Quando davanti ad un caffè Twitter smette di cinguettare

“Eravamo quattro amici al bar…” Così cantava Gino Paoli negli anni ’90. Da allora poco è cambiato: il bar è ancora il luogo ideale per chiacchierare di sport, gossip, politica e vita privata. Con buona pace dei social network che davanti ad un caffè vengono dimenticati.

Zucchero, caffè e…chiacchiere. Con lo smartphone dimenticato in tasca. Perchè se durante la giornata il telefonino è sempre a portata di mano per essere costantemente aggiornati su quanto accade sui vari social network, quando si entra al bar Twitter, Facebook and company finiscono nel dimenticatoio e si preferisce parlare a quattr’occhi e concedersi una pausa che di virtuale ha ben poco. Del resto lo cantava anche Gino Paoli negli anni ’90: i suoi “quattro amici al bar” si incontravano davanti ad un bicchiere di vino, ad un caffè o ad un whisky per “cambiare il mondo”. Niente sembra essere mutato da allora: l’imporsi dei social network non ha soppiantato le buone tradizioni: ancora oggi i bar sono i luoghi ideali per incontrarsi e parlare di sogni, progetti e futuro. Ma non solo perchè si discute anche di politica, di sport, di gossip e di vita privata. Davanti ad un espresso o ad un buon bicchiere di rosso la lingua sembra sciogliersi e lasciarsi andare a confidenze e segreti.

L’appuntamento davanti al bancone, nonostante la crisi, è irrinunciabile. Gli italiani preferiscono risparmiare su viaggi e abbigliamento ma alla colazione e all’aperitivo fuori casa non sanno dire di no. La puntata al bar continua a fare gola. Al mattino per il primo buongiorno o alla sera dopo una giornata lavorativa, la pausa nei caffè è tappa quasi obbligata. E non solo per gustare brioche, cappuccino o calici di vino. L’incontro al bar diventa un’occasione per socializzare, parlare, scambiarsi confidenze e segreti, senza nascondersi dietro uno schermo. Dalla vita privata allo sport, passando per i problemi lavorativi e il gossip, sorseggiando la bibita preferita, è sempre il momento per fare quattro parole. Il barman viene spesso chiamato a raccogliere confidenze e segreti ed è anche colui che, con i suoi sorrisi e i suoi caffè, dovrebbe far tornare il buon umore.

Secondo uno studio condotto su 480 barman e gestori e oltre 1200 avventori (fonte Tgcom), per il 60% degli italiani il bar è il luogo ideale per le confidenze. Chi era preoccupato che il dilagare dei social network potesse rovinare i rapporti a tu per tu dovrà ricredersi perché le chiacchiere da bar resistono e non hanno intenzione di soccombere alle chiacchiere virtuali.

E voi di che cosa parlate? Condite la pausa caffè con chiacchiere leggere o amate discutere di politica o di problemi lavorativi?

Fonti: Tgcom, La Stampa

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