Le regole per un caffè turco perfetto

È nato in Turchia ed è oggi diffuso in tutto il Medio Oriente, in gran parte del nord Africa e dell’Europa dell’Est: queste sono le regole da seguire per ottenere un caffè turco perfetto.

Come si prepara

Per prepararlo secondo la ricetta tradizionale turca c’è bisogno di pochi e semplici ingredienti:

  • del caffè in polvere finissimo, dalla consistenza impalpabile
  • acqua
  • il cezve o ibrik, la caffettiera tipica della Turchia
  • a seconda del gusto, zucchero o spezie.

La regola più importante da rispettare è di non far arrivare mai a ebollizione l’acqua, per evitare che la bevanda bruci e perda le sue qualità organolettiche. Per prima cosa va messa l’acqua nel cezve, la tradizionale caffettiera mediorientale. Si tratta di un bricco, generalmente in rame e ottone, con un lungo manico. La quantità di acqua da versare nel bricco è indicativamente di 50 ml per persona. Quando l’acqua sta quasi per bollire, il cezve va tolto dal fuoco e vanno aggiunti la polvere di caffè, lo zucchero e le spezie desiderate (molto comune è l’uso del cardamomo). Si considera un cucchiaino di polvere per ogni persona. La miscela deve essere mescolata con cura, per favorire lo scioglimento della polvere e la preparazione di una bevanda ricca di sapori e profumi.

Una volta mescolato il tutto, il cezve va rimesso sul fuoco, accertandosi che la fiamma non sia troppo forte. Man mano che la temperatura sale, si inizierà a formare uno spesso strato di schiuma. Quando la schiuma aumenta di volume, vuol dire che la bevanda sta per raggiungere l’ebollizione. A questo punto si possono fare due cose: si può servire l’infusione, versandola nelle tazzine o si può allontanare il cezve dal fuoco, lasciarlo raffreddare per qualche secondo e poi rimetterlo sul fuoco per altre due volte, in modo da ottenere una bevanda ancora più corposa. Prima di godersi la pausa, l’infusione va fatta decantare per qualche minuto, per far sì che la polvere sospesa si depositi sul fondo e si possa assaporare tutto il gusto di questa prelibatezza turca.

Una bevanda patrimonio culturale dell’umanità

Secondo la tradizione, il caffè turco va servito in piccole tazzine senza manico. In Turchia, in Grecia e in parte del mondo arabo alla polvere che si deposita sul fondo delle tazzine è riconosciuto un potere divinatorio. Il rituale della caffeomanzia permette di conoscere cosa il futuro riserva alle persone: leggendo e interpretando le figure formate dalla polvere si fanno previsioni sugli accadimenti futuri in diversi campi della vita.

Questa bevanda è tutelata dall’UNESCO che l’ha riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità e ha un proprio museo dedicato a Istanbul. Qui si possono scoprire tutti i segreti per prepararla a regola d’arte, ripercorrere le principali tappe della sua storia e cimentarsi nella sua preparazione, sotto gli occhi attenti del personale del museo delle arti turche e islamiche.

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