce.
Quando il composto avrà raggiunto la giusta colorazione, spegni i fornelli, aggiungi l’olio e il caffè e mescola il tutto. A questo punto, non resta che deliziare gli ospiti, portando in tavola la bagna cauda nelle apposite ciotoline in terracotta, insieme alle verdure di stagione.
Allora, che ne dici di questa ricetta dai sentori inediti? Magari non sarà la stessa che si assaggia ogni anno al Bagna Cauda Day ma, sicuramente, soddisferà gli intenditori di caffè che, a fine pasto, potrai stupire con espressi decisamente creativi , prima di salutarli con un bacio, senza temere di svenire!

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