Tè o caffè: dimmi cosa bevi e ti dirò chi sei

Stile di vita e personalità determinano le nostre abitudini quotidiane, quelle di cui non riusciamo proprio a fare a meno. Tra queste, la preferenza fra tè e caffè delinea il confine tra due modi di vivere quasi agli antipodi!

L’immagine evocata da una fumante tazza di tè – magari aromatizzato – richiama placidi momenti dedicati al relax. Il tempo si ferma e i pensieri della giornata rimangono fuori dalla porta. Al contrario, la tazzina di caffè è il simbolo per eccellenza dell’attivismo, dello stimolo alla concentrazione e alla produttività. Due mondi opposti che raramente si incontrano, e che definiscono caratteri ed esigenze differenti, come le bevande che li rappresentano.

Chi beve tè
L’amante del corroborante infuso è generalmente una persona attenta ai dettagli, nel cerimoniale di preparazione della bevanda come nella vita. Un buon tè passa dalla teiera alla tazza solo dopo precisi passaggi, dal cui buon esito dipenderà la gradevolezza del suo sapore. Meticoloso ed attento, il suo bevitore abituale non disdegna la solitudine, e difende strenuamente il proprio diritto alla privacy. Il desiderio più grande dopo un intenso giorno di lavoro? Abbandonarsi sul divano stringendo tra le mani una tazza di decotto bollente e profumato, senza interferenze esterne. Nonostante consideri sacri i suoi spazi privati, anche il bevitore di tè apprezza i momenti gioviali in piacevole compagnia, ma è piuttosto selettivo riguardo le persone con cui condividere il suo tempo e la sua bevanda preferita.

Chi predilige il caffè
Prendiamoci una pausa caffè: queste parole sintetizzano perfettamente il profilo tipico dell’appartenente alla seconda tipologia. Sì, perché il caffè rappresenta un momento di aggregazione sociale, in cui scambiarsi idee ed opinioni all’insegna della convivialità, e più sono i partecipanti meglio sarà. Anche l’associazione di termini non è casuale: la parola pausa è quella che più frequentemente viene accostata alla bevanda italiana per eccellenza. Che sia nel bar della piazza o in corridoio davanti agli appositi distributori, bere un caffè in compagnia rappresenta un inviolabile momento di stacco, da cui trarre una sferzata di energia per un’efficiente ripresa delle attività. L’appassionato di questo rito è un individuo dinamico, che persegue con determinazione i suoi obiettivi, professionali e personali, intervallandoli con tazzine di espresso o macchiato caldo. Ambizioso ma concreto, non si perde troppo in chiacchiere, giusto il tempo di una pausa caffè.

Le differenze tra le due fazioni sono numerose, ma non è detto che essere ferventi sostenitori dell’uno o dell’altro sia una caratteristica permanente nel corso dell’esistenza. Non è insolito, infatti, ritrovarsi a modificare le proprie preferenze per un cambiamento di gusti o esigenze in una determinata fase della vita. La necessità di sentirsi più reattivi di fronte a un aumentato carico di impegni può far pendere la bilancia a favore del caffè, come la voglia di scoprire nuovi sapori può spingere a sperimentare le varietà più esotiche di tè. Ciò che conta è la qualità della bevanda, che rende il momento della degustazione un vero piacere per il corpo e lo spirito.

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