Etiopia, il rito del caffè dove il tempo sembra essere sospeso

Il caffè torna ad essere protagonista del nostro piano editoriale. Dal chicco verde alla selezione, dalla tostatura alla tazzina, faremo un viaggio per raccontarvi il rito più conosciuto e celebrato in Italia e non solo. Noi che da quasi 140 anni facciamo cultura sul caffè, cercando di esportarla in tutto il mondo.

Partiamo da un piccolo villaggio dell’Etiopia, dove vivremo il rito dell’espresso con gli occhi del fotografo Simone Migliaro che ha vissuto un’esperienza indimenticabile in un piccolissimo villaggio nella regione di Afar.

Due capanne, due famiglie sorridenti ed ospitali, in una regione in cui il clima è arido e caldissimo.

Qui il rito del caffè si consuma quotidianamente, senza fretta. A scandire il tempo il rumore del bollitore messo sul fuoco.

Tutti i giorni le donne del villaggio scelgono i chicchi, li puliscono e li tostano. Il processo è lento, lungo.

Ne viviamo la bellezza grazie agli occhi di Simone Migliaro, fotografo freelance che un giorno, durante un reportage, è stato invitato a catturare con il suo obiettivo i momenti più importanti della preparazione del caffè.

Etiopia, il rito del caffè

È stato accolto con il sorriso e gli è stato offerto un pane tipico, mentre le donne preparavano il caffè.

Il tempo qui sembra essere sospeso. Non si ha fretta. La corretta preparazione del caffè è più importante.

Bellissime nei loro tipici abiti coloratissimi, le donne servono il caffè in tazzine di ceramica. Rigorosamente lungo, dal profumo molto intenso. Da sorseggiare in silenzio.

Etiopia e il suo rito del caffè. Così diverso dal nostro. Ma in fondo anche uguale. Perché il piacere che si ricerca è lo stesso.

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