Avere una famiglia numerosa, nel 2015, equivale ad appartenere ad una particolare razza aliena.
Me ne sono resa conto proprio in vacanza. Quest’anno mi sono sentita particolarmente osservata, andare in giro con quattro bimbi in spiaggia, fa una certa impressione alla gente. Ma quello che mi ha colpito di più sono stati i commenti che si scambiavano sulla navetta che ci trasportava in spiaggia. “Certo quattro figli piccoli, come si fa a stargli dietro,
come si fa a fare tutto?” La risposta è la
caffeina. Io e la caffeina siamo amiche intime. Se non fosse per lei, non potrei tollerare la sveglia all’alba tutti i giorni, e quando dico tutti, parlo di 365 giorni all’anno. I miei figli, i piccoli soprattutto non sanno cosa sia una domenica, un giorno festivo infrasettimanale, Natale o Pasqua, per loro dalle sei in poi è giorno. Punto. Lo so che per molte di voi è routine, ma quando fai i turni di notte, pagheresti oro per svegliarti più tardi, per poter dormire qualche minuto in più, perché il debito di sonno, se hai figli in giro per casa non lo recuperi mai. La caffeina mi permette di tollerare i loro capricci, le loro discussioni, il caos che riescono a generare in una manciata di secondi, magari quando avevi appena riordinato il soggiorno. Di norma, quando decido che è giunta l’ora di livellare la montagna di panni da stirare che ho accumulato, mi faccio prima una bella moka da due di caffè. Mi serve una bella carica! Pulire pavimenti, fare i letti, spolverare, pulire finestre e porte, cucinare, sistemare la cucina, pulire i bagni, fare lavatrici, stendere e stirare i panni, fare la spesa, accompagnare i figli a scuola, seguirli mentre fanno i compiti, andare a lavoro, portare i figli a catechismo, in piscina, andare alle riunioni scolastiche, accompagnare Chiara a fare riabilitazione, ogni tanto ci sta bene anche qualche corso di aggiornamento, e poi c’è il blog. No,
non sono Wonder Woman, semplicemente ritengo che ci siano delle priorità nella vita di ognuno di noi, laddove non è possibile arrivare a fare tutto non bisogna farsi venire l’esaurimento nervoso, la vita è un attimo e se per un giorno non hai spolverato, ma hai portato i figli al parco non ti succederà nulla di brutto, se sei uscita di casa trafelata perché ti sei alzata tardi e non hai fatto in tempo a fare i letti, non verrai incenerita prima che il sole tramonti. Se non hai avuto tempo di stare tutto il pomeriggio in cucina per realizzare deliziosi piatti con le tue manine e tiri fuori qualcosa dal congelatore al volo, la tua famiglia ti amerà lo stesso. Giuro. Care mamme è giunta l’ora di diventare un po’ più tolleranti con noi stesse, la perfezione non è di questo mondo, fatevene una ragione e se vi sentite giù di tono, la mia amica caffeina vi potrà dare una mano.
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