SOS ristoratori e piccoli esercizi: come ottimizzare il ridotto consumo di caffè

Il rapporto con i clienti, la pubblicità, le pubbliche relazioni… Chi pensa che il successo di un ristorante o di un bar si fondi esclusivamente su questo non tiene in considerazione un aspetto altrettanto essenziale, cioè l’approvvigionamento e la gestione delle scorte in magazzino, soprattutto per quei prodotti di cui ha un consumo ridotto, ad esempio il caffè. Rendere efficiente la strategia degli ordini per le varie tipologie di prodotto e controllare le giacenze, può aiutarti a gestire i costi e incrementare i profitti della tua attività di ristorazione.

Gestire le scorte di caffè (quando il consumo è ridotto)

Rientra nella categoria merceologica di prodotti di media durata anche il caffè, che, per quanto si possa mantenere piuttosto a lungo, è bene non acquistare in lotti esagerati, al fine di preservarne intatto l’aroma e la naturale fragranza. Trattandosi di un prodotto secco, il caffè non deperisce ma, già a distanza di qualche mese, si registra una perdita di profumo e intensità di gusto, per cui l’ideale sarebbe poter garantire al cliente di consumare la bevanda da grani macinati di fresco. Vuoi saperne di più sul processo di tostatura e brewing? Scopri i corsi da coffee-pro di Accademia Caffè Vergnano ed espandi i tuoi orizzonti professionali!

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SOS ristoratori e piccoli esercizi: come ottimizzare il ridotto consumo di caffè

La contabilità di magazzino: tutto in ordine

Efficienza significa ridurre gli sprechi, da un lato, contenere i costi, dall’altro. Per questo, è importante che qualcuno, preferibilmente un addetto ragioniere, tenga un registro sempre aggiornato con tutta la merce che entra ed esce dal magazzino. Si tratta del cosiddetto inventario continuo, che coincide, nella sua versione più moderna, con una scheda informatica. In questo modo, sarà più facile per il gestore stabilire i prodotti da riordinare e le relative quantità, in base al reale stato corrente delle giacenze (classificate per tipologia merceologica e durata di conservazione) e dei consumi dell’esercizio, che possono variare in base al periodo dell’anno e alla stagionalità di certi prodotti.

Caffè elisir di lunga… fedeltà

Il tuo locale ha un consumo ridotto di caffè? I tuoi clienti sembrano bere meno espressi del solito? A prescindere dal motivo sociologico o nutrizionale che c’è dietro, che si tratti di spending review dovuta alla crisi oppure di lifestyle trend passeggeri, per cui oggi la tazzina di caffè in più è demonizzata, domani diventa il ritrovato new age per combattere il rischio di invecchiamento cellulare, implementa delle strategie di marketing ad hoc che risveglino l’interesse nei confronti del buon espresso italiano. Un esempio? Le formule business lunch, in cui l’offerta fissa include il caffè a fine pasto. Oppure, il bonus caffè: ogni tot tagliandini collezionati, un espresso in omaggio. Un cliente è il classico abitué del ristorante o bar? Servigli un caffè coi fiocchi a costo zero, di tanto in tanto! Ne beneficerai sul lungo termine, confermando la sua preferenza accordata al tuo locale. Se vendi confezioni di grani o miscele macinate al dettaglio, esponile in bella vista, a partire da quella entrata prima nell’inventario, così da smaltirle in modo più efficace. Puoi scontare i pacchi che rischiano di diventare troppo datati per essere venduti, proponendo il prendi 2 e paghi 1 o simili deal.

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