Come nasce il caffè Jamaica Blue Mountain

Nessun intenditore di caffè può davvero definirsi tale senza aver bevuto almeno una volta il Giamaican Blue Mountain: una delle qualità più pregiate al mondo. A renderla così speciale sono le particolarissime condizioni del territorio in cui viene prodotto.

Il Giamaican Blue Mountain viene coltivato in piantagioni situate, come dice il nome, sulle Blue Mountains giamaicane, alture vulcaniche a nord di Kingstone, che arrivano a toccare i 2350 metri di altitudine. La zona in cui si produce questa varietà ha un’estensione molto piccola: circa 6.000 ettari suddivisi in piccole piantagioni che difficilmente superano i quattro ettari.

Se le grandi altitudini sono fondamentali per la produzione di qualunque caffè di qualità, quello che differenzia le Blue Mountains giamaicane da tutti gli altri posti del mondo è: la nebbia! La spessa coltre lattiginosa, quasi onnipresente, scherma il caldissimo sole giamaicano, rallentando la maturazione dei chicchi. Il raccolto, che in ogni altra piantagione di caffè avviene ogni cinque o sei mesi, qui non comincia prima di dieci mesi. Per questo motivo i chicchi sono più grossi e il gusto di questa varietà è dolce e ricchissimo di sfumature di gusto, che spaziano dal tabacco alla vaniglia.

L’altissima qualità di questo caffè ne fa uno dei più richiesti al mondo e questo ha dato vita negli anni a ripetuti tentativi di contraffazione. Per salvaguardare la qualità dei suoi prodotti, il governo giamaicano ha stabilito pene severissime che vanno dai 600 mila dollari di multa ai sei mesi di reclusione. Anche i controlli sono severi: riguardano tutta la filiera, dalle condizioni del territorio (se il caffè è prodotto al di sotto dei mille metri non può avere la certificazione), alla coltivazione e la lavorazione. Esiste una specifica task force che controlla tutto il caffè pronto per l’esportazione anche a costo di creare ritardi nella spedizione.
Cinque piccole curiosità sul Giamaican Blue Mountain Coffee:

1. Il suo maggior importatore è il Giappone, che se ne accaparra ogni anno quasi l’intera produzione
2. La Giamaica è uno dei principali produttori mondiali di caffè. La prima pianta di caffè è arrivata sull’isola nella seconda metà del ‘700 come dono da parte del governatore della Martinica.
3. Con la fine della schiavitù le piantagioni vennero chiuse per creare coltivazioni di autosussistenza, rischiando di mandare nel caos la produzione di caffè. Il governo centrale allora diede vita ad un programma di formazione che spiegava come coltivare e lavorare il caffè.
4. Questa varietà di caffè viene confezionata in barili di legno e non nei consueti sacchetti.
5. A causa della sua naturale dolcezza andrebbe bevuto senza zucchero, possibilmente non al bar ma a casa, acquistando la confezione in grani che vanno macinati al momento per mantenere tutte le qualità intatte.

Se vi abbiamo incuriosito correte subito a cercarlo. Ultimamente, purtroppo, a causa di due malattie che attaccano le piante di caffè, la produzione del Giamaica Blue Mountain si è molto ridotta: non vorrete rischiare di non poterlo assaggiare, vero?

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