Bar chiusi: come sfruttare il periodo di crisi per ripartire al meglio

E’ un dato di fatto: i bar sono chiusi. Solo chi sarà capace di vivere questa pausa causata dalla diffusione del Coronavirus come un’opportunità per rafforzarsi, ne uscirà vincitore.

Creatività, resilienza, intraprendenza e positività sono valori che ci appartengono come popolo e che, siamo certi, ci permetteranno di riprenderci anche in questa occasione.

Gli italiani, si sa, hanno tanti difetti, ma appartiene loro anche la grande capacità di risorgere dai momenti più bui, di reinventarsi con forza e coraggio, mettendosi in discussione. Ma cosa può fare il gestore di un locale in questo momento di pausa forzata per riuscire a ripartire nelle prossime settimane?

Analisi dei concorrenti

Certamente ANALIZZARE. Se stesso, i clienti, il contesto, la concorrenza. L’analisi, infatti, è il punto di partenza imprescindibile per iniziare qualsiasi attività imprenditoriale, purtroppo però non sempre viene fatta, né tantomeno ripetuta in corso d’opera per un’evidente mancanza di tempo durante la normale, impegnativa, attività lavorativa. Sfruttiamo quindi questo momento in cui i bar sono chiusi per compiere le riflessioni del caso e valutare eventuali cambiamenti necessari.

Analisi critica della propria attività

Adotta un punto di vista esterno il più possibile obiettivo: cosa funziona e cosa non nella tua attuale gestione? La tua attività deve rappresentarti, la gestione rispettare i tuoi valori e il tuo modo di essere, la proposta rivolgersi al target giusto. Non essere indulgente con te stesso, ma cerca di essere molto critico e, a questa fase, fanne succedere una propositiva e ottimista.

Perché un cliente dovrebbe scegliere il mio locale?

Approfitta di questo momento in cui i bar sono chiusi e valorizza quanto hai costruito di buono e chiediti perché tu, come cliente, sceglieresti il tuo locale. Qualità, specializzazione, servizi di intrattenimento, location, menù, flessibilità, cura della clientela, buon rapporto qualità/prezzo. In base alla risposta, punta sui tuoi cavalli di battaglia anche sperimentando nuove strade (ad esempio, se il cibo è il punto di forza, valuta di offrire anche il servizio di delivery; se sei una caffetteria potresti iniziare a proporre nuovi modi di bere il caffè, oltre all’espresso) o, se non li hai ancora ben definiti, scegli poche ma buone pratiche da intraprendere per fare davvero la differenza e non annegare nell’offerta indifferenziata. 

Bar chiusi: come ripartire nel post coronavirus

Analizza pregi e difetti del locale

Coinvolgi nell’analisi pregi/difetti del tuo locale e della relativa gestione anche i clienti più fidelizzati e qualche amico: potranno fornirti un punto di vista diverso, esterno, sicuramente utile per capire come la tua clientela ti vede e cosa si aspetta da te. Parallelamente, studia la concorrenza e il contesto in cui agisci: cosa offrono gli altri? Perché alcuni bar hanno successo mentre altri dopo poche settimane sono chiusi? A livello generale, le proposte dei locali limitrofi soddisfano la clientela o ci sono delle mancanze che potresti sfruttare, esigenze non soddisfatte, nuovi target da coinvolgere che non si sentono rappresentati dall’offerta esistente?

Analisi dei costi

Analizza tutti i costi: cibo, bevande, personale, intrattenimento, bollette, affitto. Incontra i fornitori per capire se ci sono possibilità di miglioramento nella fornitura, se hanno idee o prodotti innovativi da proporti, se ci sono margini per rivedere i prezzi di acquisto. Pretendi da loro, almeno dai più importanti, collaborazioni più strette, affinché i prodotti vengano proposti e preparati nel modo migliore, a beneficio della qualità del tuo servizio.  

Forma il tuo personale

Sviluppa (o valorizza) l’approccio positivo tuo e del tuo personale: saper trasmettere passione ed entusiasmo è importante sempre, lo sarà ancora di più nei prossimi mesi, in cui le persone avranno in primis bisogno di ottimismo e fiducia, soprattutto nei luoghi deputati al relax e alla pausa. Oltretutto, non sottovalutare il fatto che l’atteggiamento giusto è contagioso, potrà creare un circolo virtuoso e di conseguenza un numero crescente di visite e consumi. Il modo positivo in cui ti saprai presentare non prescinderà ovviamente dall’aspetto ordinato e composto dello staff, dalla pulizia, dall’aspetto curato del locale. 

Riaprire un bar dopo il coronavirus

 

Conosci il tuo cliente abituale

Conosci veramente il tuo cliente? Sapere chi si ha di fronte, e di conseguenza trovare per ognuno le parole giuste da dire e i prodotti da offrire, è la base per costruire fidelizzazione di lungo periodo. Prova quindi a ragionare su ogni tuo singolo cliente abituale: i consumi, le abitudini (quanto tempo si ferma? Beve o mangia anche? Viene da solo o in gruppo? È loquace o preferisce stare in disparte?) e valuta se la tua offerta è giusta o meno… magari è troppo ampia, o al contrario troppo scarna, forse mancano degli alimenti. Se conoscerai a fondo i clienti saprai come eventualmente modificare la tua proposta e potrai creare alternative in linea coi gusti di ciascuno, incrementandone i consumi e il tempo di permanenza.

Promuovi la tua attività

Comunica, comunica, comunica: non smettere mai! Instaura un legame con la tua clientela e non abbandonarla nemmeno in un periodo di crisi. Sii sempre coerente e non deludere il tuo pubblico, che ha imparato a conoscerti e da te si aspetta determinati valori e contenuti. Sfrutta i social media, ti permettono anche di mandare messaggi ad un pubblico localizzato e di promuovere la tua attività a costi contenuti. Quando riaprirai, invita i clienti a localizzarsi e a postare dal tuo bar, cercando di offrire loro il wi-fi gratuito.

Seleziona partner affidabili

Approfitta del momento di calma per selezionare partner affidabili che ti possano supportare nella formazione. Cerca in primis tra i fornitori e, se non trovi validi supporti in tal senso, considera la possibilità che non siano quelli giusti. L’aggiornamento, a maggior ragione in un contesto dinamico e in continua evoluzione come quello in cui operi, è uno degli strumenti chiave che ti permette di continuare ad agire da protagonista, motiva il personale (che dovrai assolutamente coinvolgere nei percorsi formativi) e, sul lungo periodo, ti consente di fare davvero la differenza. La voglia di sperimentare nuove strade, la creatività, le capacità personali sono doti importanti, ma devono essere supportate da basi solide, da intelligenza e voglia di mettersi in gioco provando ad imparare sempre cose nuove.

Dopo la riapertura prenditi del tempo per analizzare se quanto fatto è stato utile

Stabilisci un tempo ragionevole dalla riapertura entro cui effettuare un’analisi post sulle misure adottate, su eventuali nuovi cambiamenti da apportare ma anche sulla concorrenza. Trovare il tempo di fermarsi e capire se si sta andando nella direzione giusta è vitale anche nei momenti di grande operatività: un locale è un’azienda e in quanto tale deve avere una strategia di marketing (anche di lungo periodo), degli obiettivi chiari, un target definito e costi sempre sotto controllo. 

 

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