Non solo panini e street food, una nuova start-up tutta italiana porta l’espresso in strada.
Sarà il bar più piccolo del mondo, e verrà lui a cercarti. È il progetto di due ragazzi di Treviso chiamato “Espresso la volo” ed è semplice quanto geniale al tempo stesso: un carretto dotato di macchina del caffè in miniatura, ma perfettamente funzionante e di tipo professionale, con a trainarlo una semplice bicicletta. Ecologico, economico, il brevetto è destinato ai giovani in cerca di lavoro che per mettersi in proprio non hanno capitale iniziale.
“Immaginiamo un ragazzo di vent’anni che vuole mettersi in proprio, che vorrebbe emanciparsi e non dipendere più dai genitori, ma non ha soldi per iniziare perché per aprire un locale servono venti, trenta, anche centomila euro” spiegano al Corriere Economia Giacomin e Zavan, i due imprenditori
“Questa Coffe Bike ha un prezzo che potrebbe aggirarsi intorno ai 5-6 mila euro. Un caffè venduto a 2 euro, per duecento caffè al giorno, per un mese, fanno 12 mila euro di incassi. Non male per chi vuole iniziare, no?” L’investimento infatti rispetto a quello per aprire un qualunque locale è risibile: poche migliaia di euro contro le decine di una attività di ristorazione. In più non ci sono spese di gestione, pulizie, affitto ma solo una licenza per la vendita ambulante – certo non così facile da ottenere in Italia. Forse è per questo che gli inventori sono già volati nella Silicon Valley a caccia di possibili investitori. Per ora esiste solo un prototipo, costruito nel garage di casa e attaccato alla bicicletta della madre di uno degli inventori. E per vedere e provare la Coffee Bike si deve andare a Treviso, dove la si trova durante fiere, feste, sagre e manifestazioni di piazza.