Il rientro dalle vacanze divide spesso le opinioni: chi lo considera il vero “capodanno” fatto di propositi, programmi e “to-do-list” e chi invece si avvia verso l’autunno semplicemente dopo una pausa dagli impegni.
Una cosa è certa però: quest’anno abbiamo in molti voglia di ripartire. Tra incertezze, dubbi e curiosità per i giorni che verranno, stiamo forse dando un nuovo significato alla parola “normalità”.
I riti che da sempre ci accompagnano assumono una nuova dimensione, sociale e individuale. Gli spazi e la condivisione hanno nuove regole e nuovi tempi.
Il bisogno di conservare i nostri gesti si sovrappone ad un piano necessario di evoluzione che può rivelare molti aspetti positivi.
La vera sfida è trovare l’equilibrio fra questi due piani.
Ci siamo chiesti come affrontare questo momento anche all’interno del luogo che consideriamo, per ovvi motivi, uno dei più iconici della nostra cultura: la caffetteria italiana.
Come vivremo la nostra esperienza al bar nel prossimo futuro? Con quali occhi rivedremo i luoghi delle nostre pause quotidiane?
Perché se parliamo di patrimoni scontati che abbiamo riscoperto e (ri)apprezzato in questo momento storico, non possiamo negare che il bar sia ai vertici delle cose che più ci sono mancate. In quanti hanno vissuto la colazione con espresso brioche e cappuccino come una vera e propria boccata di ossigeno?
Ed eccola lì, la caffetteria italiana col suo bancone accogliente, il rumore della macchina del caffè, il suono delle tazzine che sbattono e l’aroma del caffè macinato. Brulicante nelle prime ore del mattino, rigenerante durante il pranzo, accogliente man mano che si avvicina la sera.
È un luogo che fa parte di noi, come italiani e come azienda. Ci appartiene da anni, e negli anni l’abbiamo vista cambiare nei dettagli, nei colori, negli arredi, ma restando sempre se stessa.
Per questo abbiamo scelto di raccontarla in questo mese nel nostro canale Instagram, nella nostra vetrina virtuale: attraverso gli occhi di Adele Chiabodo (@adellinaa) ne abbiamo catturato i dettagli per disegnarne un quadro tanto nuovo quanto famigliare.
Pronti a scoprire la “nostra” caffetteria in questa nuova fase, certi che saprà accoglierci come sempre.
Cosa dite, entrate con noi?