Mostra CORPORATE ART: le macchine da caffè come opere d’arte

Può un oggetto da lavoro diventare artistico? Sembra proprio di sì, a giudicare dai risultati ottenuti da CORPORATE ART, la mostra che ha preso vita presso la Gnam. I tre modelli La Marzocco sono di Fabrizio Folco Zambelli e hanno come focus la magica suggestione delle terre africane.

“L’arte è intuizione fantastica compiutamente espressa”: così diceva Benedetto Croce e così sembra pensare pptArt, la società organizzatrice della mostra a cui hanno partecipato numerose aziende. Si recupera, così, un’antica collaborazione tra artisti e imprese italiane, in cui la  valenza artistica diventa strumento di comunicazione e di marketing.

La Marzocco, azienda fiorentina leader nella realizzazione delle macchine da caffè, ha partecipato all’evento espositivo con tre opere che comunicano l’immagine aziendale con grande efficacia e rimandano a rappresentazioni e simboli del continente nero. Si tratta di macchine espresso professionali, in acciaio inox, dotate di alta tecnologia e prodotte da un punto di riferimento a livello mondiale.

Folco Zambelli Fabrizio, in arte Bicio, è l’artista che ha dipinto i tre modelli customizzati, che si riferiscono alle tradizioni e alla storia della terra d’Africa: le scocche delle macchine per l’espresso hanno per soggetto, infatti, scene suggestive e tipiche del continente nero. Il loro fascino e la valente maestria dell’artista trasformano in oggetti d’arte le macchine da caffè La Marzocco. Ma quali sono le tematiche? Ecco svelato il mistero! Sono 3 le ispirazioni:

ad un animale: la zebra

ad un’eroina: Josina Mughema Machel

agli investimenti La Marzocco: le coltivazioni di caffè della Tasmania.

“Zebra” è un’opera di grande impatto estetico: i tratti e i colori dell’animale tipico dell’Africa orientale e meridionale personalizzano la scocca della macchina da caffè FB80 del 2011 e con la mente permettono di viaggiare nei luoghi più esotici dell’Africa nera. Giallo, arancione e nero fanno da sfondo alla zebra, evocando non solo la fauna locale ma anche i bagliori del sole africano al tramonto. Bicio ha trasformato una tecnologica e fredda macchina professionale in un dipinto che regala grandi emozioni e permette di viaggiare con la fantasia.

Il secondo modello ci porta in Mozambico e siamo nel 1971: Josina Mughema Machel, moglie del presidente Samora Machel, è uccisa durante la conquista dell’indipendenza del suo Paese. Ogni 7 aprile, in questa meravigliosa terra, ricorre la festa della donna di cui Josina è diventata simbolo. L’opera presenta cromatismi verdi, bianchi e neri che fanno da sfondo al viso della giovane donna, mentre sapienti pennellate riproducono i caratteristici tessuti tradizionali.

La Marzocco porta avanti anche un progetto no-profit nella piantagione di Songwa e alla mostra Mostra CORPORATE ART un modello di macchina da caffè presenta scene che permettono di vivere le prime fasi della raccolta. Le ciliegie, simbolo dei chicchi contenuti all’interno, vengono offerte dalle mani di chi le ha raccolte, mentre la parte laterale del dipinto ritrae una donna africana, vestita di rosso, intenta a raccogliere i chicchi dall’intenso e magico sapore. Nella zona inferiore dell’opera si scorgono i motivi del Kitenge, indumento tipico di Paesi come la Tanzania, l’Uganda e il Sudan. Dopo il rosso amaranto delle ciliegie di caffè, sono rappresentati i toni del marrone che evocano i chicchi a lavorazione ultimata.

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