Il ritorno della moka

Avvistata in ristoranti e bar milanesi, la moka è controtendenza. Ecco dove trovarla, e perché


Tutto torna. Le mode come il karma, si ripropongono quando meno te lo aspetti. Funziona così nell’abbigliamento, nel design, della gastronomia. Vintage, lo definisce qualcuno per indicare il legame indissolubile con il passato uguale a se stesso, hipster sarebbe meglio definirlo quando qualcosa di demodé ritorna nella stessa forma ma con un nuovo significato.
Al caffè sta succedendo esattamente la stessa cosa, e mentre il mercato delle capsule si espande a ritmi cinesi, nonostante la crisi, è già arrivata la controtendenza.
Ritorna la moka, e questa è una moda finalmente italiana, autarchica e difficilmente colonizzatrice.

La moka in casa ce l’abbiamo tutti, e al 90% non abbiamo mai smesso di usarla, due volte al giorno, a colazione e dopo pranzo. Come fa ad essere trendy?!
L’abbiamo data per scontata, derubricata alla stregua del caffelatte della nonna, abbagliati dalla comodità di una capsula che restituisce in casa un espresso come al bar. Nel bene e nel male, sempre uguale a se stesso. La moka è sinonimo di slow-coffee, di maestria nella preparazione e riporta in ogni momento la mente al profumo della mattina. Ecco perché molti ristoranti milanesi e bar di tendenza l’hanno già rispolverata, e possiamo giurarci non saranno i soli.

Al Refettorio Simplicitas l’avevo trovata già un anno fa, insieme alla fontanella per l’acqua e un misuratore di decibel che impone un silenzio monacale nelle sale linde del ristorante. Refettorio-simplicitas
Lì il caffè –e la cucina tutta – è come quella di casa. Al tavolo portano un vassoio, la moka, le tazzine vuote e una zuccheriera e il cameriere serve come una brava padrona di casa.

Poi un altro ristorante milanese, la Trattoria Galeria, che al posto della macchina dell’espresso ha installato delle piastre elettriche su cui finiscono una dopo l’altra decine di mini-moka da uno. Alle dieci il profumo che si diffonde nella sala è meraviglioso…

Terzo indirizzo milanese, ma nella trafficata Stazione Centrale dei treni. Il Bistrot Milano Centrale occhieggia allo stile newyorkese tutto legno, acciaio e nero pece. bistrot milanoQui hanno deciso di puntare tutto sulla cuccuma napoletana, che affianca il classico espresso al filtred coffee americano.

Perché il ritorno della moka?
Le macchinette elettriche sono pratiche, ma la moka ha tutto un suo rito di preparazione che piace agli estimatori. C’è tutta una minoranza silenziosa pronta a tostarsi il caffè in casa, a diventare sommelier del caffè o a selezionare le miscela giusta per ogni momento della giornata – e la moka lascia libera la creatività, ed è low cost.

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