Angolo del barista

Basta un pizzico di fantasia per farsi largo tra la concorrenza e accaparrarsi la fetta più sostanziosa del mercato: la parola d’ordine è, quindi, creatività.

La crisi si fa sentire e gli introiti del tuo bar continuano a diminuire? Sei in cerca di idee per rinnovare il locale e recuperare clienti? […]

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Ogni bar è differente, ma tutti i baristi lavorano per lo stesso fine: fidelizzare e attirare nuovi clienti per vendere e guadagnare di più. Ma come […]

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Molti nomi diversi e tanti modi fantasiosi per definirlo: per chiamare il caffè vengono utilizzati termini e definizioni variegate. Per identificarlo e per identificare noi stessi […]
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Ed ecco sei idee per trasformare il tuo bar in un locale davvero innovativo:
Pottery Café
Al pottery café si va per dipingere. Dopo aver ordinato il proprio cappuccino, gli interessati sono invitati a scegliere una tazza o una statuina in ceramica o in gesso, e, pennello alla mano, a dare sfogo alla propria creatività. Generalmente questi locali dedicano un giorno alla settimana alla ceramica e per il resto sono normalissimi caffè. Una volta organizzato tutto, dall'asciugatura delle opere al prezzo delle statuine, il bar diventerà un punto di riferimento per tutte le età.
Galleria d'arte
Sarebbe bello se si riuscissero ad attirare nel proprio locale non solo gli amanti del caffè ma anche gli appassionati d'arte... Sognare non basta: per rendere un bar un luogo di ritrovo per artisti e intellettuali occorre ideare un concept ad hoc. All'estero sono in tanti a esporre e mettere in vendita opere d'arte nel proprio locale: non solo quadri, ma anche sculture in legno, maschere di gesso, cornici in ferro battuto o gioielli fatti a mano.
Angolo giochi
Nel Nord Europa i bar con l'angolo giochi sono assai popolari. Sarà perché lì si fanno più figli? In Italia sono così pochi che, quando ne viene aperto uno, subito si scatena il passaparola tra le famiglie con bambini. Per chi volesse adottare una soluzione più soft sarebbe sufficiente una libreria che contenga alcuni libri di favole, fogli, colori e qualche gioco di società. Chi ha figli se ne ricorderà di certo!
Voucher
Lo sconto fedeltà non passa mai di moda. Se offrissi un caffè gratis ogni dieci, attireresti certamente un gruppo di habitué nel tuo locale. Il voucher ha l'effetto immediato di incrementare le vendite ed è un ottimo punto di partenza per innescare il passaparola. Così, i panini potrebbero essere venduti a metà prezzo a partire da una certa ora e chi compra il gelato potrebbe avere diritto a una pallina gratis dopo la terza.
Pareti personalizzabili
Come arredare in modo innovativo una parete spoglia? Se la parete è di mattoni a vista, si potrebbero "vendere" virtualmente i singoli mattoni, donando il ricavato in beneficenza. Chi ha acquistato il mattone lo può colorare o scriverci una dedica. Se la parete è ricoperta di intonaco, potrebbe diventare in parte una lavagna nera, a disposizione dei clienti per esternare le proprie riflessioni.
Il caffè degli animali
Non sarebbe bello condividere gli spazi con un animale anche in una caffetteria? Si potrebbe ideare il caffè dei gatti, dove ci si deve contendere il divano con un felino sornione, o il caffè acquario, con i pesci tropicali in bella vista. E anche la caffetteria in una city farm potrebbe essere un posto invitante dove trascorrere un pomeriggio diverso dal solito.
[post_title] => 6 idee creative per creare un bar innovativo [post_excerpt] => Basta un pizzico di fantasia per farsi largo tra la concorrenza e accaparrarsi la fetta più sostanziosa del mercato: la parola d'ordine è, quindi, creatività. [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => 6-idee-creative-creare-un-bar-innovativo [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-07-29 09:58:33 [post_modified_gmt] => 2024-07-29 07:58:33 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://www.caffevergnano.com/blog/6-idee-creative-creare-un-bar-innovativo/ [menu_order] => 0 [post_type] => blog [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [1] => WP_Post Object ( [ID] => 68583 [post_author] => 5 [post_date] => 2017-06-29 08:22:36 [post_date_gmt] => 2017-06-29 06:22:36 [post_content] =>La crisi si fa sentire e gli introiti del tuo bar continuano a diminuire? Sei in cerca di idee per rinnovare il locale e recuperare clienti?
Segui i nostri 7 consigli e darai nuova vita alla tua impresa.
Per rilanciare un bar e portarlo fuori dalla crisi non basta cambiargli il look, né pubblicizzare una nuova gestione o un ampliamento dell'offerta. Per attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti, oltre alla professionalità, ti servirà un pieno di creatività. Allora, tira fuori dal cappello tante idee innovative. E vedrai: agendo come un mago della ristorazione, il rilancio sarà servito!
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- Colazione da re: la colazione è un momento clou per ogni bar. Infatti, stando a recenti ricerche di marketing, assicura il 40% del fatturato degli esercenti. Allora, aggiungi bevande salutistiche al solito cappuccino, rendi il breakfast time irrinunciabile con brioche e altre delizie artigianali e aumentane la convenienza grazie a promozioni dedicate: e il buongiorno, anche per il tuo locale, si vedrà dal mattino!
- Aperitivo da principe: per avere successo con l'happy hour, non basta farlo costare la metà. Che si parli di pausa pranzo o dell'ormai classica apericena, prepara drink creativi e imbandisci il bancone con invitanti stuzzichini. Un'idea potrebbe essere puntare su ricercati prodotti tipici: la qualità paga sempre.
- Latte povero...di lattosio! Per rilanciare il tuo caffè, riempilo di gente positiva ma... intollerante: il latte di soia, da accostare ad altre alternative a quello vaccino e all'ormai immancabile ginseng, è un vero jolly. Non a caso, è apprezzato anche dai vegani!
Un bar di massima serie: il calcio è la più grande passione dagli italiani ma, per differenziarti dai concorrenti, perché non offrire la visione anche di altri sport? Scegli una soluzione combinata e i tuoi habitué non solo non ti lasceranno più, ma pubblicizzeranno il tuo locale come un ritrovo di serie A! - Fai gioco di squadra: gli addetti al marketing te lo ripeteranno fino allo sfinimento: uno degli strumenti più utili e vantaggiosi per promuovere un pubblico esercizio è sicuramente il cross-selling. Distribuisci i coupon di un ristorante amico che, a sua volta, consegnerà ai suoi clienti i tuoi buoni sconto e poi...preparati all'invasione!
- Feste, cultura e musica a go go: dopo aver studiato il tuo target e averne compreso gusti e preferenze, scegli tu se offrire party all'insegna del divertimento, se affascinare gli amanti dell'arte con mostre e intrattenimenti letterari o se etichettarti come locale musicale. Che si tratti di specializzarsi in qualche genere di nicchia o di accontentare un po' tutti con live pop o col karaoke, le note hanno un'incredibile capacità d'aggregazione: pronto a diventare il punto di riferimento per chi non sa farne a meno?
- Comunicazione online: ormai è impossibile pensare di avviare, o rilanciare, un locale senza considerare la sua promozione su internet. Crea una pagina Facebook dove annuncerai feste e serate a tema e dove, volendo, potrai chiedere un feedback alla clientela: in fondo chi, meglio degli avventori, può suggerirti come rilanciare l'attività?
Chi ha detto che il bar è solo un esercizio commerciale che vende caffè, bevande e bibite di ogni tipo e denominazione? In realtà è un luogo di incontro, di dialogo, di sosta e di svago dalle mille potenzialità.
Come avviare un bar e vivere felici
Anche in tempo di crisi, i locali pubblici come caffè e pub non appaiono mai vuoti. Anzi, come la stella di un sistema solare attira nella sua orbita pianeti e satelliti, il bar attrae con un'ariosa vetrina e un'insegna eloquente chi desidera regalarsi una pausa piacevole. Ma non tutti i locali hanno vita lunga: spesso soccombono per mancanza di clientela. Ecco i nostri consigli per avviare un bar con successo.
Cap.I: l'arredo
L'arredamento fa parte del gioco, l'ordine e la pulizia perfezionano il look. Un ambiente dove tavoli e sedie sono disposti in modo da non ostacolare il passaggio di camerieri e clienti ha già fatto un passo avanti. Gli scaffali dove disporre le bottiglie di ogni tipo, ben visibili dietro il bancone, sono immediatamente sottoposti al giudizio di chi entra: se liquori, amari e simili sono ordinatamente in fila come obbedienti soldatini, con l'etichetta rivolta verso lo spettatore, la prima impressione è positiva.
Cap.II: i componenti d'arredo
I tessili come tende e tovaglie, i soprammobili, stampe e quadri alle pareti e, soprattutto, le luci meritano un'attenzione particolare: perché non scegliere palette cromatiche e fantasie un po' diverse dai soliti quadretti o dalle tinte come il vinaccia e l'intera gamma dei marroni?
Cap.III: angoli alternativi
Ecco qualche idea per personalizzare l'ambiente:
- spazi con riviste e libri per grandi e piccoli
- sottofondo musicale a basso volume
- un pianoforte verticale per chiunque ami suonare
- angolo degli scacchi o della dama
Ascoltare musica rilassa e alleggerisce dagli impegni della quotidianità; l'angolo dei giochi di società fa molto british e pare piaccia molto a chi desidera trascorrere parte del suo tempo fuori casa. Il karaoke? Preferibilmente di sera, se il locale tiene aperto dal tramonto in poi. Il pianoforte, invece, è più discreto e non ostacola le chiacchiere dei presenti.
Cap.IV: veniamo al dunque
Quando si apre la porta del locale è gradevolissimo essere inondati dal buon profumo di caffè e di croissant appena sfornati, o quasi. Non c'è niente di peggio di un bar che "non sa di niente" o che offre dolci o panini anonimi e non freschissimi. Gli avanzi della giornata non si servono il giorno dopo, ma possono essere venduti a prezzo scontato alla sera o donati alle organizzazioni che si occupano delle persone in difficoltà. È una buona azione che sarà apprezzata e ripagata da nuovi clienti ammirati dalla generosità dei gestori.
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Per concludere
Prodotti di ottima qualità, accoglienza gentile e non invadente, mobili, accessori e componenti d'arredo studiati per rendere l'ambiente funzionale e ospitale, senza forzature, sono lo standard, se si vuole che il target da raggiungere sia ampio e trasversale.
Se stai per aprire il tuo bar e vuoi qualche idea per organizzare al meglio l'inaugurazione, ecco i nostri consigli!
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Spargi la voce iniziando da amici e parenti
Se hai aperto un bar, saprai che una delle qualità principali richieste in questa attività, oltre a saper preparare un cappuccino che sia cremoso e non schiumoso, consiste nell'avere delle buone capacità relazionali. Inizia quindi a pubblicizzare l'evento partendo dalla tua cerchia più stretta. Queste sono le persone che più ti aiuteranno a far girare la voce.
Il rinfresco
Si sa, chi partecipa a un evento è più probabile che torni a casa soddisfatto se c'è qualcosa da mangiare e da bere offerto dalla casa. Proporre un rinfresco è un primo modo per fidelizzare la clientela, che potrebbe tornare associando il luogo a un'esperienza piacevole; meglio dunque non risparmiare su questa spesa e, se non sei in grado di produrre tutto in casa, rivolgiti a un catering.
L'importanza della comunicazione
Per trasformare l'inaugurazione del tuo bar in un vero e proprio evento, è bene organizzare nelle settimane precedenti un piano di comunicazione. Ecco alcune idee:
- Crea una pagina-evento su Facebook e chiedi ai tuoi amici di condividerla
- Organizza un calendario con i post da pubblicare giorno per giorno
- Pubblica su Instagram le foto dei lavori in corso o delle anteprime
- Crea un hashtag per la serata
- Sii sempre presente sui social e interagisci con i tuoi invitati
Lascia un ricordo della serata
Che si tratti di una foto istantanea scattata durante l'evento, di una penna, di una spilla o di qualsiasi altro oggetto con sopra indicato il logo del bar, un souvenir della serata è senza dubbio un gesto apprezzato, che farà tornare in mente il locale ogni volta che verrà utilizzato: meglio quindi scegliere qualcosa di utile o che valga la pena conservare.
Coinvolgi il "vicinato"
I rapporti di vicinato non sono sempre facili, quindi tanto vale prendere l'iniziativa e cominciare con il piede giusto. Invitare gli esercenti dei negozi adiacenti all'evento di inaugurazione è, in primo luogo, un gesto educato; in secondo luogo, rappresenta una mossa strategica, in quanto potrebbe ben disporre i tuoi vicini riguardo alla tua attività, attirando loro e i loro clienti nel tuo locale; a meno che questi non gestiscano un altro bar ovviamente!
Ingaggia un influencer
Per influencer si intende una persona che abbia una discreta base di persone che la seguano sui principali social network e che sia quindi in grado di coinvolgere i suoi seguaci nelle attività a cui partecipa. Questa è una scelta opzionale, ma decisamente interessante, che mira a sfruttare la popolarità di un personaggio pubblico per sponsorizzare l'evento e aumentare la visibilità del locale.
Con queste idee e con un po' di creatività puoi distinguerti dalla concorrenza fin dall'apertura. Qui ti diamo altre idee per rendere indimenticabile l'esperienza nel tuo locale.
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L'acquisto e la scelta della macchina del caffè del bar non può essere improvvisata, perché un'ottima miscela e la mano esperta del barista da sole non sempre sono sufficienti a garantire un espresso di grande qualità. Inoltre, essendo il macchinario più usato, e più a lungo durante la giornata, deve avere dei requisiti di robustezza, resistenza, funzionalità e praticità d'uso indispensabili.
Estetica
Nello scegliere la macchina del caffè per un bar l'estetica non è il requisito fondamentale, ma è il primo ad essere preso in considerazione. Spesso è anche l'unico. Per gli italiani i materiali e le linee tradizionali sono quelli con il maggiore fascino. La carrozzeria in metallo rosso o nero quindi è fra le scelte più frequenti.
Giuste dimensioni
Importante, invece, è la valutazione delle dimensioni, in quanto un'apparecchiatura troppo grande, rispetto alla richiesta effettiva del bar, sarebbe troppo costosa e superflua, e una troppo piccola non riuscirebbe a garantire una temperatura costante nella caldaia, in quanto bisognerebbe rifornirla di acqua di continuo. Approssimativamente si può dire che per un consumo massimo di due chili di caffè al giorno è sufficiente un apparecchio a due gruppi.
Praticità d'uso
Altra caratteristica importante da prendere in considerazione è l'ergonomia, la manovrabilità senza movimenti scomodi e stancanti. Può essere interessante, per esempio, disporre di una manopola per regolare il vapore non impegnando le mani continuamente, come avviene con le leve di comune dotazione; utilissimo il dispositivo di spegnimento automatico una volta ultimata l'erogazione della bevanda.
Scambiatore di calore o multiboiler?
Le macchine più usate e meno costose dispongono di un'unica caldaia dove viene riscaldata l'acqua per l'espresso e per il vapore. Ma se per ottenere un buon vapore la temperatura deve raggiungere i 120 °C, per l'espresso la temperatura ideale è di circa 90 °C. Secondo i vecchi criteri di costruzione, l'acqua per il vapore, raggiungendo il gruppo erogatore, disperde una parte del calore superfluo. Questo sistema non può essere preciso in quanto il raffreddamento dipende molto dalla temperatura esterna e del gruppo stesso. Lo scambiatore di calore è un tubicino posto all'interno della caldaia dove l'acqua si scalda per scambio di calore e poi raggiunge il gruppo erogatore ed è la soluzione più semplice del problema, sebbene neanche questa possa raggiungere la massima precisione nelle temperature. Le nuove macchine multiboiler, invece, hanno caldaie separate per il vapore e per l'espresso e sono quelle che garantiscono la temperatura ottimale per entrambi gli usi.
Macchine superautomatiche
Fin qui abbiamo parlato delle macchine più diffuse che possono essere manuali, se l'operatore deve dosare il flusso del liquido, oppure a erogazione dosata automaticamente. Le nuove macchine superautomatiche dispongono di un sistema di microprocessori che regola tutte le fasi della produzione dell'espresso e sono adatte ai baristi che hanno meno familiarità con il sistema tradizionale.
La domanda, quindi, è: meglio cedere al fascino della precisione tecnologica, oppure conservare i soliti gesti che fanno dell'espresso al bar un rito?
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Come orientarsi tra i tanti modelli proposti dal mercato?
Ecco spiegati in quattro punti i requisiti che devono avere le divise dello staff.
Eleganza e sobrietà
Lo staff deve essere prima di tutto riconoscibile. L'utilizzo di una divisa trasmette fiducia e conferisce al personale professionalità e competenza. Si dovranno prediligere capi di colori neutri, possibilmente sobri, che non cadano nel ridicolo e non si confondano con l'abbigliamento degli avventori di un bar. Detto ciò, è possibile mantenere un certo stile anche lasciando correre la fantasia: salopette, pettorine, pantaloni a pagliaccio, foulard e grembiuli stampati possono apportare un tocco di personalità a una divisa pressoché spartana. Anche nell'abbigliamento del personale del bar si possono aggiungere dettagli audaci ma con cautela: la divisa deve comunicare la serietà e l'eleganza del locale.
Immagine coordinata
Anche l'abbigliamento dello staff contribuisce a esprimere la brand identity del bar. Le divise devono essere in sintonia con l'immagine complessiva del locale e non creare discrepanze e incoerenza nella comunicazione: un esercizio nel centro storico che vende più cocktail che caffè dovrebbe avere un'immagine più "chic" di un bar specializzato in panini. Il primo potrebbe optare per tessuti lucidi con l'aggiunta di inserti dai colori brillanti, mentre il secondo per il classico grembiule nero su camicia bianca, comodo e informale. D'altro canto, il chiosco che lavora sulla spiaggia con i bagnanti in villeggiatura può anche permettersi di vestire i suoi baristi con pantaloncini e t-shirt.
La comodità prima di tutto
Non bisogna dimenticare che la divisa dello staff deve essere funzionale al lavoro svolto. I baristi e i camerieri di una caffetteria si muovono costantemente, entrano ed escono dalle cucine, servono ai tavoli, si spostano dietro al bancone per fare i caffè, registrare i pagamenti alla cassa e caricare la lavastoviglie. Camicie, grembiuli, pantaloni, t-shirt e salopette devono essere comodi e non limitare nei movimenti chi li indossa. Per questo in tante divise sono stati inseriti dettagli che poco hanno a che vedere con lo stile: tasche per infilare penna e taccuino, scamiciati con spacco sui fianchi per dare più margine di movimento, pantaloni stretti sulla caviglia per non impigliarsi o inciampare. Niente è casuale!
Robustezza e usabilità
Quando si scelgono le divise per lo staff, si affronta una spesa non indifferente. L'acquisto viene considerato un investimento a lungo termine, per questo è necessario scegliere con intelligenza e lungimiranza. Si prediligeranno capi in cotone, traspiranti e resistenti ai lavaggi, magari con colori dove le eventuali macchie possano confondersi facilmente. Per una scelta ancora più pratica, alcuni optano per capi unisex e taglia unica, in modo da effettuare un unico ordine e avere divise interscambiabili: il classico grembiule è perfetto in questo senso.
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Per aumentare il giro d'affari basta applicare qualche semplice strategia.
Eccone cinque da mettere subito in pratica.
Colazione
Il tuo è un bar frequentato per la colazione? Potresti attrarre più clienti offrendo un "pacchetto" convenienza, una promozione ad hoc per le persone che bazzicano nel tuo locale e per quelle che ci passano davanti per caso. C'è chi offre il binomio cornetto e cappuccino a 1,50 euro, accaparrandosi tutta la clientela del circondario; chi prepara anche la colazione continentale a un prezzo conveniente e, magari nel weekend, quando tutti hanno più tempo da dedicare al primo pasto della giornata; chi fa uno sconto ai bambini per attirare le famiglie, e via dicendo.
Aperitivo
Anche l'aperitivo rappresenta una buona occasione per attirare la clientela (soprattutto quella giovane) nel tuo locale. Basta un menu più accattivante che offra magari alternative ipocaloriche, vegane e gluten free, un prezzo particolarmente conveniente per cocktail e buffet e il tuo bar assume un appeal tutto diverso. L'aperitivo potrebbe anche essere a tema, ispirato alle cucine esotiche o regionali italiane, alle festività imminenti e a tutto ciò che la tua fantasia suggerisce. Un locale che fa la differenza è un locale di successo!
Sport
Non è mica una novità: lo sport, specialmente il calcio, attira i clienti. Se hai una televisione e paghi un abbonamento con la pay tv, non lo nascondere. Quando c'è una partita importante, in tanti potrebbero decidere di consumare un aperitivo nel tuo locale, se si ricordano che tu la trasmetti in diretta. Tuttavia, non tutti amano ascoltare la telecronaca mentre sorseggiano un prosecco con l'intenzione di fare due chiacchiere con qualcuno. La TV non deve dunque dominare l'atmosfera, ma essere un servizio a disposizione di chi è interessato a usufruirne.
Eventi
Tanti bar potrebbero attirare clienti semplicemente organizzando un evento, una serata a tema, il karaoke della domenica o qualche ora di musica dal vivo. Trasformare il tuo bar in un luogo di ritrovo affollato è più facile di quanto si possa pensare. Prima di tutto occorre conoscere i tuoi potenziali clienti e cercare di capire cosa potrebbe attirare le persone che vivono nel circondario o, con una prospettiva più ampia, nella città dove è situato il locale. La salsa? Le cover anni '50? I vecchi film? O magari proprio il karaoke?
Facebook & Co.
Dove fare marketing al giorno d'oggi? Su Facebook, naturalmente. La pubblicità non è solo a pagamento: aprendo una pagina dedicata al tuo locale, puoi promuovere le tue offerte e gli eventi che organizzi semplicemente pubblicando uno status e qualche bella foto. Con gli annunci a pagamento puoi raggiungere un target mirato, facendo crescere più velocemente i "mi piace" e dando uno slancio significativo al tuo business. Volendo, il marketing può essere potenziato con la tua presenza su altri social, come Instagram, Youtube e Twitter.
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La salute nel piatto o al bancone di un bar
Chi vuole soddisfare la propria clientela con spuntini e prelibatezze da gustare in tutta sicurezza, si trova a dover adeguare il listino e le preparazioni a nuovi standard. La regola base è che il barista misuri la propria offerta gastronomica sul benessere del consumatore, oltre che sull'appagamento e le gioie del palato. In primo luogo, al bar, è d'obbligo indicare espressamente l'elenco degli ingredienti e degli allergeni contenuti in ogni piatto o preparazione. Per i clienti di bar e ristorazione veloce la lista è lunga, ma questi sono senza dubbio i maggiori incriminati:
- lattosio, latte e derivati
- cereali che contengono glutine
- lieviti
- crostacei e molluschi
- arachidi, semi e frutta a guscio
- caffè
- uova e derivati.
Preparazioni speciali: qualche suggerimento
Per fortuna oggi l'attenzione per sensibilità e allergie in campo alimentare si è notevolmente alzata ed è disponibile sul mercato un'ampia scelta di ingredienti e cibi alternativi agli alimenti allergizzanti. Materie prime riscoperte e ricette sane ed originali per venire in soccorso ai baristi e consentire loro la preparazione di piatti e bevande altrettanto gustosi anche per i clienti che presentano intolleranze.
Problemi con caffè e caffeina? Niente panico. Per chi è stanco del consueto decaffeinato o delle bevande d'orzo, un' alternativa è la tazza di ginseng, che peraltro ha proprietà benefiche ed energizzanti. Per chi non intende rinunciare al cappuccino al bar ma è intollerante al lattosio, quello con il latte di soia è l'ideale. Tra l'altro, se preparato a dovere, difficilmente si sente la differenza.
Stesso discorso vale per la gastronomia dolce e salata e il suo alimento base: il pane. È sufficiente modificare la formula e il risultato, in termini di gusto e sfiziosità, non cambia. Mantenendo la farcitura e i condimenti di sempre, sostituisci primi piatti, tramezzini, tartine e sandwich con cereali che non contengano glutine o lievito. Un'ampia scelta di risi provenienti dalle cucine del mondo, paste selezionate a base di farine di mais, riso, quinoa e grano saraceno sono altrettanto saporiti e, insieme a panini, piadine e crepe gluten free, preservano la salute dei tuoi clienti celiaci. O, ancora, focacce e pane azzimo rappresentano la soluzione per gli intolleranti al lievito che non intendono rinunciare a un sandwich croccante e saporito.
Ugualmente, a tutti gli alimenti che contengono uova preferisci salse e mousse formulate magari con ricette vegan, nel cui preparato al posto dell'uovo si utilizzano soia, riso e semi di senape. In pochi si accorgeranno della differenza, tutti ne apprezzeranno il sapore delicato e aromatico.
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Ci sono voluti secoli di storia ma, alla fine, è successo. La colpa, o il merito, è della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Perché il nostro stile di vita prima o poi prevede una piccola pausa ristoratrice di fronte ad una tazzina o a un bicchierino. Inevitabilmente, di un momento così solenne della giornata, di una bevanda così importante per la nostra identità, abbiamo voluto impadronircene in tutto e per tutto. Come potevamo riuscirci se non dandogli un nome nuovo di zecca? Come potevamo assimilarlo alla nostra passione e alle nostre emozioni se non affibbiandogli delle nuove generalità? È così che funziona. Proprio come rinascere a nuova vita.
Ognuno di essi meriterebbe un capitolo a parte e la sua storia dovrebbe essere conosciuta e divulgata fra tutti gli estimatori, condivisa da tutti gli appassionati del settore. I modi di chiamare il caffè sono tutti ugualmente belli, evocativi e sentimentali. Tutti azzeccati e tutti in un certo senso plausibili. Modi di dire che racchiudono in sé un microcosmo. E non possono essere parafrasati in italiano, per lo meno con una singola parola.
A Trieste, l'espresso è un Nero, quando è macchiato diventa un Capo. Tutti lo sanno e lo hanno sempre saputo. Quei nomignoli sono diventati prima sinonimi e poi nomi propri, quelli da scrivere con la lettera maiuscola, come i nomi di battesimo. A Cuneo si beve il Marron, a Treviso si prende quello con la Sentinella; a Venezia il Pizzicato, a Torino il Bicerin, corretto con un po' di cioccolata.
Lo stivale è lungo e di storie da raccontare ce ne sono tante. A Genova il Genovese, a Firenze un Basso, un Alto o un Gocciato. Poi c'è la Moretta di Fano, mentre a Livorno e provincia si beve il Ponce. A Roma si ordina un caffè e se ne pagano due. Il Pagato lo berrà chi non avrà gli spiccioli a portata di mano. A Napoli succede la stessa cosa ma con il Sospeso; la prassi è la stessa, il nome più signorile e molto meno venale. Nella penisola sorrentina un Amalfi, scendendo ancora di latitudine, il Salentino; le isole maggiori non fanno eccezione in quanto tradizione e creatività.
Quando non è la gestione della caffetteria o del bar a inventare i modi di definire la nostra bevanda, ci pensa il barista o il banconista a trovare il nome adatto, unico e personalizzato per noi. Un caffè su misura, anche per il nome. Se poi entrano in gioco gli affetti, allora la questione si complica in maniera irreparabile. I vezzeggiativi si sprecano e sconfinano nella poesia.
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Ed ecco sei idee per trasformare il tuo bar in un locale davvero innovativo:
Pottery Café
Al pottery café si va per dipingere. Dopo aver ordinato il proprio cappuccino, gli interessati sono invitati a scegliere una tazza o una statuina in ceramica o in gesso, e, pennello alla mano, a dare sfogo alla propria creatività. Generalmente questi locali dedicano un giorno alla settimana alla ceramica e per il resto sono normalissimi caffè. Una volta organizzato tutto, dall'asciugatura delle opere al prezzo delle statuine, il bar diventerà un punto di riferimento per tutte le età.
Galleria d'arte
Sarebbe bello se si riuscissero ad attirare nel proprio locale non solo gli amanti del caffè ma anche gli appassionati d'arte... Sognare non basta: per rendere un bar un luogo di ritrovo per artisti e intellettuali occorre ideare un concept ad hoc. All'estero sono in tanti a esporre e mettere in vendita opere d'arte nel proprio locale: non solo quadri, ma anche sculture in legno, maschere di gesso, cornici in ferro battuto o gioielli fatti a mano.
Angolo giochi
Nel Nord Europa i bar con l'angolo giochi sono assai popolari. Sarà perché lì si fanno più figli? In Italia sono così pochi che, quando ne viene aperto uno, subito si scatena il passaparola tra le famiglie con bambini. Per chi volesse adottare una soluzione più soft sarebbe sufficiente una libreria che contenga alcuni libri di favole, fogli, colori e qualche gioco di società. Chi ha figli se ne ricorderà di certo!
Voucher
Lo sconto fedeltà non passa mai di moda. Se offrissi un caffè gratis ogni dieci, attireresti certamente un gruppo di habitué nel tuo locale. Il voucher ha l'effetto immediato di incrementare le vendite ed è un ottimo punto di partenza per innescare il passaparola. Così, i panini potrebbero essere venduti a metà prezzo a partire da una certa ora e chi compra il gelato potrebbe avere diritto a una pallina gratis dopo la terza.
Pareti personalizzabili
Come arredare in modo innovativo una parete spoglia? Se la parete è di mattoni a vista, si potrebbero "vendere" virtualmente i singoli mattoni, donando il ricavato in beneficenza. Chi ha acquistato il mattone lo può colorare o scriverci una dedica. Se la parete è ricoperta di intonaco, potrebbe diventare in parte una lavagna nera, a disposizione dei clienti per esternare le proprie riflessioni.
Il caffè degli animali
Non sarebbe bello condividere gli spazi con un animale anche in una caffetteria? Si potrebbe ideare il caffè dei gatti, dove ci si deve contendere il divano con un felino sornione, o il caffè acquario, con i pesci tropicali in bella vista. E anche la caffetteria in una city farm potrebbe essere un posto invitante dove trascorrere un pomeriggio diverso dal solito.
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