Il caffè è il rituale dei risvegli all'alba, con il mio piccolo di tre mesi in braccio, cuore contro cuore ed i neuroni ancora dormienti mentre preparo la colazione con una mano sola. Un risveglio dolcissimo e faticosissimo. Il caffè è un profumo che mi abbraccia ogni mattina, mi dà una pacca sulla spalla e mi dice: "dai, ce la puoi fare" mentre io vorrei solo tornare ad essere tutt'uno con il piumone.
Il caffè sono cinque minuti solo per me, dopo aver accompagnato mio figlio a scuola, prima di un appuntamento. Cinque minuti al bancone di un bar, mentre ripercorro e ripeto mentalmente gli impegni della giornata e mi dico "sì, ce la posso fare". Il caffè sono due tazzine che si raffreddano sul tavolo di un ristorante, dopo il pranzo, davanti ad un'amica. Due tazzine che ascoltano lunghe chiacchierate, progetti, lamentele, frivolezze, confidenze, risate. Un ulteriore momento di relax nella frenesia della giornata.
Il caffè è una grande tazza fumante accanto al computer, da bere lentamente, quando sto per concludere un lavoro urgente ed è già sera, dormono tutti e vorrei farlo anch’io. Una tazza che mi dice "Dai che ce l’hai fatta". L'autrice del Blog
Theyummymom è una psicologa che convive con tre maschi: due sono i suoi figli e uno è l'eterno fidanzato. Tutti insieme vivono tra Spagna, Italia e altri emisferi. Appassionata di fotografia, design, paddle surf, tramonti sul mare, aperitivi in città e grandi dormite. Nel suo blog parla della sua vita da Expat, moda, arredamento e psicologia.