Il caffè nei dipinti di celebri pittori

Il fascino del caffè non poteva non colpire l’animo degli artisti fin dalla sua prima comparsa sulle scene: in tutto il mondo abbondano le opere dedicate alla bevanda dall’aroma intenso e dalla preparazione rituale.

Fin dagli albori, la cavalcata trionfale del caffè provocò una rivoluzione dei gusti e dei costumi che ha ben pochi paragoni e, ancora oggi, il culto per il caffè accomuna popoli geograficamente e culturalmente distanti. Un fenomeno di tale portata non sfugge agli artisti: ai quattro angoli del globo abbondano dipinti e sculture in cui figura il caffè, spesso usato come simbolo dai molteplici significati.

In Europa, il numero delle opere cresce con la popolarità del caffè: arrivato nel Seicento, nel Settecento diventa un’abitudine dei ceti sociali più alti ed ecco che gli artisti lo inseriscono in scene di vita nobile e alto-borghese, talvolta con intenti satirici come nella The Countess’ Morning Levée di William Hogarth. Nell’Ottocento, la massiccia apertura delle botteghe del caffè rende la bevanda decisamente più popolare e le opere d’arte che la immortalano aumentano.

Impossibile non pensare agli impressionisti, che ci regalano istantanee della grande stagione parigina dei caffè: ecco, per esempio, la golosa Fine della Colazione di Renoir o la coppia seduta Al Caffè di Manet, che ritrae anche una spiazzante Colazione nello Studio. I caffè della Ville Lumière colpiscono anche l’immaginario del russo Ilya Repin, autore di una tela intitolata proprio Caffè Parigino. E come dimenticare gli italianissimi Al Caffè di Zandomeneghi e l’omonimo dipinto di Milesi, la civettuola Conversazione al Caffè di Boldini e il luminoso Pergolato di Lega? Ma l’Ottocento ci regala anche l’animata Terrazza del Caffè la Sera di Van Gogh e il fumoso Tavolo del caffè di Munch.

Particolarmente interessanti sono le opere dedicate al caffè in giro per il mondo nel Novecento: epoca irrequieta non solo per la storia dell’arte. Bastano pochi esempi per comprendere come venga affrontato variamente il tema del caffè nel Secolo Breve, dall’essenziale Cocottina di Donghi alla chiassosa Petit Dejeuner dello spagnolo Juan Gris, dal microcosmo del Caffè Greco di Guttuso, alle atmosfere statunitensi ritratte da Hopper nei Nottambuli e in Automat.

Come dimostrano le panciute caffettiere che compaiono nelle nature morte del colombiano Botero, ancora oggi il caffè continua a suggestionare gli artisti di tutto il mondo. Un altro pregevolissimo esempio lo offre lo scultore di Hong Kong Johnson Tsang, autore di opere surrealiste che fondono tazze e piatti ricolmi con figure umane e personaggi fantastici; tra di esse spicca Ying Yeung, una scultura in cui il caffè in caduta libera da due tazze rovesciate si trasforma in due profili che si scambiano un intenso bacio, a conferma che il caffè è prima di tutto passione.

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