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Arabica e fondente, robusta e cioccolato bianco, dessert e moka. I consigli per trasformare l’espresso in un’esperienza Sublime Il caffè accompagnato ad un cubetto di cioccolato […]
La ricetta di Csaba dalla Zorza per il più classico dei dessert al caffè. In versione monoporzione, per far incontrare food&fashion.
Richieste assurde al bar, combinazioni alle quali nemmeno le menti più fantasiose riescono ad arrivare. Al bar il caffè lo si beve in tutti i modi. […]
Dopo il tè verde arriva il caffè verde, ennesimo rimedio miracoloso per perdere peso. Come funziona e perché dovrebbe funzionare – il condizionale è d’obbligo
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Fegato, diabete, performance sportiva. Il caffè aiuterebbe la nostra salute – fino a combattere le rughe e a limitare il rischio di suicidi. Ecco gli ultimi […]
Speravamo fosse afrodisiaco ed invece il caffè può essere controproducente. Soprattutto perché un sondaggio rivela come un buon espresso sia meglio del sesso. Leggere per credere…
Mignoli che si sollevano, caffè fatti roteare come un bicchiere di rosso e altri errori di chi vuole atteggiare a gran dama o esperto sommelier. Per […]
Un tempo, e forse ancora, letti per predire il futuro, i fondi di caffè sono più affidabili in versione “beauty”: con olio, miele e pochi altri […]
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I consigli per trasformare l’espresso in un'esperienza Sublime
Il caffè accompagnato ad un cubetto di cioccolato è piacere allo stato puro, almeno quando un dessert in cui il dolce dello zucchero si fonde con la cremosità di una farcitura e con la nota amara del caffè. Caffè e cioccolato vanno da sempre di pari passo, ma la bontà empirica di questo abbinamento è oggi materia di studio per chef e pasticceri, alla ricerca del connubio perfetto. Il caffè è una spezia e come tale può esaltare il gusto di altri alimenti a cui è abbinato. Al tempo stesso i cibi possono esaltare le caratteristiche organolettiche delle varie tipologie di caffè. Gli chef hanno imparato ad utilizzare in cucina la polvere di chicchi tostati, a conoscere i crù o i blend per realizzare le loro ricette dolce e salate, e i pasticcieri stanno sperimentando accostamenti sempre più arditi e indovinati per questi due elementi della cucina. Scordarsi il binomio caffè e peperoncino, diventato di gran moda una decina di anni fa e ormai passato decisamente di moda. La ricerca è andata ben oltre. “Avevo un sogno: trasformare totalmente la concezione del caffè, facendolo diventare da semplice bevanda calda ad un vero e proprio dessert per godersi un momento di puro piacere. Il caffè gourmand è nato così, un modo per renderlo l’elemento centrale di un piatto in abbinamento ad una selezioni di cioccolatini e di dolci realizzati ad hoc” racconta Nicola, anima dei negozi Sublime di Torino – delle cremerie “come una volta” in cui trovare il gelato, la pasticceria, ma anche cioccolateria e un ottimo caffè. Qui il caffè lo si può semplicemente bere, al bancone, o degustare insieme a dolci, praline e scorze di frutta candita, scoprendo i sapori, i profumi, le emozioni che ogni combinazione può dare. I caffè sono diversi per origine, tostatura, ci sono i blend e i crù di un'unica varietà, e così ci sono diversi tipi di cioccolato, e di abbinamenti con spezie e frutta candita, come questi – che si possono assaggiare da Sublime o ricreare a casa. Già dal prossimo pranzo. Dessert e caffè. Rigorosamente in quest’ordine In generale i dessert di fine pasto vanno abbinati ad un caffè 100% arabica, da bere dopo il dolce per lasciare a lungo il proprio aroma. caffè 100% arabica è perfetto perchè abbastanza leggero e quindi in grado di non coprire del tutto il sapore del dessert –perfetti il tiramisù o una sacher, connubio perfetto fra cioccolato e frutta. Arabica o robusta – ad ogni caffè il suo cioccolatino Blend a prevalenza robusta, dal gusto forte e corposo. Caffè adatto alla prima colazione all’abbinamento con il cioccolato bianco la cui composizione a base di burro di cacao e latte deve essere contrastata dal gusto intenso del caffè. Un abbinamento speciale, anche per la creazione di cioccolatini e praline bianche in cui giocare con il chicco e la polvere di caffè. 100% arabica, dal gusto molto delicato, adatto a tutto l’arco della giornata. Caffè adatto ad essere abbinato al cioccolato al latte o ad un cioccolato fondente al 70%. Questo cioccolato intenso e persistente si sposa alla perfezione con il retrogusto lasciato da un caffè leggero. Blend a prevalenza arabica, profumato e fine nei sapori. Un caffè da controbilanciare con un cioccolato fondente al 62% o con un cioccolato al latte caramellato leggermente salato. E con la classica moka, a casa? “Perfetto un cioccolato fondente al 60%. E non si sbaglia mai”. [post_title] => Caffè&Cioccolato: l’abbinamento perfetto [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => caffe-cioccolato-abbinamento-perfetto [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2013-10-30 14:56:27 [post_modified_gmt] => 2013-10-30 13:56:27 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/caffe-cioccolato-abbinamento-perfetto/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [1] => WP_Post Object ( [ID] => 66733 [post_author] => 5 [post_date] => 2013-10-30 13:13:32 [post_date_gmt] => 2013-10-30 12:13:32 [post_content] =>La ricetta di Csaba dalla Zorza per il più classico dei dessert al caffè. In versione monoporzione, per far incontrare food&fashion.
Ingredienti per circa 6 bicchierini 2 tazzine di caffè espresso 4 biscotti savoiardi morbidi 3 uova biologiche (userai 3 tuorli più un albume) 6 cucchiai di zucchero 250 g di mascarpone Cacao amaro per decorare Inizia preparando il caffè e lasciandolo raffreddare in un piatto fondo. Spezzetta i biscotti in modo da riuscire ad inserirli nel fondo dei bicchierini che utilizzerai per servire i tiramisù. Ricopri con i savoiardi la base di ciascun bicchiere e lascia da parte altri biscotti per un secondo strato. Con un cucchiaino da caffè, bagna i savoiardi con la quantità di caffè necessaria ad inzupparli ma senza lasciare troppo liquido sul fondo. Metti da parte i bicchieri. Monta il bianco d’uovo in una lattiera di metallo fredda e tienilo in frigorifero fino al momento di usarlo. In una ciotola a parte monta con un frullino elettrico i tuorli e lo zucchero, per circa 2 minuti. Poi incorpora il mascarpone mescolando dolcemente con una spatola. Per ultimo incorpora il bianco montato a neve. Trasferisci il composto in un sac à poche usa e getta. Taglia la parte finale quel tanto che basta per far uscire il composto e fai uno strato per ciascun bicchiere, sino a ricoprire bene i biscotti. Sistema altri biscotti (se i bicchieri sono alti abbastanza) e bagnali con il caffè. Fai un altro strato composto al mascarpone. Conserva il tiramisù così in frigorifero per almeno due ore (massimo 24 ore) prima di consumarli. Setaccia un po’ di cacao amaro sulla superficie giusto prima di servirli. (Questa ricetta è tratta dal libro Fashion Food Milano di Csaba dalla Zorza, Luxury Books ed.) [post_title] => Tiramisù individuali di Csaba [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => tiramisu-csaba-caffe [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2013-10-30 13:13:32 [post_modified_gmt] => 2013-10-30 12:13:32 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/tiramisu-csaba-caffe/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [2] => WP_Post Object ( [ID] => 66730 [post_author] => 5 [post_date] => 2013-10-30 08:33:54 [post_date_gmt] => 2013-10-30 07:33:54 [post_content] =>Richieste assurde al bar, combinazioni alle quali nemmeno le menti più fantasiose riescono ad arrivare. Al bar il caffè lo si beve in tutti i modi. Anche macchiato con il vino rosso…
La pazienza è la virtù dei... baristi, l'unica in grado di far fronte alle miriadi di richieste assurde fatte al bar. Quando si parla di caffè, infatti, gli italiani sono molto (ma molto) esigenti. Non sembrano esistere regole quando si chiede un espresso al bar: ognuno segue le proprie abitudini, i propri riti e il proprio personale piacere, facendo richieste al limite dell’assurdo. Ho sentito chiedere “un accenno di caffè”, o un “caffè schiumato senza latte” o ancora un “caffè lungo, ma non troppo”. Da assidua frequentatrice di bar e amante dell’ormai “banale” espresso (talmente banale che spesso i baristi mi chiedono, con un velo di stupore nella voce, “normale?”) potrei continuare. Come quando ho sentito chiedere un ristretto con la goccia (per poi scoprire che si trattava di una goccia di latte, messa sul cucchiaino per “non sgarrare e non esagerare”).Ristretto, lungo, macchiato, corretto. Sembrerebbero richieste normali, ma spesso nascondono delle “insidie”. L’accenno di caffè non è nient’altro che un ristretto corto, un “ristrettissimo potrei dire”. Appoggi la bocca alla tazzina ed è già finito. E poi il lungo ma non troppo. Ho visto il barista vacillare e chiedere al cliente di fermarlo quando riteneva opportuno. E ancora un caffè schiumato ma senza latte (con che cosa allora?). E poi il caffè corretto, ma non come lo bevevano i nostri nonni, con la sambuca. Oggi corretto significa con l’aggiunta di nutella, di granelle, di una spruzzata di cacao…
Tazza piccola o tazza grande? Anche le dimensioni giocano un ruolo fondamentale. Se un tempo solo chi beveva il caffè d’orzo aveva il privilegio di poter scegliere, ora sembra che le due alternative siano appannaggio anche degli amanti del caffè. L’espresso, oggi, c’è chi lo beve in tazza grande. Per non parlare del macchiato, che diventa quasi un cappuccino.
Bollente, ma solo per alcuni. Il caffè c’è chi lo beve al limite dell’ustione e chi invece lo ordina e poi lo lascia raffreddare. Ho visto clienti discutere tra di loro, perché “il caffè tiepido proprio non lo si può bere” e altri che si fanno scaldare la tazzina, aprono la bustina di zucchero per essere pronti e non appena servito, lo trangugiano, senza preoccuparsi della temperatura altissima. Perché piace così. Perché ogni palato ha le sue esigenze.
Zucchero, miele, dolcificante. O Fruttosio. C’è chi sostiene che il vero intenditore non aggiunge zucchero. Ma anche qui si tratta di gusti. Zucchero raffinato o zucchero di canna? Ma non solo. C’è chi mette il dolcificante e chi chiede un particolare tipo di miele. E ancora chi chiede il fruttosio…
“Un cappuccino tiepido tendente al caldo”. È questa una delle richieste più assurde che si è sentito fare Silvio Paterno, gestore del Coffee Shop 1882 presso Eataly di via Lagrange a Torino. E ancora un “caffè un po’ lungo ma forte, o un espresso in vetro, ma vetro freddo”. Ma non finisce qui perché alle richieste si aggiungono le domande: “Se bevo questo decaffeinato mi assicura che stanotte dormo?” O ancora: “L’orzo contiene caffeina?”
Ma non è l’unico a dover far fronte a richieste stravaganti. “Un signore mi ha chiesto un ristretto in tazza grande molto macchiato ma senza schiuma e bollente” racconta uno dei ragazzi che lavora al bar con Silvio. “E concludo parlando del più strampalato: un inglese mi ha richiesto un cappuccino…macchiato al vino rosso”.In ogni caso, anche di fronte alla richiesta più strampalata, il barista deve essere pronto a comportarsi nel migliore dei modi, ecco i nostri consigli!
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Verde, come il chicco di caffè non ancora tostato, ecco l’ultimo ritrovato naturale sciogli pancia e sciogli grasso. Leggenda metropolitana o verità scientifica non importa, in Rete l’ultima trovata in fatto di dimagrimento ha già riscosso il naturale successo e si è diffusa come un’epidemia (dopo il sesso, le diete sono la benedizione del traffico web…). Caffè, crudo Il caffè verde non è altro che chicchi di caffè “crudi”, prima della tostatura che li rende scuri e aromatici. Il caffè verde è una materia prima per chi ha deciso di provare a tostare il caffè in casa, e per chi ha deciso di frullarlo per un’infusione dimagrante. Per farla, i chicchi vengono semplicemente frullati e poi immersi in acqua a 80-90° per alcuni minuti, per estrarre la caffeina. Sarebbe proprio la caffeina ad avere infatti effetti dimagranti perché faciliterebbe lo smaltimento del tessuto adiposo e l’attacco ai depositi di grassi e aumenterebbe le prestazioni corporee, circolatorie e cardiache. Secondo altri limiterebbe la trasformazione degli zuccheri in tessuto adiposo e accelerando il metabolismo aiuterebbe a bruciare più calorie. C’è chi lo consiglia di primo mattino, per rilasciare gli effetti lungo tutta la giornata e chi nello specifico vuole risolvere problemi di “pancetta” sul girovita. In vendita ci sono anche pillole concentrate e polvere solubile, per evitarsi l’infusione a caldo. Perché verde? Se la chiave è la caffeina, per quale motivo non funzionerebbero le tazzine di espresso? Il caffè verde rilascia la caffeina più lentamente, anche se ne contiene meno di quello torrefatto, evitando picchi e cali. In più, dovrebbe conservare più sostanze antiossidanti e sali minerali. L’effetto della caffeina sull’organismo è però molto soggettivo e dipende dall’abitudine del singolo, da età e sesso, dal tipo di vita che si conduce – e questo è abbastanza intuitivo perché funziona così anche con il classico caffè. In qualunque scenario la caffeina aiuterebbe comunque a far dimagrire chi già mangia di meno e fa attività fisica. Il puntino sulla I Il caffè è ricco di polifenoli, e questo è ormai acclarato, così come risulta oramai evidente una correlazione fra il consumo di caffè e malattie come l’ipertensione, il diabete di tipo 2, l’obesità. Non ci sono invece evidenze scientifiche che l’Acido Clorogenico (CGA), contenuto in pillole e integratori, possa effettivamente fare bene alla salute. Il caffè però fa di sicuro bene all’umore, è un piacere e regala un attimo di felicità – nel mondo di oggi ci sembra già abbastanza così. [post_title] => L’ultima moda: bere caffè verde (forse per dimagrire) [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => ultima-moda-caffe-verde-dimagrire [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2013-10-23 10:43:42 [post_modified_gmt] => 2013-10-23 08:43:42 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/ultima-moda-caffe-verde-dimagrire/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [4] => WP_Post Object ( [ID] => 66724 [post_author] => 5 [post_date] => 2013-10-23 09:07:20 [post_date_gmt] => 2013-10-23 07:07:20 [post_content] =>Il Best Barista 2013 viene dalla Turchia, sia chiama Soner e ha sbaragliato nella finale alla Fiera Host gli altri concorrenti. È stato il migliore per capacità tecniche, organizzazione, empatia con il pubblico e per i suoi segreti su come servire il caffè dalla sua terra d’origine…
Una gara all’insegna della bravura, della velocità, della competenza, della simpatia. La finale di best Barista alla fiera Host 2013 [Salone internazionale dell’ospitalità professionale svoltasi a Milano dal 18 al 22 ottobre scorso] è stato tutto questo e molto altro. Certo, potremmo venire tacciati di essere di parte ma questo lo potrebbe dire solo chi non ha assistito all’enorme affluenza di pubblico accorso all’evento o chi non conosce questa bella competizione. Per questo ve la raccontiamo con il nostro punto di vista, appassionato e coinvolto ma il più possibile oggettivo. Il concorso best Barista è promosso da Caffè Vergnano, che anche quest’anno ha invitato i propri baristi a sfidarsi a colpi di espressi, cappuccini e altre specialità del gusto italiano. Le diverse selezioni nazionali si sono svolte durante il corso dell’anno, e gli 8 finalisti si sono ritrovati a Milano per l’ultima competizione, durata due giorni, dove i partecipanti sono stati valutati da una giuria di esperti. Ogni partecipante ha saputo rappresentare il proprio Paese – Grecia, Malesia, Indonesia, Slovacchia, Francia, Lettonia, Turchia e Italia (da nord a sud) – in modo originale e caratteristico, senza perdere l’essenza del caffè italiano ma arricchendolo con qualche dettaglio del proprio paese d’origine: dai macarons d’oltralpe, i preferiti dai francesi per accompagnare l’espresso, al tipico servizio da caffè turco, con tazzina e recipiente porta dolci finemente realizzati in argento; dal caffè servito su tovaglietta di carta firmata da Amanda “from Malaysia with love”, a quello accompagnato dai tovagliolini con i colori della bandiera slovacca. I ragazzi che si contendevano il titolo erano emozionatissimi (le mani tremavano visibilmente nel porgere ai giudici le tazzine) ma ben preparati, hanno restituito una bella immagine dei giovani di oggi, capai ancora di imparare, di credere in quello che fanno, di combattere e di mettersi in gioco accettando con il sorriso che il proprio compagno sia più forte e preparato. Molti i parametri di valutazione della competizione: la preparazione innanzitutto, insieme alla velocità (quanti più espressi, take away e cappuccini possibile in 10 minuti! Magari con un po’ di latte art...), alla pulizia (guai a lasciare la spugna in vista, per non parlare dell’ossessione dei giudici per la lancia vapore sempre linda e brillante), alle competenze in fatto di origini di caffè, tempi di estrazione, caratteristiche delle varie miscele. Ovviamente, oltre a tutto ciò, un vero barista deve essere accomodante e creare empatia con il proprio cliente. Penalità a rischio squalifica, una pessima valutazione e l’abbandono del pubblico (sventura mai capitata!) La sfida avvincente ha richiamato pubblico da tutta la fiera, nello stand spettacolare allestito da Caffe Vergnano. Un vero e proprio Coffee Shop con tanto di bancone, tavolini, sedie e tutta l’atmosfera di una caffetteria rilassante e moderna. Lo spirito della manifestazione è stato colto al meglio anche grazie al master trainer dell’Accademia Vergnano, Damian Burgess, artefice fin dall’inizio, ormai mesi e mesi fa, del lungo tour intorno al mondo alla ricerca dei migliori professionisti e che, anche in questa fase finale, si è rivelato un ottimo direttore d’orchestra (ndr. soprattutto nella gara mondiale dove finalmente ha potuto esprimersi liberamente in inglese!). Come ogni vera competizione che si rispetti il vincitore, Soner Ozdemir, che si era aggiudicato il primo posto nelle selezioni locali il 1 agosto scorso, insieme ai suoi accompagnatori e alla famiglia Vergnano, ha festeggiato con la bandiera turca, raccogliendo applausi e complimenti da tutti i compagni. Tanti veri campioni di ospitalità ed accoglienza! [post_title] => Eletto il Best barista 2013: sventola la bandiera turca [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => best-barista-2013-caffe-vergnano [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2013-10-23 09:07:20 [post_modified_gmt] => 2013-10-23 07:07:20 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/best-barista-2013-caffe-vergnano/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [5] => WP_Post Object ( [ID] => 66721 [post_author] => 5 [post_date] => 2013-10-23 08:48:05 [post_date_gmt] => 2013-10-23 06:48:05 [post_content] =>Fegato, diabete, performance sportiva. Il caffè aiuterebbe la nostra salute – fino a combattere le rughe e a limitare il rischio di suicidi. Ecco gli ultimi studi...
Tre o quattro tazzine al giorno, questa la dose quotidiana consigliata per gli amanti di questa bevanda… Sono tante le “voci” che girano sul caffè alle quali è facile trovare una risposta. Partendo dal presupposto che esagerare non va mai bene (come del resto per ogni cosa), è vero, infatti, che non va bevuto in dosi elevate, che non è consigliato a chi soffre di pressione alta o di patologie cardiache, che aiuta la concentrazione, che ci sono persone più o meno sensibili alla caffeina e che è il modo migliore per staccare e ricaricare le energie, oltre ai luoghi comuni c’è molto di più. Gli studiosi sono infatti concordi nell’affermare che ancora tanto deve essere scoperto sull’oro nero, che racchiude in sé doti assolutamente insospettabili. Vediamone alcune. Il caffè aumenta le performance degli atleti. Gli sportivi sanno bene che bere un espresso prima di una gara regala una buona dose di carica. Il caffè aumenta la presenza di acidi grassi nel sangue che vengono poi bruciati durante lo sforzo fisico per produrre energia. Sport o vita quotidiana, l’energia del caffè aiuta anche le performance… sessuali! Il caffè è un importante alleato per chi è a dieta. La caffeina, infatti, inibisce il senso della fame: bevuto a metà mattina o nel pomeriggio rappresenta un rompi digiuno molto efficace che aiuta ad arrivare all’ora di pranzo senza cedere alla tentazione di spuntini. L’ultima moda è il caffè verde, da bere in infusione, ma non bisogna dimenticare che una classica tazzina di espresso, assaporato senza zucchero, contiene solo 2 calorie. Il caffè contiene sostanze antiossidanti naturali, molecole che rallentano e neutralizzano i danni causati dai radicali liberi. Le proprietà antiossidanti del caffè sono dovute alla ricchezza di acidi cloro genici, potenti antiossidanti che sarebbero coinvolti nella regolazione dei livelli dell’assorbimento di glucosio nel sangue. Il caffè è un’arma per combattere il diabete. Secondo gli scienziati è utile nel trattamento e nella prevenzione del diabete di tipo 2, la più comune e più diffusa forma di questa patologia, che si manifesta con l’avanzare dell’età, normalmente in persone sovrappeso e che conducono una vita troppo sedentaria. Rispetto al diabete di tipo 1, ritenuto da molti studiosi una malattia autoimmune, che si manifesta di solito in persone al di sotto dei 35 anni, quello di tipo 2 è molto più legato allo stile di vita e all’alimentazione. Il caffè riduce il rischio di cancro alla pelle per le donne. I ricercatori dell’Università di Harvard hanno seguito più di 112mila uomini e donne per un periodo di venti anni: la ricerca ha evidenziato che le donne che bevono tre o quattro tazze di caffè al giorno hanno molte meno probabilità di sviluppare un tumore alla pelle. Il caffè aiuta il fegato. Sembra infatti essere un valido protettivo contro alcuni disturbi, riducendo il rischio di cancro al fegato del 40%. Alcuni studi hanno dimostrato che tre o quattro tazzine al giorno possono ridurre il rischio di cirrosi fino all’80%. Il caffè riduce il rischio di suicidio. Secondo i ricercatori della Università di Harvard, le persone che bevono dalle 2 alle 4 tazzine al giorno hanno il 50 % di possibilità in meno di togliersi la vita rispetto alle altre. Lo studio ha dimostrato quindi che la caffeina avrebbe gli stessi effetti di un antidepressivo. [post_title] => Caffè e salute: le virtù insospettabili [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => caffe-e-salute-le-virtu-insospettabili [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2013-10-23 08:48:05 [post_modified_gmt] => 2013-10-23 06:48:05 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/caffe-e-salute-le-virtu-insospettabili/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [6] => WP_Post Object ( [ID] => 66715 [post_author] => 5 [post_date] => 2013-10-16 14:15:39 [post_date_gmt] => 2013-10-16 12:15:39 [post_content] =>Speravamo fosse afrodisiaco ed invece il caffè può essere controproducente. Soprattutto perché un sondaggio rivela come un buon espresso sia meglio del sesso. Leggere per credere...
Il sesso “tira”: in tv, sui giornali e online – fa vendere, fa cliccare, alza i dati Auditel. Su un magazine maschile o femminile, settimanale o bimestrale, per giovani o terza età non manca mai. Ecco perché spunta sempre nei modi più diretti (tipo con articoli Come farla godere in 10 mosse) o indiretti (nelle rubriche parascientifiche di divulgazione sulla diffusione della pillola blu). Lo fanno tutti, dalla stampa spazzatura ai più autorevoli - basta dare un'occhiata alla colonna destra dei siti web dei maggiori quotidiani italiani. Ecco perché, essendo Coffeeandnews.it un magazine, non poteva non avere il suo pezzo a tema, sparato in home page per la gioia delle masse. Il caffè è afrodisiaco, doveva intitolarsi così. Peccato che quando abbiamo appoggiato le dita sulla tastiera a far ricerche ci siamo rese conto che il caffè non è per nulla afrodisiaco. E anzi, fa pure male all'amore. Perché il caffè dovrebbe essere afrodisiaco? Perché è un'eccitante, perché è forte e aromatico e poi perché sui cibi afrodisiaci si è letto di tutto – dal peperoncino alle arance, dalle ostriche alle melanzane. Ed invece il caffè no. Il potere eccitante della caffeina è indiscutibile: una sola tazza di caffè o bevande contenenti caffeina può dare più energia e resistenza, migliorando così le prestazioni fisiche. Questo effetto “atletico” influenza talmente le performance sportive che il Comitato Olimpico Internazionale ha classificato la caffeina come restricted droug, ossia che può essere utilizzata dai concorrenti solo senza esagerare. Il caffè assunto con moderazione è uno stimolante ma potrebbe influire negativamente sulla produzione di testosterone e quindi sul desiderio sessuale, e il suo abuso lo tramuta in un depressivo a causa del calo di capacità neurologica causato dallo svanire dell'effetto. In sostanza, il caffè non è per nulla afrodisiaco. Il caffè? Meglio del sesso per il 50% Caffè o sesso? La risposta potrebbe sembrare ovvia ed invece la catena alberghiera Le Meridien ha lanciato un sondaggio fra i propri ospiti (in 6 Paesi fra cui Stati Uniti e Cina) e ne ha diffuso i risultati i primi giorni di ottobre. L'esito, drammatico: il caffè è meglio del sesso! Il 53% degli ospiti preferisce il caffè al sesso come modo perfetto per iniziare la giornata. Il 78% piuttosto che rinunciare al caffè per un anno avrebbe detto basta ad alcol, social network e sesso. Un quarto degli intervistati senza il primo caffè del mattino si sente meno creativo, mentre il 22% che non può letteralmente alzarsi dal letto senza. Per il 16% - a avremmo giurato di più - la tazzina è il solo modo per affrontare e parlare con altre persone. Il caffè preparato con amore e servito a letto come buongiorno resta però un gesto davvero romantico. Così come la frase “sali a bere un caffè” pronunciata alla fine di un appuntamento. Non sarà perché il caffè è afrodisiaco, ma hanno sempre funzionato: da cosa nasce cosa.... [post_title] => Il caffè è meglio del sesso [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => caffe-sesso-afrodisiaco [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2013-10-16 14:15:39 [post_modified_gmt] => 2013-10-16 12:15:39 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/caffe-sesso-afrodisiaco/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [7] => WP_Post Object ( [ID] => 66712 [post_author] => 5 [post_date] => 2013-10-16 09:07:02 [post_date_gmt] => 2013-10-16 07:07:02 [post_content] =>Mignoli che si sollevano, caffè fatti roteare come un bicchiere di rosso e altri errori di chi vuole atteggiare a gran dama o esperto sommelier. Per scoprire i falsi conoscitori di caffè e qualche cattiva abitudine (ciucciare il cucchiaino, ad esempio).
Non c’è niente di peggio che vedere una finta signora che si atteggia a gran dama, seduta al tavolo da pranzo o in salotto, davanti ad una tazzina di caffè, con mignoli che si innalzano come code di volpino. Forse di peggio ci sono solo gli esperti in materiali, che per fare i degustatori provetti, roteano la tazzina come fosse un bicchiere di vino. Il galateo va di gran moda, almeno quanto fare finta di essere un sommelier, ma non c’è niente di più ridicolo di chi ci prova, commettendo una serie di errori uno dietro l’altro. Pessimi perché si cerca di strafare – quando ad essere normalissime persone educate c’è tanto da guadagnarci. Ecco un po’ di dritte per smascherare i “signori e le signore” del caffè – e imparare qualcosa di nuovo in materia che può sempre tornare utile. Se vuoi fare la perfetta padrona di casa Le posate da dolce, cucchiaini da caffè inclusi, non vanno mai apparecchiati sulla tavola ma devono arrivare insieme al dessert, o al vassoio del caffè. Al ristorante si usa così perché è più comodo per i camerieri apparecchiare tutto prima – ma a casa no. Fa eccezione la prima colazione ovviamente. Non servire il caffè a tavola. Il caffè (se non al ristorante) si beve in salotto, dove verranno condotti gli ospiti al termine della cena e dove si sarà allestito un piccolo tavolino per disporre il vassoio del caffè. Il caffè si serve nella caffettiera, la moka o una “teiera” apposita. Se si usano le cialde o si usa la macchinetta allora lo si porta già distribuito nelle tazzine. Attenzione ai tempi: la caffettiera mantiene il caffè al caldo, se lo servi nelle tazzine è meglio fare a tranche o il primo che hai preparato arriverà già freddo. Per essere veramente chic, la padrona di casa dovrebbe chiedere ad ogni ospite se desidera lo zucchero, quanto e eventualmente se gradisce l’aggiunta di latte o panna (entrambi da servirsi in appositi bricchi sul vassoio). Dovrebbe essere suo compito zuccherare il caffè e porgere la tazzina all’ospite. Nel caso in cui ogni ospite dovesse servirsi da sé, fondamentale il cucchiaio da zucchero (non si usa quello personale). A casa o al bar, ecco come si serve e come si beve La tazzina si serve poggiata sul piattino, con il manico rivolto a destra, e il cucchiaino sullo stesso lato. Il piattino si tiene con la mano sinistra, il cucchiaino con quella destra. La tazzina si porta alle labbra (non viceversa!) tenendo il manico con pollice e indice. Mai, mai, alzare il mignolo mo’ di coda di volpino. Poco chic e molto parvenù. Per assaporarne al meglio l’aroma Far ondeggiare la tazzina con movimenti rotatori, come fosse un calice di vino, non ha alcun senso e fa sembrare un po’ ridicoli. Il caffè va mescolato sempre, invece, anche se non si aggiunge lo zucchero. Ma non in senso orario o antiorario! Si mescola sempre dall’alto in basso, o viceversa. Il cucchiaino serve solo per mescolare. Dopo averlo usato, va riposto sul piattino, non lo si lascia immerso mentre si beve e non lo si appoggia dopo, a bevanda finita. Non si succhia, non si ciuccia, non ci si mangia la schiuma nel caso di un cappuccino. E dal mondo anglosassone, dove l’incrollabile tradizione del tea time è paragonabile solo al nostro rito dell’espresso, qualche altra etiquette rules sempre relativa al complicato rapporto tra tazzina, piattino, labbra e cucchiaino. Da osservarsi però quando si offre o si riceve una cup of tea. -Non si urtano i bordi della tazza di porcellana mentre si mescola -Evitare categoricamente di lasciare il cucchiaino nella tazza mentre si beve -Riporre il cucchiaino sul piattino, dalla stessa parte del manico -Bere il più silenziosamente possibile, evitando di sorseggiare e emettere strani suoni. Se vuoi saperne di più sul galateo del cucchiaino e della tazzina, leggi anche questo articolo... [post_title] => Signore e signori, il bon ton del caffè [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => galateo-cucchiaino-servire-il-caffe-bon-ton [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2013-10-16 09:07:02 [post_modified_gmt] => 2013-10-16 07:07:02 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/galateo-cucchiaino-servire-il-caffe-bon-ton/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [8] => WP_Post Object ( [ID] => 66709 [post_author] => 5 [post_date] => 2013-10-16 05:36:43 [post_date_gmt] => 2013-10-16 03:36:43 [post_content] =>Un tempo, e forse ancora, letti per predire il futuro, i fondi di caffè sono più affidabili in versione “beauty”: con olio, miele e pochi altri ingredienti scopri come creare vere maschere di bellezza in grado di cancellare i segni del tempo e restituire morbidezza a pelle e capelli…
Ricette di bellezza a base di caffè. E a beneficiarne sono soprattutto la pelle e i capelli. I fondi di caffè (va bene anche il macinato, ma usando quello da buttare non si avranno sprechi), uniti a semplici ingredienti quali miele o olio di oliva diventano delicati esfolianti per viso e corpo (aiutano anche a combattere la temutissima cellulite); oppure, se usati da soli, rappresentano un ravvivante naturale per i capelli scuri. Dopo aver preparato la moka vi basterà raccogliere (e far raffreddare!) i fondi per trasformarli poi in sorprendenti maschere di bellezza. La vostra pelle sarà più luminosa e morbida e si attenueranno i segni della stanchezza. Prendetevi del tempo per voi: l’ingrediente per vivere un momento di relax è sempre lo stesso. Versato in tazzina da sorseggiare o “spalmato” su viso e corpo l’effetto rilassante che regala il caffè è assicurato. Ecco allora tutto ciò di cui avrete bisogno. Maschera scrub viso. Per ottenere una crema ad effetto levigante vi serviranno i fondi del caffè da unire in una ciotola all’olio di oliva. Ottenuta una consistenza fluida la passerete con movimenti circolari su viso e collo per poi risciacquarla con acqua tiepida. Il composto può essere conservato in frigo per tre giorni e tirato fuori almeno due ore prima del suo utilizzo. Un’altra ricetta prevede l’utilizzo di albumi montati a neve ai quali aggiungere i fondi di caffè prima di stenderla su tutto il viso e lasciarla agire per 10 minuti. Scrub corpo. Lo scrub esfoliante per il corpo si ottiene unendo ad una tazzina di caffè (sempre fredda!) mezzo bicchiere di fondi, zucchero di canna, olio di oliva, un po’ di cannella e noce moscata. Ottenuto il composto, andrà massaggiato sul corpo con movimenti circolari prima di fare la doccia o il bagno. La crema può essere conservata in frigo in un barattolo chiuso ermeticamente per diversi giorni. Contorno occhi decongestionante. Stanchezza accumulata durante la settimana? Il vostro weekend sarà salvo grazie a pochi e semplici ingredienti. Un cucchiaio di fondi di caffè, uno di yogurt e un limone. Una volta mescolati otterrete una crema omogenea che andrà riposta in frigo per almeno mezz’ora. Trascorsi 30 minuti potrete applicarla sulle occhiaie e lasciarla in posa per circa 10 minuti. Il suo effetto sarà rinfrescante e decongestionante. Poi potrete rimuoverla con un batuffolo di cotone. Capelli scuri. Capelli spenti? Per farli tornare a splendere vi serviranno solo due cucchiai di fondo di caffè. Dopo aver applicato lo shampoo, strofinerete con il composto i capelli per poi risciacquare abbondantemente. Il colore sarà ravvivato e non dovrete ricorrete all’aiuto del parrucchiere. Caffè e benessere, come abbiamo visto, vanno a braccetto. E voi avete qualche altra ricetta a base di caffè da suggerire a chi cerca sempre nuovi segreti di bellezza? [post_title] => Fondi di caffè: scopri qual è il tuo futuro… di bellezza! [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => fondi-di-caffe-bellezza-pelle-capelli [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2013-10-16 05:36:43 [post_modified_gmt] => 2013-10-16 03:36:43 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/fondi-di-caffe-bellezza-pelle-capelli/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) ) [post_count] => 9 [current_post] => -1 [before_loop] => [in_the_loop] => [post] => WP_Post Object ( [ID] => 66736 [post_author] => 5 [post_date] => 2013-10-30 14:56:27 [post_date_gmt] => 2013-10-30 13:56:27 [post_content] =>Arabica e fondente, robusta e cioccolato bianco, dessert e moka. I consigli per trasformare l’espresso in un'esperienza Sublime
Il caffè accompagnato ad un cubetto di cioccolato è piacere allo stato puro, almeno quando un dessert in cui il dolce dello zucchero si fonde con la cremosità di una farcitura e con la nota amara del caffè. Caffè e cioccolato vanno da sempre di pari passo, ma la bontà empirica di questo abbinamento è oggi materia di studio per chef e pasticceri, alla ricerca del connubio perfetto. Il caffè è una spezia e come tale può esaltare il gusto di altri alimenti a cui è abbinato. Al tempo stesso i cibi possono esaltare le caratteristiche organolettiche delle varie tipologie di caffè. Gli chef hanno imparato ad utilizzare in cucina la polvere di chicchi tostati, a conoscere i crù o i blend per realizzare le loro ricette dolce e salate, e i pasticcieri stanno sperimentando accostamenti sempre più arditi e indovinati per questi due elementi della cucina. Scordarsi il binomio caffè e peperoncino, diventato di gran moda una decina di anni fa e ormai passato decisamente di moda. La ricerca è andata ben oltre. “Avevo un sogno: trasformare totalmente la concezione del caffè, facendolo diventare da semplice bevanda calda ad un vero e proprio dessert per godersi un momento di puro piacere. Il caffè gourmand è nato così, un modo per renderlo l’elemento centrale di un piatto in abbinamento ad una selezioni di cioccolatini e di dolci realizzati ad hoc” racconta Nicola, anima dei negozi Sublime di Torino – delle cremerie “come una volta” in cui trovare il gelato, la pasticceria, ma anche cioccolateria e un ottimo caffè. Qui il caffè lo si può semplicemente bere, al bancone, o degustare insieme a dolci, praline e scorze di frutta candita, scoprendo i sapori, i profumi, le emozioni che ogni combinazione può dare. I caffè sono diversi per origine, tostatura, ci sono i blend e i crù di un'unica varietà, e così ci sono diversi tipi di cioccolato, e di abbinamenti con spezie e frutta candita, come questi – che si possono assaggiare da Sublime o ricreare a casa. Già dal prossimo pranzo. Dessert e caffè. Rigorosamente in quest’ordine In generale i dessert di fine pasto vanno abbinati ad un caffè 100% arabica, da bere dopo il dolce per lasciare a lungo il proprio aroma. caffè 100% arabica è perfetto perchè abbastanza leggero e quindi in grado di non coprire del tutto il sapore del dessert –perfetti il tiramisù o una sacher, connubio perfetto fra cioccolato e frutta. Arabica o robusta – ad ogni caffè il suo cioccolatino Blend a prevalenza robusta, dal gusto forte e corposo. Caffè adatto alla prima colazione all’abbinamento con il cioccolato bianco la cui composizione a base di burro di cacao e latte deve essere contrastata dal gusto intenso del caffè. Un abbinamento speciale, anche per la creazione di cioccolatini e praline bianche in cui giocare con il chicco e la polvere di caffè. 100% arabica, dal gusto molto delicato, adatto a tutto l’arco della giornata. Caffè adatto ad essere abbinato al cioccolato al latte o ad un cioccolato fondente al 70%. Questo cioccolato intenso e persistente si sposa alla perfezione con il retrogusto lasciato da un caffè leggero. Blend a prevalenza arabica, profumato e fine nei sapori. Un caffè da controbilanciare con un cioccolato fondente al 62% o con un cioccolato al latte caramellato leggermente salato. E con la classica moka, a casa? “Perfetto un cioccolato fondente al 60%. E non si sbaglia mai”. [post_title] => Caffè&Cioccolato: l’abbinamento perfetto [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => caffe-cioccolato-abbinamento-perfetto [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2013-10-30 14:56:27 [post_modified_gmt] => 2013-10-30 13:56:27 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/caffe-cioccolato-abbinamento-perfetto/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [comment_count] => 0 [current_comment] => -1 [found_posts] => 1099 [max_num_pages] => 123 [max_num_comment_pages] => 0 [is_single] => [is_preview] => [is_page] => [is_archive] => 1 [is_date] => [is_year] => [is_month] => [is_day] => [is_time] => [is_author] => [is_category] => [is_tag] => [is_tax] => [is_search] => [is_feed] => [is_comment_feed] => [is_trackback] => [is_home] => [is_privacy_policy] => [is_404] => [is_embed] => [is_paged] => 1 [is_admin] => [is_attachment] => [is_singular] => [is_robots] => [is_favicon] => [is_posts_page] => [is_post_type_archive] => 1 [query_vars_hash:WP_Query:private] => cebedacdd38bc17db579d53ae46a35f2 [query_vars_changed:WP_Query:private] => 1 [thumbnails_cached] => 1 [allow_query_attachment_by_filename:protected] => [stopwords:WP_Query:private] => [compat_fields:WP_Query:private] => Array ( [0] => query_vars_hash [1] => query_vars_changed ) [compat_methods:WP_Query:private] => Array ( [0] => init_query_flags [1] => parse_tax_query ) )