Tutto quello che devi sapere per fare un buon caffè con la Moka

Nell’immaginario collettivo la Moka è l’amica di tutti gli Italiani amanti del caffè,  a dispetto delle quantità industriali consumate ogni giorno nei bar e delle macchinette professionali. Negli anni la Moka ha progressivamente sostituito l’antica caffettiera napoletana. La motivazione principale è la sua estrema praticità. Prima di tutto, con la Moka  si può preparare velocemente un ottimo caffè, gustoso, denso e scuro al punto giusto. Inoltre la sua facilità d’utilizzo rende questo macchinario davvero indispensabile in diversi momenti della giornata, soprattutto al mattino, quando ti svegli e il tuo primo pensiero è una bella tazza di caffè fumante.

Cambiano i modelli, i colori e le dimensioni, ma la classica Moka resta sempre uguale

Nonostante sia in commercio in molti colori diversi, la Moka classica, quella preferita dagli italiani, è senza dubbio in acciaio, con il tappino superiore (quello che serve per scoperchiarla) rigorosamente di plastica nera, proprio come il manico. Negli anni, il suo design lineare ed essenziale ha subito davvero pochissime modifiche. L’unica differenza sostanziale tra una Moka è l’altra è data dalla grandezza, ovvero da quante tazzine si ricavano da una singola preparazione. Partendo dal presupposto che tutte le Moke sono uguali e hanno le stesse potenzialità,  quello che probabilmente non sai è che a cambiare molto spesso sono invece la consistenza e il sapore del caffè preparato. Queste qualità rendono un caffè più o meno buono, ma  non dipendono dalla Moka, bensì da come la si utilizza.

Come fare un buon caffè con la Moka

In altre parole, esistono degli accorgimenti, delle piccole astuzie e delle modalità di preparazione del caffè che, se seguite alla lettera, permettono di ottenere un caffè denso e scuro, gustoso e forte al punto giusto. In caso contrario il caffè non sarà dei migliori: la bevanda risulterà sempre bevibile, ma i tuoi ospiti non andranno in giro dicendo che fai un ottimo caffè! A questo, però, c’è rimedio, e come accennato ci sono alcune semplici regole da seguire per preparare un ottimo caffè. Ovviamente va seguita correttamente ogni fase del procedimento, perché basterà un errore per vanificare il risultato.

Conservare con cura la miscela è un buon punto di partenza

Per ottenere un buon caffè, innanzitutto devi prestare molta attenzione alla qualità della miscela e alla sua conservazione. Il migliore caffè al mondo diventerebbe infatti imbevibile dopo una settimana all’aria aperta. Per questo motivo è importante scegliere un contenitore ermetico da tenere ben chiuso, privo di umidità e soprattutto lontano da alimenti o bevande che emettono un forte odore. Il  motivo è molto semplice: il caffè assorbe gli odori, ma nel fare ciò cambia inevitabilmente il proprio aroma e il sentore tipico dei chicchi tostati e macinati.

L’importanza dell’acqua

Una volta scelta la miscela giusta e perfettamente conservata, il secondo fattore fondamentale per preparare un ottimo caffè è l’acqua. Infatti a Napoli, dove trovi il caffè più buono d’Italia, sono soliti dire che è proprio l’acqua “il segreto della tazzulella”. L’acqua deve essere priva di calcare, ma soprattutto bella fresca, e la caldaia va riempita con precisione fino al livello della valvola di sicurezza, non un millimetro in più e non un millimetro in meno. In caso contrario, il caffè risulterà troppo ristretto o viceversa troppo diluito.

Non pressare e ed evitare la condensa

Il filtro, ovvero quella parte rimovibile della Moka che ospita la polvere di caffè,  deve essere ben riempito. Utilizza un cucchiaino, forma una piccola cunetta ed evita di pressare la polvere per farcene stare di più o nel tentativo che l’effetto cialda renda il caffè simile a quello del bar (non è così). Dopo questa operazione, chiudi bene la Moka e mettila sul gas, lasciando cuocere a fuoco lento. Il prossimo consiglio riguarda l’uscita del caffè. Non appena senti la caffettiera gorgogliare e vedi il primo caffè – quello più concentrato – cominciare a uscire, ricordati di alzare immediatamente il coperchio e di lasciarlo così. In caso contrario, infatti, la condensa del vapore ricadrà nel bricco, alterando la qualità della bevanda. Non aspettare che il caffè esca completamente, ma al contrario togli la Moka dal fuoco qualche istante prima e versalo subito nella tazzina, senza preoccuparti della continua fuoriuscita. Si tratta solo di acqua colorata, poiché il grosso della polvere di caffè è già stato utilizzato. Inutile infine dire che lasciare il caffè a bollire una volta pronto è l’errore supremo: una bevanda bruciacchiata è amara e disgustosa anche zuccherata!

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