Come scrivere un menù per bar e caffetterie: la nostra guida

Un menu non descrive solo i piatti e le bevande disponibili, ma racconta al cliente del bar che emozioni proverà degustando quel piatto o quella bevanda. Un menu non elenca solo prodotti tra cui scegliere, ma mostra quanta cura, amore e dedizione ci sono dietro ogni preparazione.

E un menu non comunica solo prezzi, ma fa capire a chi si siede al vostro tavolo quanto valore ha ciò che gli avete servito.

Ecco perché un menu da bar va progettato e creato con strategia, competenza e soprattutto con il cuore, esprimendo al massimo lo spirito che c’è dietro il vostro locale. 

Proprio per questo, oggi vogliamo condividere con voi la nostra guida per scrivere menu per bar e caffetterie. 

L’importanza del menù in un bar: come scriverlo al meglio

menu caffetteria

 

Per scrivere il menù perfetto bisogna focalizzarsi su alcuni aspetti fondamentali, utili per entrare in contatto con il cliente che lo leggerà. 

Ecco di seguito i passaggi da tenere presente.

Avere chiaro il target del proprio locale

Ancor prima di decidere cosa scrivere e come scriverlo sul menù, è importante conoscere chi frequenta la vostra caffetteria. È un luogo di passaggio, per esempio vicino alla stazione o all’aeroporto, e quindi tra i vostri tavoli arrivano passeggeri che hanno fretta o che vogliono fermarsi un po’ in attesa di prendere il loro mezzo? Oppure, il locale si trova in una zona storica della città ed è molto frequentato da turisti e famiglie? O ancora, il pubblico è composto da lavoratori o ragazzi all’uscita da scuola? Il target non sarà uno e uno solo, e proprio per questo è importante sapere chi sono i principali frequentanti: sarà utile per la creazione dell’intero menù, perché sarà a loro che dovrete rivolgervi. 

Scegliere su cosa puntare

Quando avrete chiaro chi varca la soglia del vostro locale, sarete pronti a stilare l’elenco dei piatti del menù: alcuni saranno classici, per esempio caffè espresso, acqua naturale, succhi di frutta, eccetera, altri invece saranno dedicati nello specifico ai vostri principali clienti.

Per esempio, se il vostro bar è frequentato soprattutto da famiglie con bambini, non vi farete mancare una bella selezione di succhi di frutta, magari naturali e privi di zuccheri, panini semplici e gustosi, e qualche gelato. Se invece il vostro bar è un punto di ritrovo per lavoratori che entrano ed escono dall’ufficio, nel menù ci sarà una sezione colazioni e aperitivi e qualche proposta per la pausa pranzo. Se tra i vostri ospiti ci sono anche dei turisti, dovrete ricordare che spesso vi chiederanno acqua e bevande gasate, ma potranno anche desiderare un classico caffè lungo, magari da asporto. 

Insomma, il consiglio è dedicare attenzione ai gusti e alle necessità del vostro target di riferimento, anche ascoltando le richieste che vi vengono fatte.

Organizzare la struttura del menù e l’ordine di piatti e bevande

La struttura del menù è davvero molto importante: l’ordine in cui vengono elencati piatti e drink, infatti, influenza molto il cliente nella scelta.

Innanzitutto, è sicuramente importante suddividere il menù in modo “tematico”, ovvero: 

  • bevande, che a loro volta possono essere calde, fredde, caffetteria, cocktail, ecc.
  • cibo, suddiviso tra snack, menù pranzo, stuzzicheria, dolci, ecc.
  • pasticceria e gelati
  • altre voci a seconda delle specialità del vostro bar.

Una buona indicazione da seguire può essere quella di mettere come prima voce di ogni sezione quella meno costosa, e come seconda quella che consente il margine di guadagno maggiore. Seguiranno poi, in ordine di prezzo, le altre. 

Questo è un suggerimento: il giusto ordine per il vostro menù va pensato anche in base ai “pezzi forti” che proponete ai clienti, quelli per cui si innamoreranno di voi!

Descrivere food e drink usando le parole giuste

Ecco uno dei passaggi su cui porre maggior attenzione, ovvero come descrivere le vostre preparazioni. Il linguaggio che sceglierete di usare deve essere in linea con lo stile del locale e con quello del target: potrebbe quindi essere classico, ironico, giocoso, “rock”, oppure onirico e ispirazionale, a seconda di ciò che volete comunicare. 

Potrete per esempio puntare su descrizioni dei piatti e degli ingredienti se il vostro locale usa prodotti a km zero, o se fate una ricerca accurata delle materie prime. Oppure, il linguaggio del vostro menù potrebbe mettere in evidenza le specialità locali se parlate ai turisti. 

Le possibilità sono davvero tantissime: in ogni caso, documentatevi, pensate sempre a cosa piace al cliente, e scrivete per far venire l’acquolina in bocca!

Curare grafica, colori, impaginazione  

Anche l’occhio vuole la sua parte: in questo caso, una grandissima parte! La struttura grafica e stilistica del menù è fondamentale, infatti il cliente sarà attirato da titoli, colori, immagini e suggestioni che vengono trasmesse. Ancora una volta, lo stile deve essere coerente con l’ambiente del locale e con il target che lo frequenta, per offrire un’esperienza sensoriale che parte dalle pagine del menù stesso. 

Non dimenticate poi che il menù è sì fondamentale, ma è la relazione con il cliente che lo convincerà a ordinare, restare e tornare. Quindi, sia chi è dietro il bancone che i camerieri, possono raccontare a voce i fuori menu, invogliare alla scelta e consigliare alcuni piatti speciali o pezzi forti, proporre di aggiungere qualcosa all’ordine. Inoltre, usate anche lavagne, targhette, etichette con descrizioni di cibi e piatti, per arricchire sempre di più l’offerta e comunicare in modo chiaro su cosa volete puntare. Il cliente, in questo modo, si sentirà guidato e orientato nella scelta, e ordinerà con più sicurezza

Menu, ma non solo!

 come realizzare un menu bar

Ricordate, quindi, che ciò che offrite ai vostri clienti è una vera e propria esperienza e che il menu è uno dei tasselli fondamentali, perché quello del vostro bar racconta la vostra storia, la vostra esperienza e la vostra passione.  
Siete alla ricerca di consigli e idee per rendere il vostro locale sempre più accogliente e le vostre preparazioni migliori? Allora vi consigliamo di dare un’occhiata a questo articolo, in cui Damian Burgess, Responsabile ed Head Trainer dell’Accademia Vergnano racconta come aggiornare le proprie competenze per metterle a disposizione del cliente.

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