Café Pushkin

Il Café Pushkin a Mosca: perché visitare questo luogo così speciale?

Tra le vie di Mosca, in un palazzo barocco in Tverskoy Boulevard, sorge il Café Pushkin: atmosfera aristocratica tipica dell’Ottocento, interni in legno, libri e vetrate, lucernari decorati da piante rampicanti. Un luogo magico e sospeso nel tempo che attira turisti da tutto il mondo: la vera chicca del Café Pushkin, oltre agli arredi e al gustosissimo menù, è però la sua storia. 

Mentre ve la raccontiamo, vi consigliamo un sottofondo musicale: la celebre canzone francese Nathalie, cantata da Gilbert Bécaud nel 1964

Curiosi di sapere perché?

Musica e cioccolata: la romantica storia del Café Pushkin

Cafe Pushkin arredi

Sebbene lo stile del Café Pushkin ci riporti indietro nel tempo di più di 100 anni, dobbiamo dirvi che in realtà è stato inaugurato nel 1999

Ebbene sì: questo luogo d’altri tempi è in realtà giovanissimo, anche se l’aura magica che si respira al suo interno affonda le radici a metà del secolo scorso, proprio nella musica del cantautore Bécaud. Il Café Pushkin è nato, infatti, tra i versi di quella canzone.

Gilbert parla di un luogo, tra le strade di Mosca, in cui bere una cioccolata: “Elle parlait en phrases sobres, de la révolution d’octobre, je pensais déjà, qu’après le tombeau de Lénine, on irait au café Pouchkine, Boire un chocolat.” che in italiano si può tradurre così “Parlava con frasi sobrie della rivoluzione d’ottobre, io pensavo già, che dopo la tomba di Lenin, si potesse andare al Café Pushkin a bere una cioccolata.” 

Però, tra le strade di Mosca, il Café Pushkin non esisteva: se ne resero ben presto conto i turisti francesi che, incantati dalla famosissima canzone di Bécaud, quando visitavano Mosca andavano alla ricerca di questo luogo tanto sognato, senza però trovarlo.

Alla ricerca del Café perduto: l’inaugurazione del Pushkin

Negli anni ‘90, l’artista e restauratore russo Andrei Dellos decide di trasformare questo sogno in realtà e crea un luogo che potesse corrispondere all’immaginario collettivo del Café Pushkin.

Il locale viene inaugurato il 4 giugno 1999, e alla cerimonia di apertura venne invitato proprio Gilbert Bécaud, che riempì le stanze con le note di Nathalie.

La scelta di dare vita al Café Pushkin proprio in questa zona di Mosca non fu casuale: il poeta russo ottocentesco Aleksandr Puškin conobbe proprio lì la sua amata, che divenne poi sua moglie nella chiesa in fondo al viale dove sorge il café. Il nome di questa ragazza? Natal’ja … proprio come la Nathalie della canzone!

Tra le sale del Café Pushkin: una tappa da non perdere

Cafe Pushkin interni

Il Café Pushkin accoglie i suoi visitatori in quattro sale, arredate e decorate finemente in pieno Stile Ottocento: il proprietario Andrei Dellos è appunto un collezionista e ha arredato le sale del Café con molti pezzi originali.

La Sala della Farmacia 

Nella Sala della Farmacia si trova una collezione di busti di grandi filosofi del passato, come celebrazione dell’epoca classica e dell’Illuminismo: potrete sorseggiare un tè e mangiare una fetta di torta sotto lo sguardo vigile di Diderot, Seneca, Voltaire, Molière, Lomonosov, von Holbach, Socrate e Cicerone. 

Ma perché si chiama sala della “farmacia”? Notizie storiche risalenti all’inizio del ‘900, attestano che in quello stesso punto sorgeva anticamente una farmacia, gestita da due fratelli tedeschi. L’aneddoto è stato molto apprezzato, e la farmacia è stata celebrata con una sala dedicata.

Cafe Pushkin sale

La Sala del Camino

Questa è sala più elegante del Café Pushkin, accogliente e molto raffinata. Il tavolo è circondato da colonne neoclassiche, e il soffitto è affrescato con un’immagine della dea greca della vittoria Nike. Nel camino scoppietta il fuoco e i commensali si siedono tra i decori barocchi bianchi e dorati del muro, per trascorrere una serata indimenticabile.

La biblioteca e il piano ammezzato

Queste due sale collegate sono ispirate allo stile barocco e ricreano l’ambiente di studio di un nobile dell’Illuminismo: libri antichi e volumi rilegati alle pareti, strumenti scientifici come globi e astrolabi sugli scaffali, insieme a cannocchiali, strumenti ottici e orologi. Le vetrate fanno entrare una splendida luce naturale, impreziosita dalle piante rampicanti e dal colore caldo del legno dei mobili. Nella biblioteca, tutte le sere – tranne domenica e lunedì –  suona un duo di musicisti. 

La terrazza estiva

Nei mesi caldi, da qui si ammirano gli alberi del Tverskoy Boulevard, i tetti dei palazzi e le cupole delle chiese. La terrazza apre tutti i giorni alle 13 e chiude solo quando tutti gli ospiti se ne sono andati.

Il menù del Café Pushkin, da colazione a cena

Cafe Pushkin menu

Si racconta che, quando nel 1999 Dellos propose allo chef Andrei Makhov di curare la cucina del Café, gli disse che quello sarebbe stato un luogo che avrebbero visitato i loro nipoti. Makhov accettò. Oggi il menù del Café Pushkin propone per tutti i pasti giornalieri prelibatezze della tradizione russa con influenze continentali, accompagnato da bevande raffinate, ottimo vino e champagne e ovviamente selezione di vodka.

Tra blinis e caviale, panna acida e filetto Voronoff, salsa di funghi, dolci al cucchiaio, il Café Pushkin vuole soddisfare i palati più raffinati. 

I prezzi non sono di prima fascia – comprensibilmente, vista la location – ed è possibile sia prenotare che ordinare delivery. Se vi è venuta l’acquolina in bocca, andate sul sito del Café: il menù è interamente consultabile

Quindi, perché visitare il Café Pushkin a Mosca? Per la raffinatezza degli arredi, per l’abilità con cui è stato rievocato un mondo perduto, per la storia romantica che lega la canzone Nathalie e l’amore tra Aleksandr Puškin e Natal’ja. 

E ovviamente, per trascorrere qualche ora in un luogo unico al mondo



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