C’era una vodka e ora ci sono svariati caffè

Abituati alle favole vecchia maniera? Dimenticatevene per un po’. Questa è una storia diversa, una storia che inizia con “C’era una vodka”, che parla di una mamma che non se la sentiva troppo di fare la mamma e che, però, ha deciso di farla comunque. Una mamma che ora ha un bimbetto di un anno e mezzo e, come tante altre mamme, spesso si sente inadeguata e un po’ pessima.

Questa mamma prima di diventare tale usciva, faceva tardi la sera, si divertiva con gli amici, ne aveva un sacco, molti più di quanti ne abbia ora in effetti, partiva quando voleva e, magari, nemmeno tornava, organizzava weekend, beveva vodka e pure qualche Spritz. Mangiava pizza dal cartone seduta sul divano, non faceva mai il cambio di stagione e nessuno le aveva ancora presentato il ferro da stiro.

Questa mamma ha sempre bevuto molto caffè. Le sue giornate erano scandite dalle tazzine. Lei lo ha sempre preferito lungo, preferibilmente casalingo e fatto con la moka, al bar solo Americano. Il caffè le piaceva e le piace ancora molto soprattutto nella sua accezione più goliardica. “Ehi, quand’è che ci prendiamo un caffè” e “Ci vediamo per un caffè?” resteranno tra le frasi che pronuncia con maggior felicità (insieme a “Mi è arrivato lo stipendio proprio oggi che iniziano i saldi”).

Questa mamma pensa che la sua vita si potrebbe raccontare “a tazzine di caffè”. Chissà quante ne avrò bevute con la mia coinquilina spettegolando di questo o di quello” – si chiede – “E quante tazzine per chiarire quella discussione, per parlare di quel progetto, per capire e per capirsi”. Tazzine per innamorarsi, tazzine per lasciarsi, tazzine per incontrarsi di nuovo. Tazzine per riprendersi da una notte passata senza sonno.

Finché questa mamma non è diventata mamma. O meglio fin quando non lo stava per diventare. Niente caffè per un po’ (e vodka ma questa storia credo di avervela già raccontata), proprio nel momento nel quale ne avrebbe avuto più bisogno. Solo il suo aroma per tutta la gravidanza e per il successivo periodo di allattamento. Un aroma che non tutte le mattine bastava, specie in quelle mattine che arrivavano con solo qualche mezze ore di sonno dormite.

Quelle buie, nelle quali la fine non la vedi proprio. E il caffè manca troppo.

 

Ecco mamme (e future mamme) questo vi dice questa mamma che non se la sentiva troppo di fare la mamma, e alla quale il caffè è mancato come l’aria: sarà dura ma prima o poi tornerà per tutte la mattina giusta per bersi un buon caffè!

E quale migliore occasione per farlo se non quella di inaugurare la mia nuova collaborazione con Caffè Vergnano. Seguite gli altri post sul caffè sul mio blog www.ceraunavodka.it

 

Ceraunavodka ha (circa) trent’anni, un figlio di un anno e mezzo e un blog. Ah sì, ha anche un Coinquilino che condivide con me le gioie della genitorialità e un lavoro in un giornale locale. La sua maternità, quando è rimasta incinta, probabilmente era andata a farsi un giro fuori per bersi una vodka ghiacciata. Ora la incontra raramente, le sembra un po’ malmessa ma sa, per certo, che ha tanta buona volontà. E lei, finalmente, ringrazio chi mi ha dispensata di ironia invece che di tette!

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