Polonia, XXXI Giornata Mondiale della Gioventù, chi è il misericordioso nel 2016?

Molto più di una vacanza: dal 26 luglio, i ragazzi riuniti a Cracovia in occasione della XXXI Giornata Mondiale della Gioventù si ritroveranno a tu per tu col Papa, a cantare la loro fede nella Divina Misericordia. Ma cosa significa, oggi, essere misericordiosi?

Sacchi a pelo, sorrisi e lo sguardo rivolto al cielo: anche quest’anno, i Papaboys faranno sentire la loro voce, ricordandoci che perfino i millennials hanno bisogno di spiritualità. Alla XXXI Giornata Mondiale della Gioventù parteciperanno infatti 600000 ragazzi che cercheranno di mettere in pratica il precetto “essere misericordiosi come il Padre”. Perché, come ha spiegato Benigni presentando l’ultimo libro di Papa Bergoglio, la misericordia “non è una virtù seduta in poltrona”, ma vive, invece, in tanti piccoli grandi gesti quotidiani. Quali? Noi ne abbiamo individuati sei!

-Perdonare il coniuge: ci vuole più coraggio a vendicarsi o a perdonare? Per il papa non c’è dubbio: gli atti eroici, anche in famiglia, sono pazienza e indulgenza. Ricordiamolo, la prossima volta che litigheremo col partner!
-Accogliere gli immigrati: Papa Francesco non si limita a condannare chi costruisce muri, violando i valori cristiani. Dà esempi tangibili, come ha dimostrato accogliendo in Vaticano 12 profughi approdati nell’isola di Lesbo. E se respingere chi cerca aiuto, dal suo punto di vista, è paragonabile a un “atto di guerra”, viene da sé che Gianfranco Rosi e Dario Fo si battano per premiare il coraggio e la misericordia dei lampedusani, candidandoli a un meritato Nobel per la pace!
-Visitare i carcerati: la misericordia abbatte le barriere, unendo chi ha convinzioni e credi differenti: come dimenticare la telefonata di Papa Bergoglio a Marco Pannella e il loro sodalizio a favore dei detenuti?
-Combattere l’ignoranza: c’è ancora bisogno di maestri, nell’era di Internet e della condivisione delle informazioni? Sicuramente sì! Da un lato per la mancata scolarizzazione, che in certi Paesi non consente ai bimbi di affrancarsi dalla loro condizione subalterna; dall’altro perché, anche da noi, per contrastare l’ignoranza che favorisce il malaffare gli esempi come Don Giuseppe Diana non sono mai abbastanza!
-Consolare gli ammalati: il 29 luglio, nel corso delle celebrazioni della Giornata Mondiale della Gioventù, il papa visiterà l’Ospedale pediatrico universitario di Cracovia. In quell’occasione, darà sollievo ai piccoli malati e ai loro genitori, portando loro una parola di conforto, insieme a tutta la forza della misericordia!
Placare la fame e la sete: i missionari impegnati all’estero e le associazioni di volontariato che operano nei refettori rappresentano certamente un mirabile esempio di carità cristiana. Tuttavia, come sottolinea Don Roberto Davanzo, per combattere la fame non è necessario recarsi in Africa, né servire alle mense: è sufficiente cambiare stile di vita, usando in modo etico le risorse a disposizione e promuovendo politiche sociali improntate all’eguaglianza. Insomma, non ci sono più scuse: la misericordia è alla portata di tutti!

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